Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XVI, nr. 170 – ottobre 2012
In memoriam: Mia Mamma - Il transito della Regina-madre

Quando ho sentito suonare per prima volta le campane per lei, mi sono commssa da un sentimento inspiegabile: ora le campane suonano per una Regina-madre, che è mia Mamma. Stavo là impotente, dietro la croce della strada da dove potevo vedere il campanile della chiesa di Csíkcsomortán e sentire il messaggio mai ripetibile delle campane. Poi, ho chiamato i miei familiari, prima mia figlia adottiva, dopo quale mio fratello che lontano da me con più cento kilometri sentiva chiaro il suono delle campane. Era buono stare insieme in questi momenti. Siamo rimasti soli, la Regina-madre si è trasferita dal suo corpo umano conosciuto da noi, che ha creato coprpo anche per noi, figli. Era una mattina stupenda, il 26 settembre 2012. Ella si è trasferita all’alba, alle cinque e mezzo. Si è addormentato solo in silenzio nel sonno dell’alba, perché le Regine-madri non muoiono, loro si addormentano solo, perché rinnovandosi nell’Amore Onnipotente e rinfrescandosi nella forza della grazia possano vigilare sopra la nostra vita, quali Santi Angeli eterni. Sì, la vita delle madri si inizia, ma non finisce mai… Credo nella comunine dei santi e credo nella vita eterna, confessavo sempre le parole della nostra fede, ora l’ha sperimentato di nuovo perché suonava il cielo mentre stavo con i piedi dimenticati per terra, dietro la croce della strada. Il Cristo è che va davanti a me che ha aperto la porta per l’eternità. Ora succede qualcosa là sopra, qualcosa totalmente diverso di quello che noi, quaggiù potremmo comprendere con i nostri cuori. Gli esseri superbi si incontrano in giubilo da quale ci rendono anche noi partecipi. Io, posso dire solo: credo nella comunione dei santi. Adesso la sperimento, malgrado di stare ancora con i piedi per terra, dietro la croce, però, mia anima è sospeso in qualche modo nel regno eterno e gioisco insieme alle anime salvate per il „compimento”. Mentre vegliavo pregando l’Ave Maria, mia mamma è nata a favore dell’eternità.

Tante volte ci siamo resi addio, all’inizio ero spesso io „in passaggio”, praticamente andavo e tornavo nel regno dell’aldilà. Ella, se stava accanto a me, sempre mi incoraggiava: „Non temere Anima mia!”. Solo lei poteva dire così. Ero sua anima, con la promessa dell’eternità. Negli ultimi tempi ero io a dirle quest’incoraggiamento, pregandola di non lasciare mai la mano della Santa Vergine e quale sigillo le ho dato la Sua benedizione. Come lei, anch’io l’ha affidata alla Madonna.

Si è ammalata quindici ani fa e suo stato di salute si è aggravvato gradualmente. Dopo la morte del mio padre (1995), sembrava di non voler lottare più per sé. Ero impotente nei suoi confronti. Ora però mi sembra, ha ricuperato tutto che apparentemente aveva perso durante gli anni. Sì, là, dietro le nuvole regna una Vita totalmente diversa come quaggiù, là c’è il regno dell’amore puro, l’unità, la comunione dei Santi, l’Amore Onnipotente. Anche mio Papà sta là, come tutti i miei antenati. Io, come la serva di Dio ho ancora da fare quaggiù per un pezzo, ma mi riempie la felice sapere che anch’io tendo là. All’ultimo nostro incontro mi guardava così docilmnte che mi ha fatto ricordare i momenti più belli della mia infanzia. Mi sembrava di non essere stato nient’altro durante una vita lunga. Si sono realizzati le parole di San Paolo: „…..(1Tess 5, 21).

Quest’anno il 13 luglio (ogni 13 è la Rosa Mystica!), quando ho cominciato il ritiro a Szőkefalva, a causa di „un successo cerebrale” ha aggravato il suo stato di salute. Dopo questo ha agonizzato ripetutamente e ha perso l’occhio destro. All’ultimo nostro incontro mi gardò con l’occhio sinistro rimasto intatto con lo sguardo docile, celeste. Questo mi è rimasto inciso nella mia anima per sempre, quale occhio dell’Amore Onnipotente, della docilità, quella della Regina-madre.

Mia Mamma curava sempre qualche malato. La fila, forse è cominciata con me, necessitavo tanti anni finché ci siamo ballati sul campo della morte e vita, poi venivano gli altri familiari, e di fine sé stessa. Stava allettata quattro anni e mezzo. Forse ha dovuto sperimentare come è la vita del malato che si dibatte per anni nella trappola della malattia, in parrallello di chi la cura. A lei tutte e due sono state accadute, penso di le aver compiute pienamente. Nella cura e nella visita dei malati l’esempio per eccellenza ho ricevuto proprio dai miei genitori. Non bisognava chiedere, se hanno visto nel povero il miserabile. Il loro dovere era impegno sacro, io solo ho dovuto crescere dentro, e se davvero sono riuscita increscere, esprimo la mia infinita gratitudine a loro ed alla divina Provvidenza.

Il 26 settembre, è giorno di San Cosima e Damiano, martiri, patroni dei medici e delle cuoche. Mia Mamma era una buona cuoca anche, si poteva imparare da lei, tanto. Ha ricevuto tale apprezzamento dal nostro grande vescovo Márton Áron, per il dolce stratificato di mela. Penso, questo giorno è una distinzione per noi, quando ella è andata davanti il Signore… (L’apostolo dei lebbrosi il Padre Damiano da Leuwen - a cui tomba ho potuto ringraziare la spiritualità della compassione verso i sofferenti - è da tanto tempo mio ideale, la Sr. Damiana, camilliana in Italia mi ha promesso di pregare per me tutta la sua vita). Penso che l’episcopo Áron, la Grande Famiglia di San Camillo, cui membro era anche mia Mamma dall’inizio, mantengono le loro promesse. Ormai è pronta la raccolta…

Ci sono così tante cose attorno il transito della Regina-madre, che forse non posso concludere pienamente. Parliamo tutti i giorni, nell’anima, come quelli che „comprendono a vicenda”. Ho passato in preghiera anche la notte seguente del suo transito. Ho contemplato la Genitrice vergine di Dio…, preghiera che mi ha fatto lei imparare e che l’ho offerto sempre per lei. All’alba sognavo, sveglia. Parlavo con sua anima. Mi disse: „Mai ho sentito cantare gli uccelli come adesso…” – meravigliando al vissuto. Tale meravigliarsi ci ha lasciato, sorridendo, come fosse sentire solo il canto degli uccelli… Mai ho pensato che una volta sarà mia Mamma a collegarmi con gli uccelli. Essi sono stati sempre miei buoni compagni „con i quali” parlo spesso. Mi salutano, gli rispondo. Ora mi è stata donata anche tale regalo tramite mia Mamma, mediatrice. Con il mio Papà sono collegata tramite il cielo con le stelle… Sì, loro già possono guardare quello che noi non ancora, nella sua pienezza.

Siamo riusciti organizzare il giorno dei suoi funerali proprio il 29 settembre, festa dei Santi Archangeli, festa solenne della nostra diocesi, e nell’ora della divina misricordia, alle 3 del pomeriggio. Ella desiderava andare al Caro Gesù, confidava in Lui, si è compiuta il suo desiderio. Mia Mamma amava la sua Chiesa, religione, aveva viva adesione ale cose sacre.

Credo nella comunione dei Santi, mia fede è ormai esperienza maturata, realtà, vita vissuta. Grazie a loro, che con l’esempio della loro vita mi hanno condotto fino qui, nell’abbraccio della divina Provvidenza e ringrazio al Gesù della Misericordia che ho potuto accompagnare le loro anime a Lui.

La vita però va avanti: il giorno dopo i suoi funerali, domenica della Sacra Scrittura al mattino presto è nato Robert, primo bis-nipote a Guadalahara di Spania, un mese prima di quello aspettato. Il lutto siè cambiato in gioia, l’arrivo della nuova Vita ha cancellato il peso della sofferenza e morte…

Rendo grazie per tutto al Buon Dio che ci ama tanto, alla Santa Vergine, al Caro Gesù, allo Spirito Santo e alla comunione dei Santi, come a tutti gli uomini di buona volontà che in questo momemnto inesprimabile ci hanno soccorso! La grazia del Signore sia la loro parte!

 

Benedizione di campana a Csíkcsomortán :

L’8 ottobre, festa della “Patrona Hungariae” il vescovo Tamás József ha benedetto la nuova campana a Csíkcsomortán nella chiesa dedicata a “Patrona Hungariae”. L’antico sogno è stato realizzato. Suo peso è di 325 kg, accordata al suono H. Canta la gloria nell’alto dei cieli e per terra agli uomini.


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro


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