Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno VI, Numero 53, luglio 2002

LA VITA E L'OPERA DI SAN CAMILLO

La figura di S. Camillo de Lellis s'inquadra storicamente nel periodo della Restaurazione cattolica, affiancandosi così a quella dei numerosi santi che hanno contribuito alla riforma della Chiesa. Camillo nasce a Bucchianico, negli Abruzzi, il 25 maggio 1550. La mamma, Camillo de Compellis, piissima donna, muore quando Camillo non ha che tredici anni. Il padre, Giovanni, era capitano degli eserciti di Carlo V, e comandava la difesa della costa adriatica da Pescara a Ortona. Egli iniziò Camillo al mestiere delle armi. La passione del gioco fece conoscere al giovane Camillo la miseria e lo costrinse al lavoro.

Il 2 febbraio 1575, un profondo ripensamento gli fa mutare la vita. Non si tratta di un episodio superficiale, ma d'un esperienza decisiva e personalissima che Camillo fece di Dio; essa segna per sempre la sua vita e lascia in lui un ricordo indelebile. Camillo sarà solito chiamare quel giorno il suo giorno di conversione.

Nasce in lui il desiderio di farsi cappuccino, ma una piaga al piede destro lo allontana dal convento dove aveva chiesto ed ottenuto di vestire l'abito religioso. A Roma ha contatto con l'ospedale di San Giacomo. Vi entra tre volte per cura, vi rimane come infermiere volontario, poi come Maestro di Casa. La grande miseria, l'estrema inadeguatezza dei mezzi e soprattutto la qualità del personale infermieristico, stimolano il suo cuore alla fondazione di una "Compagnia di homini pij e da bene", che avessero come vocazione specifica l'assistenza dei malati. Dopo un breve preparazione, il 26 maggio 1584 viene ordinato sacerdote, per poter essere anche il curatore dei malati.

Il male era soprattutto in una carenza d'amore e si poteva correggere soltanto colmando questo vuoto. L'amore, che abbia la tenerezza e la sensibilità dell'amore materno, è la sola forza capace di risolvere il problema dell'assistenza del malato, dove il rapporto interpersonale è insostituibile e il disinteresse è garanzia di autenticità di servizio.

Alle difficoltà incontrate, Dio risponde con un'illuminazione da parte del Crocifisso che lo incoraggia a continuare l'impresa incominciata; tale intervento del Signore è considerato da Camillo come fondamentale per la sua vita e la sua opera.

Il 14 luglio entra nel regno di quel Signore che l’aveva amato e servito per la maggior parte della sua vita nella persona dei poveri e dei sofferenti. Il 1742, Benedetto XIV proclama Camillo de Lellis "Beato", quale Fondatore della "nuova scuola di carità". Il 1886, Leone XIII lo proclama, insieme Giovanni di Dio, "Patrono di tutti i malati e ospedali del mondo". Nel 1930, Pio XI lo proclama insieme a San Giovanni di Dio, "Protettore del personale ospedaliero", nel 1974, Paolo VI lo proclama "Patrono particolare della sanità militare italiana".

"Betania: la Casa della Bontà":  ritiro del gioventù da campo a Gyergyóújfalu, tra 18-21 luglio 2002

 Tema: Gli accidenti e la grazia

Programma:

18 luglio giovedì: partenza da Csíkszereda con il treno di 15,17. Arrivo a Tekeröpatak a 16,30, da lì con la macchina a Gyergyóújfalu.

Sballare, montare le tende, fare conoscenze, presentare lo scopo del ritiro, formare dei piccoli gruppi, parlare i compiti, gli angeli custodi;

20,00: cena, conversazioni, giochi;

19 luglio venerdì:

8,30: colazione, meditazione sul concetto degli accidenti, poi conoscere l'ambiente, raccogliere rami per il fuoco di campo;

13,00: pranzo, poi programma libera (possibilità di pescare, passeggiare, fare bagno nel Maros, montare il fuoco di campo, meditazione personale);

18,30: animazione di gruppo con testimonianze personale sugli accidenti successi durante la giornata, la loro valutazione secondo il Vangelo;

19,30: cena, il fuoco di campo (cantare, danzare, giocare);

20 luglio sabato:

8,30: colazione, meditazione sullo sviluppo delle malattie, una gita nei dintorni;

13,00: pranzo, poi programma libera (possibilità di pescare, passeggiare, fare bagno nel Maros, montare il fuoco di campo, meditazione personale);

18,30: valutazione delle osservazioni della giornata;

19,30: cena, il fuoco di campo, "il bruciare della zizzania";

21 luglio domenica:

8,30: colazione, meditazione sulla grazia: l'esegesi del Magnificat;

10,30: santa messa nella chiesa locale;

12,00: pranzo, smontare il campo, impacchettare, partenza con il treno di 14,30, che arriva a Csíkszereda a 15,44; La possibilità di campeggiare è l'offerta dello Studio Fotografico REVO di Gyergyószentmiklós, il cibo sarà preparata dai fondi dei partecipanti, per le spese improvvise si raccoglie il prezzo di un pane.

Portate con voi la Bibbia, il rosario, strumenti musicali, carta da scrivere, regali per l'angelo custode, mezzi da pescare a chi desidera, e ogni cosa che si inquadra nel programma. Se qualcuno ha dei problemi economici, per favore ci faccia sapere! Potete comunicarci la vostra venuta al telefono seguente: Bakó M. Hajnalka, 316 830. Vi aspettiamo con affetto!

Kedves József: Saggezze

"La consapevolezza del dovere non ha sete di lodi... Niente è facile se lo prendiamo sul serio... Chi si lascia trascinare con il corrente sarà minacciato di annientarsi." (Dattiloscritto)

Notizie:

* tra 27-28 giugno si è tenuto l'incontro ecumenici dei cappellani d'ospedale;

* il 14 luglio: la nascita celeste di San Camillo, festa della Famiglia Camilliana, inaugurazione del nostro nuovo domicilio;

* le ha superato bene gli esami di contabilità Nagy Éva Mária, la prima studente, con l'aiuto dell'Associazione Kéknefelejcs;


Con affetto,

 Maria-Hajnalka Bakó, R - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3, Romania; Tel/Fax: 0040 66 316-830


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