Anno X, nr. 98 - 2006 ottobre „La verità vi renderà liberi” – Hamburg, il 17-22 settembre 2006
Da vent’anni si è partito il Seminario Internazionale nell’Interculturale Pastorale e Cunselling (International Seminar on Intercultural Pastoral Care and Counselling). Il fondatore è Helmut Weiss, pastore luterano, nato in Transilvania a Seghesvar, figlio di una famiglia sassone sloggiato dopo la guerra, si è impegnato con l’adesione missionaria di collegare le mani che lavorano nel mondo per la causa di Dio. Il Seminario aveva luogo a Hamburg, vicino il fiume Elba, presso il Centro di Missione Evangelico, per i 70 partecipanti che sono venuti da tutto il mondo. Io sono riuscita a partecipare per la quarta volta. Lo squadro del Seminario si svolgeva sotto la guida evangelica: „La verità vi renderà liberi”, il suo tema trattava due problematiche: la pastorale e counselling e la missione. Il programma era preceduta da un raduno da parte degli organizzatori che si sono preparati secondo la puntualità tedesca ben conosciuta allo svolgimento del convegno. Ogni giorno aveva la sua lineea guida specifica, che aiutava i partecipanti all’approfondimento ottimo dei temi presentati di varie relatori/missionari locali ed internazionali. I relatori guidavano i partecipanti progressivamente nel labirinto teorico e pratico della pastorale e counselling e sulla strada della missione. L’hanno presentato i temi, trattando il loro messaggio evangelico nella pratica di varie culture, dandoci la possibilità di poter riflettere nel proprio contesto religioso e culturale. Le lingue del Seminario sono l’inglese e il tedesco. Il programma del Seminario permetteva la possibilità di parlare sui temi trattati, di poter riflettere a livello personale, mettendo insieme le valutazioni culturali e religiosi degli altri, cogliere insieme l’universalità del Vangelo. In questo lavoro ci aiutava molto la comune preghiera e meditazione secondo il libro di Ruth, quale guida dell’interculturalità. Fuori le relazioni presentati nel Centro Missionario Evangelico, le conversazioni ben animati nei piccoli gruppi, o durante i pasti, gli organizzatori pensavano di far conoscere anche la cultura locale. Una curiosità per molti era la festa del „compleanno della chiesa”. Quest’occasione, secondo la tradizione tedesca, raccoglie i fedeli accanto la chiesa con il loro pastore, festeggiare la nascita della loro chiesa anche per la strada, all’aperto. Un’altra sorpresa per tanti di noi era la presentazione della vita culturale dei turchi che vivono in Germania. Per primo abbiamo visto un film in questo tema, poi abbiamo visitato il quartiere turco, sperimentando la realtà esistente della convivenza trigenerazionale tedesco-turco. Quale rappresentanza ungherese eravamo sia dall’Ungheria che dalla Transilvania, da parte cattolica sono stata sola. Ho notato con gioia l’attenzione generosa da parte dei partecipanti di varie religioni, lingue e culture, con i quali ci siamo uniti nella comunione fraterna nella missione universale del Vangelo, nella responsabilità di prendere cura a tutti quelli che Dio ci ha mandati. Ricordo con gratitudine all’esigenza degli organizzatori e relatori, attraverso quale la cura pastorale, counselling e missione si sono abbracciati nella vera unità evangelica. L’ospedale San Camillo di Parigi
Il 25 settembre, giorno d’incontro spirituale di preghiera della Famiglia Camilliana l’ho visitato l’ospedale San Camillo di Parigi e la comunità dei religiosi camilliani. In quest’ospedale sono stata ultima volta il 14 luglio, festa di San Camillo 1999, con Marie Christine Brocherieux, la vicepresidente d’allora delle Famiglie Camilliane Internazionali. Il cappellano camilliano d’ospedale Michel Riquet è venuto ad incontrarmi presso l’Ambasciata d’Ungheria, poi mi ha guidato nei varie reparti dell’ospedale, facendomi conoscere i punti e comunità più importanti della terapia. Ho notato con gioia che in quest’ospedale ciascuno saluta gli altri. Tale gesto per me significava uno dei segni più belli dell’accoglienza. Da 1999 l’hanno modernizzato molto l’ospedale. Ora la rinnovavano la cappella. L’ospedale è gestito dallo stato, quale istituto civile, la proprietà non appartiene ai camilliani, tra i suoi pacienti si trovano varie persone di religioni e culture diverse. Nel cortile dell’ospedale si trova l’edificio della comunità camilliana e la residenza del Provinciale, e qui si svolge anche la preparazione dei novizi camilliani. Gli ringrazio il pranzo comune insieme alla loro ospitalità gentile.
Il Centro di Missioni Ungheresi di Parigi Gli ungheresi di Parigi l’hanno festeggiato il giorno di Santo Stefano, re d’Ungheria il 24 settembre. Il motivo di tale ritardo è dovuto alle ferie d’agosto, quando la maggior parte della popolazione sta facendo le sue vacanze d’estate e sono costretti di stare lontano da tale evento. La festa era organizzata presso il Centro delle Missioni Ungheresi di Parigi, dal parroco Molnár Ottó. Sono stati presenti gli ufficiali ecclesiali e civili, la cappella si è riempita di persone festeggianti, che parlavano sia l’ungherese che il francese. Anche la santa messa è stata presentata in queste due lingue. Il Nunzio della Francia (Msg. Fortunato), l’ha onorato la festa con la sua presenza, facendo l’elogio il grande re degli ungheresi, Santo Stefano.
+ Il 7 ottobre, sabato, festa della Madonna del Rosario, l’abbiamo accompagnato al suo ultimo viaggio la camilliana Ferenczi Margitka presso il cimitero della parrocchia Sant’ Agostino. Ella è arrivata nella nostra Famiglia Camilliana nel 1999 insieme al suo marito, la loro inaugurazione festiva aveva luogo il 14 luglio, giorno di San Camillo, presso la parrocchia di Sant’ Agostino. Soffriva a lungo di malattia, essendo curata a casa o all’ospedale. Ha vissuto 58 anni.
Notizie: * Ringrazio di cuore alla comunitá della Chiesa in Roccia di Budapest per la loro accoglienza! * Il 4 novembre, sabato, dalle ore 18, sarà celebrata la santa messa per i defunti della Famiglia Camilliana, persso la chiesa di Sant’Agostino. A tale evento invitiamo i familiari dei nostri defunti a partecipare insieme a noi alla celebrazione eucaristica, dopo quale prendiamo insieme l’agape nell’atrio della cappella di Sant’Agostino. * Il 25 ottobre, mercoledì: incontro della Famiglia Camilliana dei Malati nell’ospedale Generale, al III piano, nel refettorio del reparto, dalle ore 15,30. * Imre Emilke ha vinto la medaglia d’arginto nel pattinaggio artistico internazionale, età mista. * L’ottobre è il mese del rosario e delle missioni. Preghiamo per l’Ungheria! Presso i verbiti di Budapest si trovano anche dei missionari laici, sito: www.verbita.communio.hu Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana |