Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXI, Nr. 228 – dicembre 2017 – Il Messaggio compie vent’anni!


Quintessenza del Camillianum nella pratica quotidiana della pastorale della salute
           
Il Camillianum di Roma secondo il nome di San Camillo, patrono dei malati, quale unico istituto papale della pastorale della salute, ha celebrato il trentesimo anniversario della sua esistenza tra 30-31 ottobre. Per tale festa mi hanno invitato anche me, ex alunna, unica donna al gruppo “tavola rotonda” di cinque persone. Mi è stato richiesto di presentare il come ho valorizzato a casa in Transilvania il sapere ricevuto all’Istituto. Tale compito mi ha spinto in alto con grande forza, tanto si trattava di un evento dove posso rendere pubblico il nucleo della mia vita, rendendo grazie per tutto a tutti.
L’invito è arrivato dalla preside del Camillianum per telefono, che ha reso ancora più sublime la richiesta. Ci collega un’antica amicizia, abbiamo superato insieme la strada fino il diploma finale.
Per il titolo della presentazione abbiamo dovuto aspettare una notte, perché i celesti possano disegnare quello che “vogliono sentire” da me, sapendo però che “all’alba vincerò”. Ne proseguiva un lavoro febbrile. Preparare la prima bozza, poi elaborare ogni dettaglio da punto a punto e alla fine preparare anche in forma di proiezione affinché ciascuno possa vedere, comprendere meglio.
La festività s’incominciava nella cappella Sacra Famiglia, che collega il Camillianum con l’antica seminario camilliano, oggi casa di cura con un giardino magnifico sul Monte Mario.
Nel quadro dell’evento di due giorni la “tavola rotonda degli ex alunni” aveva luogo il martedì, 31 ottobre, moderato del nostro professore col corso più difficile, la pastorale clinica. Era un’esperienza straordinaria alzarsi sulla predella, ormai da mezza età per raccontare qualcosa di bello della nostra vita. Tra di noi era un vescovo, referente diocesano della pastorale della salute, direttore del centro di umanizzazione, missionario camilliano. Confesso che in un certo momento ero commossa della presenza di così tanti “grandi” personaggi.
Ho cominciato la mia presentazione con l’accoglienza, quando ventitré anni fa sono arrivata nella scuola. Quest’incontro con la segretaria d’allora, per oggi nostro preside con più diplomi era incantante. Ha deciso per sempre l’amicizia. Lei è diventata per me il cuore dell’Istituto, materna, di San Camillo.
Ho servito con una sorpresa con la valutazione dei miei professori quali portatori di valori. Alcuni di loro, perché sarebbe stato impossibile presentare tutti, gli ho presentato quali modelli dominanti che sono stati decisivi nella formazione della mia vita e professione. Ho presentato perciò l’importanza del tascapane, provvedere, che a noi, siculi è conosciuto, ringraziando i valori ricevuti a ciascuno di loro. Gli ho fatto ricordare alcuni momenti importanti, o qualche compito che significava anche a loro un evento, di più, in quella forma leggera umoristica, nella quale ho formulato le frasi. Sono riuscita far sorridere gli ascoltatori, ed essendo aula piena, sentivo che ho ottenuto il mio scopo. Lavorando in ospedale non uscivo da una stanza fino a quando non sorridevano i malati. Più volte ridevamo forte. Questo è successo anche adesso. A me, il risolino degli attuali alunni era la misura del feed-back, forse sono stati loro a comprendere meglio l’essenza. Siccome era presente anche il P. Provinciale di Austria, mio professore, ho approfittato dell’occasione, ringraziandogli personalmente il sostegno economico degli studi.
Ho presentato in seguito la mia missione ospedaliera, sotto le ali della mia diocesi, fino al pensionato, poi i sette aree di volontariato più importanti che mi sono rimasti per i giorni quotidiani. Ho menzionato la propagazione della mia preparazione sul campo dei funghi benefici nel quadro della DXN.
Rendendo addio dalla mia scuola diletta con gratitudine, ho visitato ancora ogni angolo del giardino tanto amato, che era lo stesso nell’autunno mediterraneo, mi mancavano solo i cigni carini.
Potevo concludere la giornata e forse quel epoca per cui sono venuta nella città eterna con la messa per don Kádár István (protettore della nostra FCL) seguito dell’adorazione nella Maddalena.
Giorno dopo, festa di Tutti i Santi, avevo possibilità di accompagnare mio “professore perenne” alla chiesa dei gesuiti, dedicato al santo nome del Gesù, dove costudiscono il quadro del suo santo Cuore, e dove andavo per primo anche adesso dopo il mio arrivo. Quà avevo parte davvero in festività di Tutti i Santi, è stato sfumato il confine tra il quotidiano e il soprannaturale: potevo stare insieme in anima con quei miei cari che portavo nel cuore, e malgrado di non aver potuto andare nel cimitero, sono riuscita ricordarmi degnamente di loro. Ho vissuto quel evento magnifico, che posso esprimere semplicemente e bello: credo nell’unità dei Santi. Credo perché ho sperimentata, l’ho vissuta, è stata compiuta.
Il video sommario sul convegno si può vedere qui sotto. A 24,40 minuti sono anch’io visibile:
 https://www.youtube.com/watch?v=fNCcNEmiuvk&feature=youtube

Il Messaggio della Famiglia Camilliana Laica di Csíkszereda compie vent’anni

            Vent’anni fa, domenica della Sacra Famiglia del 1997 è apparso il primo numero del Messaggio. Lo scopo del suo apparizione era il coordinare le Famiglie Camilliane, la costruzione dei contatti tra di loro. A quel tempo era già visibile la mancanza dei legami tra le Famiglie, che a lungo termine non prometteva rafforzare affatto, bensì isolamento, indebolimento e cessazione. Ogni Famiglia infatti era collegato al P. camilliano, fondatore delle Famiglie, Anton Gots, ma di meno a vicenda tra di loro. Questa mancanza cercava colmare il Messaggio, presentando le Famiglie in partenza e in attività nel mondo.
            Per iniziare tale impegno ho ricevuto aiuto da mia Mamma-Eva Simon. Tutte e due di noi vedevamo la situazione, portando nell’anima l’esigenza della soluzione. Concordando le idee e posizioni, abbiamo elaborato la forma definitiva e poteva nascere l’unico bollettino di spiritualità camilliana dell’Est Europa. Sapevamo bene che la redazione sarà lavoro volontario, posso assumere quanto sarò in grado di garantire. Non ho ricevuto per esso infatti mai nessun aiuto economico.
            Il “logo” del Messaggio è il simbolo disegnato a mano, composto dall’insegna di San Camillo e nostra città. Nel quadro dell’insegna di San Camillo ho collocato quella della città, le tre rosette che crescono dal cuore, in fondo con la croce alzante. Il titolo “messaggio” mi ha fatto ricordare il P. Angelusz, francescano, che era il padre spirituale degli ungheresi d’Italia a quel tempo, con sede di Roma. Il bollettino sempre contiene un editoriale sulla prima pagina con qualcosa che ci interessa tutti noi, sulla seconda pagina vengono le informazioni, curiosità, notizie. Appare in ungherese e italiano, mensilmente.      
All’inizio, quale primo messaggio di spiritualità in Transilvania, aveva posto al sito della diocesi. Dopo vent’anni mi sembra quasi impossibile tale opera. Mi sorpassa, perché consiste dei piccoli segmenti di perle, che ho sudato da me stessa “sotto il peso” come la conchiglia la perla. E’ arrivato a migliaia di lettori, in silenzio, con umiltà, nel semplicità e annunciatore di gioia agli interessati.
            Posso esprimere a Dio Onnipotente la mia gratitudine infinite , che ha fatto “grandi cose”.

Notizie:

Quest’anno ci siamo arricchiti con due nuove Famiglie Camilliane: Pakistan e Kenya sono nati grazie ai padri camilliani di là. Salutiamo con gioia chiedendo la grazia di Dio per loro servizio di carità.
* Il 9 dicembre: nascita celeste di Alessandro Toe ex compagno di classe a Roma (+1996, a 29 anni).
* Il 23 dicembre: ci prepariamo anche quest’anno a festeggiare il Natale nell’ospedale con i ragazzi.
           
Auguriamo un Santo Natale e Buon Anno a tutti i nostri cari fratelli e sorelle!


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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