Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXVII, Nr. 294  – dicembre   2023  - 200 anni fa è nato il poeta grande degli ungheresi, Petőfi Sándor


Santo Stefano primo martire

La nascita di Gesù viene celebrata nella liturgia della Chiesa per otto giorni. Ma il giorno dopo Natale, il bianco della liturgia diventa rosso: il colore del sangue e della sofferenza.
Santo Stefano (1 d.C. circa - 36/40) è il primo martire cristiano, uno dei primi sette diaconi scelti dai fedeli nel 36 d.C. come aiutanti degli apostoli, per vivere una vita di preghiera e il ministero della Parola.
            Dove avvenne il martirio di Santo Stefano?                           Risposta: A Gerusalemme.

Tra i sette diaconi, Stefano era "un uomo pieno di fede e di Spirito Santo". Pieno di grazia e di potenza, operava miracoli e segni tra il popolo. A questo punto, alcune sinagoghe di Libertini, Cirenei, Alessandrini, Cilici e Asiatici si sollevarono contro di lui e cominciarono a disputare con lui, ma non poterono opporsi alla sua sapienza e allo Spirito con cui parlava". A Stefano furono dati tutti i doni del cielo per il ministero, nel senso originale della parola, egli era pienamente un servo, un "diacono". Il martirio di Stefano diacono è riportato da San Luca negli Atti degli Apostoli.
            In quale capitolo lo riporta?                                                  Risposta: Nel capitolo 6.

Esiste uno stretto parallelismo tra il martirio del Signore Gesù e quello di Santo Stefano. Santo Stefano fu portato davanti al Consiglio generale come Gesù e dovette affrontare le stesse accuse. In lui si è realizzata la promessa di Cristo: "Ma quando sarete portati davanti alla sinagoga, ai magistrati e alle autorità, non siate preoccupati di come o di che cosa dovrete difendervi, né di che cosa dovrete dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quell'ora che cosa dovrete dire".
            Dove scrive queste cose l'evangelista Luca?              Risposta: Nel suo Vangelo, capitolo 12.

Il diacono Stefano, prima di essere martirizzato, parlò a lungo al popolo, ripercorrendo tutta la storia. Sapeva infatti ciò che doveva dire e, con la sua visione profetica, vide che le linee della storia si incontravano in un punto: Dio aveva mandato il suo Figlio unigenito, il Vero, ma i "duri di collo, incirconcisi di cuore e di orecchi" lo avevano crocifisso. E poi le linee della storia cominciarono ad allargarsi di nuovo verso il futuro: non più legato al Tempio e al "suo popolo", il Vangelo di Dio cominciò a diffondersi ai Gentili.
L'arringa dell'accusato cadde come una pesante accusa sugli accusatori, che la compresero, e Stefano pronunciò il verdetto: "Vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio!".
Dove è registrata la difesa di Santo Stefano?           Risposta: Nel capitolo 7 degli Atti.

Con la sua difesa, egli incitò i suoi giudici, che si precipitarono contro di lui, lo trascinarono fuori dalla città e lo lapidarono. I testimoni depongono le loro vesti ai piedi di un giovane di nome Saulo. Mentre stavano lapidando Stefano, egli pregò: "Signore Gesù, prendi a te la mia anima". Poi cadde in ginocchio e gridò forte: "Signore, non peccare contro di loro!". Con queste parole si addormentò". Il giorno della sua memoria è fissato dalla Chiesa cattolica romana per il 26 dicembre.
            Qual è il simbolo più tipico usato per rappresentarlo?                     Risposta: Il sasso.

Buon Natale e felice Anno Nuovo a tutti i nostri cari lettori, lettrici!
Messe mattutine - rorate
Nello Szeklerland, la mia stretta patria, c'è ancora un'antica tradizione in Avvento, l'usanza della messa all'alba, o rorate. Ciò significa che chi è mobile e ha tempo a disposizione si reca nella chiesa più vicina a sé al mattino per la messa delle ore 6:00.
A Csíkcsomortán, la chiesa, figlia parrocchiale di Csíksomlyó, c'è una rorata solo il giovedì all'alba, ma la partecipazione è quasi pari a quella della messa domenicale. Grazie a Dio, la consolazione e l'incoraggiamento ricevuti olieranno l'orientamento spirituale per l'Avvento.

Grazie ai benefattori
            Anche questa pratica risale a diversi decenni fa. L'idea mi è venuta alla fine dell'89, quando ho ricevuto un aiuto fisico e spirituale tale da dover pensare a ringraziare. Così mi è venuto in mente, o lo Spirito Santo mi ha sussurrato, che dovremmo includere i benefattori nella Santa Messa, uno per uno, per nome. E poiché i benefattori continuano a lavorare, da allora abbiamo celebrato la Messa ogni anno in Avvento. Quest'anno, è stata celebrata alla Festa dell'Immacolata Concezione.

In memoria di Zénó Gintner
            È proprio al suo nome, scomparso vent'anni fa, che è legato l'inizio delle Messe di ringraziamento. La nostra conoscenza risale ai vecchi tempi dello yoga, quando mi sostenne nella mia malattia. Poi si è sposato, per il quale si sono preparati con chiarezza secindo le virtù antiche. Dio ha benedetto il loro matrimonio con sette figli e ha accolto il suo contemporaneo storpio e rimasto senza sostegno. Potevo ancora consegnare il primo volume di libri di preghiera, di persona nella loro casa di Dunaharaszti/Ungheria. Poco dopo arrivò la crudele notizia del suo incidente vicino alla loro casa. La sua anima buona ha già provveduto in anticipo a donare i suoi organi sani per salvare la vita, quindi il suo cuore è vivo in qualcuno.

In memoria di Sándor Molnár
Ero all'inaugurazione della mostra delle lastre di tarsia, quando mia ex collega dall'ospedale mi ha chiesato di pregare per Sándor. Quando tornai a casa, mi aspettava già il messaggio successivo: è arrivato nella casa eterna. Rimasi stupito. La chiamai subito al telefono. Seguì una lunga conversazione. Scoprii che il suo cuore si era fermato inaspettatamente. Parlarono. Due minuti prima di morire si interessava per me. Giorno dopo ho scritto questo su Facebook alla sua moglie:
"Caro Sanyi, al tuo vecchio nome è Csulak! Avevi vent'anni quando ti ho chiamato e sei venuto a lavorare molto, una quantità infinita. Guardavo a te come mio figlio, e a tua Madre come alla mia madre spirituale. Due minuti prima di morire, ti sei interessato per me. Grazie. Poi è calato il silenzio. Ti hanno chiamato e Tu sei partito... Ci vediamo lì. Le mie condoglianze alla tua famiglia".

Presso la Famiglia Camilliana di Csíkszentimre
            Il 9 dicembre (compleanno celeste del mio compagno di classe camilliano Alessandro Toé, al quale ho affidato le mie missioni transilvane il giorno prima della sua morte), sono stato invitato a Csíkszentimre per la Messa di anniversario di nonna Dánél, dai miei figli spirituali e membri della nostra Famiglia Camilliana e per la cena nella loro casa familiale. È stato bello stare con loro, con tutta la famiglia grande.

Conferenze su funghi e piante medicinali
            Continuano le mie lezioni sui funghi e sulle piante medicinali DXN. Ho già elaborato la maggior parte di esse nel 2017, ora le sto rivedendo e aggiungendo. Finora, nei mesi di novembre e dicembre, ho presentato la Spirulina, il Ganoderma, il Cordyceps, o funghi bruchi cinesi, il Lion's Mane/Canna di Leone e ò’Andrografis paniculata. I miei ospiti sono i sipatizzanti e famigliali camilliani laici.

Incontri in webex con Palma Sgreccia, presidente dell'ex Camillianum di Roma, su laurea magistrale in Filosofia-Bioetica, che offre un'ampia gamma di conoscenze nel campo della pastorale del paziente.

Nella Domenica della Sacra Famiglia, il Messaggio, rivista pastorale camilliana dell'Europa Orientale, compie 26 anni.

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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