Il messaggio della
         Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XVI, nr. 164 – aprile 2012

L’uovo rosso del coniglietto

Nella mia infanzia mi dava tanto filo da torcere l’uovo rosso del coniglietto. I miei genitori allegri hanno fatto tutto il possibile per rendere la festa ancora più incantevole, più misterioso per noi. Certamente, mi piaceva molto tutto questo, però talvolta sono rimasta stupita in qualche situazione. Così era con l’uovo rosso del coniglietto. Quando ero piccola, ho ricevuto pronto le uova rosse nel cestino all’alba della Pasqua, ma si è emerso la domanda, come sono queste arrivate là, chi le ha fatte? Potevo accettare che il coniglietto porta le uova rosse, ma non potevo capire che egli le partorisce. A quel tempo avevamo presso la casa così gallina come coniglio, conoscevo bene tutte le due e non potevo credere per niente che un coniglio faccia le uova. Ho dovuto aspettare qualche anno ancora, crescermi, essere paziente, per svegliarsi anche davanti a me l’enigma che poi possa continuare, fino a quando si compierà nella mia fede cristiana e religione cattolica.

Durante la Quqresima ricordo con piacere anche per questo ai tempi belli dell’infanzia, quando anch’io avevo ruolo importante nel preparare la Pasqua. La cosa più importante era il „nascondimento delle uova”. In un villaggio un ragazzo ha differenti possibilità, vive in contatto diretto con la natura, può gioire della loro evoluzione, movimento. Così è il nascondimento delle uova. All’inizio mi sembrava un affare misterioso, e come si è rivelato era vero, perché mia mamma non bisognava sapere nulla. Essendo un buon amico, mio padre sempre era complice in questi nostri „affari”, egli era il più confidente, almeno lo sapevamo così. Anche se i nostri genitori hanno discutato tra di loro le nostre monellerie, mai ci hanno tradito niente.

Quando il mio fratello mi ha invitato per la prima volta a tale compito, mi sono rimasta meravigliata. Come si fa? – chiedevo. Ascolta, egli rispose, ogni giorno nascondiamo uno o due uova, secondo come le galline le fanno, le mettiamo ad un posto dove saranno protette sia dal freddo che dal spezzatura. Però, questo non è un furto? Chiedevo. No, diceva lui perché il Sabato Santo le porteremo a Mamma, per poter preparare da esse per la Pasqua. Mi piaceva l’idea, che sembrava emozionante e non facevamo nessun male con essa a nessuno. Nei primi anni aiutavo solo al fratello, poi quando egli è uscito dal „nido”, continuavo da sola il compito. Ho dovuto organizzare tutto. Questo periodo mi ha chiesto attenzione se ho voluto che la Pasqua sovrabbonda dell’uova, e qui mi prendeva bene la collaborazione serena del Papà. Lavoravo con entuiasmo e perseveranza, davo quasi ad ogni gallina nome, sapevo forse qual’uovo da quale gallina provviene. Mamma ovviamente non mi ha tradito neanche con un gesto che vede tutto. Penso che nel segreto ella godeva di più tutto quest’affare. E’ capitato anche il caso quando ho nascosto più uova dal necessario. Nonostante che ero attenta di lasciare sufficiente uovo anche per la cucina, Mamma doveva fare accenno, che, forse le galline non fanno ancora le uova? Chi vive in un villaggio e fa il contadino, ha contatto diretto non solo con la natura, bensì anche con il ritmo biologico dei suoi animali, sa, quando si „svestono” le galline, quando finiscono il loro „servizio” e quando iniziano di nuovo di fare l’uovo. L’inverno al solito si riposono, durante la Quaresima poi progressivamente ricominciano il loro servizio. Secondo questo anch’io ho dovuto inquadrarmi al ritmo biologico della natura, tenere fresco il mio entusiasmo e dirigerlo. Scoppiava sempre la gioia il Sabato Santo, quando mi sono “apparsa” con un cestino di “regalo”, essendo la mia premura di quasi un mese davvero regalo per la famiglia. Praticamente da questo fondo usciva la necessità dell’uovo pasquale, che doveva alla famiglia di buon appetito, soprattutto alla colazione santificato abbondante, ma prendeva bene ai dolci freschi ed alla tintura delle uova rosse. Naturalmente ero molto contenta con il risultato, e non mancava neanche l’applauso e gratitudine della Mamma, al quale ero molto fiero a parte. Mi sentivo utile nella preparazione della festa, il quale sono riuscita guadagnare con così tanto lavoro perseverante.

In quest’ambiente armonizzato si continuava poi la preparazione dei vari cibi, dei dolci e dei più piccoli dettagli, come pure il festeggiare maestosamente della Santa Pasqua.

 

Preparazione all’anno Giubilare di San Camillo (1550-1614): Altenhof/Austria, 25 marzo 2012

Apertura giubilare a Bucchianico il 14 luglio 2013 – chiudere il 14 luglio 2014

Tematiche :

- Fissare le dati relativi alla vita di San Camillo, organizzazione degli eventi,

- Indicare le località nell’Ungheria: Győr, Budapest, Nyíregyháza,

- Compiti proposti dall’Ordine Camilliano:

- Elevare San Camillo quale dottore della Chiesa, essendo fondato „la nuova scuola di carità”,

Edizioni : - Sarànno stampate le storie delle 7 più antiche provincie dell’Ordine,

- Traduzione del manuale delle FCL …

- Traduzione della bibliografia specialistica – tesi degli ex alunni del Camillianum,

- Doppiare il film fatto su San Camillo,

Notizie : - Attualmente esiste un vescovo camilliano, il provinciale di Burkina Faso, Prosper Kontiebo,

- Il vescovo di Vác, Beer Miklós, per la pastorale della salute, è membro di „Curate infirmos”,

- Il Dr. Végh György è responsabile per l’aiuto ortopedico per gli ungheresi fuori le frontiere,

Organizzare il pellegrinaggio internazionale giovanile : Bucchianico – Roma (16-25 anni),

Dati e luoghi per organizzare i programmi comuni dell’Austria ed Ungheria :

Austria : il 21 luglio 2013: ritiro spirituale ad Altenhof – con partecipazione unghherese,

- il 5 ottobre 2013: pellegrinaggio nazionale austriaco „Maria Puchheim” – partecip. ungh.,

- il 25 maggio 2014: Vienna - con partecipazione unghherese e di Transilvania,

Ungheria : - il 28 luglio 2013: Győr - con partecipazione austriaca,

- il 17 novembre 2013: Budapest – con i medici della „Curate infirmos”,

- il 2 febbraio 2014: Győr - con partecipazione austriaca,

- la Pentecoste del 2014: – Csíksomlyó, il più grande luogo di pellegrinaggio ungherese…

Compiti : - Scrivere la preghiera del Giubileo…

- Elaborare il calendario del Giubileo – con immagini riguardanti a San Camillo in Ungheria,

Contribuzione personale : il P. Anton Gots ha preparato il diario austriaco degli ultimi 30 anni,

- Possibilità dell’esposizione migrante – nell’ospedale, ritiro spirituale, chiesa… etc. Il materiale

dell’esposizione: la vita di San Camillo, religiosi camilliani, FCL,

- Preparare materiale didattico per la catechesi scolare sulla vita di San Camillo (ideea di M. Pircher)

Prossimo incontro: il 27 ottobre 2012 a Győr (il 26 giorno nazionale dell’Austria)

Website: : www.camillodelellis.org – italiano, inglese, tedesco

 

Notizie:

* Nostri delitti, il nido di Sáromberke: http://hu.justin.tv/milvus/b/313409845? ed i lprimo nido nel mondo del falco sacro messo sotto la videocamera: http://sakerlife2.mme.hu/hu/content/webcam-1

 

Auguriamo una Santa Pasqua ad ogni nostro caro lettore e lettrici!


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro


<< maggio 2012

marzo 2012 >>