Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XV, nr. 151 – marzo 2011

Il nutrimento per il viaggio ( Riquadro 28)

 

Ultimo segmento dal libro di P.

 

Nel contatto quotidiano con i malati, nella condivisione della loro vita, delle loro ansie e del loro dolore, l’operatore pastorale deve crescere e approfondire quella sensibilità umana che gli permette di comprendere i bisogni e accogliere le richieste, di intuire le domande inespresse, di spartire le speranze e le attese, le gioie e le fatiche dei malati, dei loro familiari e di quanti lavorano accanto a lui. In una comunione di vita e di amore sempre più ricca e in una condivisione sempre più ampia e radicale dei sentimenti e degli atteggiamenti di Gesù Cristo, medico delle anime e dei corpi, attento e buon samaritano, non solo a livello psicologico ma anche sacramentale, l’operatore pastorale fonda la sua più vera spiritualità.

Attraverso lo studio e l'aggiornamento culturale serio e impegnato, egli si nutre intellettualmente per meglio comprendere l'ambiente in cui vive e per attuare un aiuto pastorale, fondato su una carità, cioè su un amore concreto che sa andare oltre i facili sentimentalismi e gli innamoramenti che durano una stagione. Attraverso una attenta e mirata formazione permanente l’operatore pastorale cercherà di integrare sempre più armoniosamente queste dimensioni in quella carità pastorale che lo renderà sempre più "trasparenza, immagine viva, ministro di Gesù Buon pastore. (Brusco A., Sandrin L., Il cappellano …, p. 90)

 

Conclusione - Trasformare in scuola la vita

Al termine del nostro viaggio avverto il desiderio di darti un consiglio e di farti una confessione.

Il consiglio riguarda l’utilizzazione di questo sussidio. Può darsi che a causa del tipo di ministero che svolgi nell’ambito del mondo della salute – sia nelle istituzioni che nel territorio – tu sia portato a considerare il percorso suggerito troppo elaborato. Come seguire tutte quelle indicazioni quando poche sono le occasioni di svolgere un accompagnamento continuato, pressato come sei dal lavoro, costretto a ridurre il tempo delle visite e a incontrare solo occasionalmente i malati e i loro famigliari? Alle legittime reazioni rispondo con un suggerimento. Se hai letto tutto il libro, non buttarlo in un angolo dei tuoi scaffali, Ogni tanto riprendilo, leggi un capitolo, un dialogo. Ciò ti può aiutare a riflettere sul tuo ministero, a mettere in discussione certi tuoi comportamenti, a intravedere modalità alternative a quelle che stati adottando.

La confessione. Lungo tutto il percorso ho cercato di offrirti delle piste di lavoro, ritenendole idonee a stimolare in te un processo di crescita a livello umano, spirituale e pastorale. Forse avrai notato che non ho quasi mai parlato esplicitamente di me, della mia esperienza di uomo e di operatore pastorale. Non vorrei che ciò ti lasciasse l’impressione di un discorso impersonale, freddo e distaccato.

Con tutta sincerità devo dirti che mi sono sforzato di far passare quanto ho scritto attraverso il filtro di ciò che ho vissuto nei lunghi anni di accompagnamento dei malati e dei loro famigliari e durante l’esperienza di insegnamento che ancora continua. A dirti questo non sono stato spinto da un bisogno di giustificazione quanto piuttosto dal desiderio di invitarti a fare lo stesso quando ti si offrirà l’occasione di parlare dell’accompagnamento dei malati al personale delle istituzioni in cui lavori, ai gruppi di volontari o durante le celebrazioni liturgiche. Nelle tue parole vibri il tuo amore per chi soffre e si avverta la presenza del divino Samaritano delle anime e dei corpi, di cui sei mediatore.

Questo è l’augurio con cui mi congedo da te.

(Angelo Brusco, Attraversare il guado…insieme. Accompagnamento psico-pastorale del malato, Gabrielli 2007)

 

In Quaresima – Per l’Annunciazione

 

„Quando sto guardando la croce ornato di fiori, mi penso: ecco l’espressione della vita della donna, la croce coperta di rose. La vita, la vocazione della donna: non è solo di rosa ma non è neanche solo croce. Insieme tutte e due. Significa il seguente: vivere per gli altri, cercare la propria felicità in mezzo agli altri, tramite la strada dell’abbandono di sé stessa”. (Il cardinale Mindszenty)

 

Complimenti che fanno vivere:

+ ! Cara Dr. Bakó Mária Hajnalka!

Mi congratulo per il nr. 150 del „Messaggio della Famiglia Camilliana”Il Buon DIO lo sa quanta energia l’avete messa dentro, però, tutto questo era per amore di DIO e del prossimo, soprattutto per i malati per coloro San Camillo de Lellis aveva faticato così tanto.

DIO benedica anche in futuro la sua vita, lavoro, soprattutto per il bene dei malati, ma secondo il testo della nostra santa messa „per il bene nostro e di tutta la Santa Chiesa”.

Benedico con stima e amore Lei ed i suoi protetti, + il padre Giorgio = +Jakubinyi György arcivescovo, reggente apostolico armeno.

……

+, Grazie, Maria,

dei tuoi Messaggi sempre puntuali e COMPLIMENTI per il numero 150. Non è facile mantenere l'impegno ed essere fedeli al lavoro assunto. Hai tu molto merito in questo tuo impegno.

Che Dio ti benedica come lo sta facendo fino a oggi, a te, ai tuoi familiari agli ammalati e ai tuoi lettori. Un abbraccio P. Jesús María Ruiz (Vicario Generale dei Camilliani, Roma)

 

Notizie :

 

* In occasione dell’Anno della Famiglia l’ho esposto l’enciclica di Paolo VI, Humanae Vitae. I malati leggono volentieri l’insegnamento della Chiesa sulla creazione della vita familiare onesta,

* La madre di Emil ci scrive: „Con grande gioia e gratitudine verso Dio e Santa Vergine, comunico che al Cupa Final Europa a München, all’inizio di marzo Emil ha ottenuto il terzo posto, ma l’hanno apprezzato separatamente le competizioni, così in 1500 m. egli ha ottenuto un medaglione d’argento, in 1000 m. invece uno di bronzo, sommariamente dunque è uscito quale bronzo. Grazie per le vostre preghiere! Tra 25-27 marzo saranno in Cechia, all’inizio di aprile invece avranno una competizione internazionale a casa”. Tanti auguri per il compleanno di Emil che è nato in mezzo alla nostra Fam. Camilliana e ci regala tanta gioia. Dio benedica i suoi genitori e sua sorella nella loro cara famiglia!

* La Radio Maria Transilvania compie cinque anni. So può chiamare lo studio da Budapest con le tariffe locali tramite numero fisso 06-1-40 88 412, e dalla Slovacchia tramite 0233-00 26 36.


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana


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