Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno X, nr. 101 - 2007 gennaio

Comunichiamo la lettera circ. dell'Arcivescovo Dr. Jakubinyi György dalla nostra diocesi

Sia lodato Gesù Cristo!

Cari Fratelli e Fedeli in Cristo!

Abbiamo già celebrato il capodanno ecclesiale la prima domenica di Avvento. Ora iniziamo l'anno civile. In ogni modo abbiamo davanti a noi un nuovo anno, pieno di speranze e dubbi. Di queste vorrei condividere alcuni con voi.

  1. Il primo gennaio Romania e Bulgaria sono entrati nell'Unione Europea. Non vorrei fare conti con i vantaggi e svantaggi politici ed economici di tale passo. Però la dimensione spirituale  riguarda noi in ogni modo. Noi, fedeli cattolici, in quanto rimaniamo e potremo rimanere cristiani nella grande famiglia dei popoli Europei? La domanda è giusta, perché nella febbre di unirsi alla comunità, alcuni hanno frainteso l'importanza di tale passo, volevano portare dei disposizioni falsi „europei" anti cristiani ed opposti alla natura umana, quali il matrimonio degli omosessuali, secondo il modello occidentale. L'hanno ignorato dalla Costituzione Europea il riconoscimento delle radici di Dio e dei cristiani, nonostante la cultura Europea è radicalmente cristiana. Tale atto significa la negazione della fede istituzionalizzata.

Malgrado tutto, io guardo la bandiera dell'Unione Europea con fiducia, essa appartiene alla santa Vergine. Paul Levi, l'ufficiale della Commissione Europea l'ha raccomandata la bandiera blu con dodici stelle. Egi, convertito dall'ebraismo al cattolicesimo, in un intervallo della Commissione, si guardò alla statua con dodici stelle della Madonna, sotto il cielo azzurro (Cfr. Apoc. 12, 1: „Nel cielo apparve un segno grandioso…") Coloro che l'hanno votata la bandiera, non conoscevano la sua origine e significato. Il 29 maggio 1986, è stata alzata la bandiera per prima volta davanti la Sede dell'Unione Europea a Bruxelles. Le dodici stelle sono rimaste anche con il crescere degli Stati partecipanti. Se i padri dell'Unione Europa, anche se incoscientemente l'hanno messo il futuro dell'unità dei popoli di Europa nelle mani della Madonna, anche noi possiamo sperare la sua benedizione sul nostro futuro Europeo. Non è stato mai udito, che Ella sia lasciata alcuno senza aiuto, che si era ricorso a Lei – diciamo pregando. Il nostro dovere è di testimoniare quali europei e cristiani praticanti sulla nostra santa fede.

2. La Conferenza Episcopale Ungherese ha annunciato l'anno 2007 dedicata in memoria di Santa Elisabetta d'Ungheria, perché fanno ottocento anni della sua nascita a Sárospatak. La principessa regale ungherese si è sposata con un amore sincero, opposto a quello politico a soli quattordici anni con il conte San Luigi di Turinghia. Dopo sei anni di matrimonio felice, ella è rimasta vedova con tre figli, perché suo marito, quale cavaliere si è partito nelle crucciate, però è deceduto durante il viaggio. Santa Elisabetta l'ha rifiutata anche la proposta matrimoniale dell'imperatore, si è dedicata alla sequela di San Francesco, poi dopo persecuzioni e rifugio, dai beni suoi ritrovati ha fondato un'ospedale per i poveri, dove è stata lei a curare i malati gravi. Ella è deceduta a soli ventiquattro anni. Quattro anni dopo la sua morte è stata già canonizzata. Cantiamo nel canto dei Santi ungheresi: „Soprabbonda da Elisabetta l'amore eroico". Così, Santa Elisabetta è arrivata ad essere la protettrice dell'Associazione Mondiale Cattolica, la Caritas

  Quando ci ricordiamo anche noi del giubileo di Santa Elisabetta, ci impegniamo di esserci più attenti ai bisogni dei nostri fratelli. Non è sufficiente far un'offerta una volta all'anno, in occasione della raccolta organizzata dalla Caritas, la domenica dopo la sua festa. Fare il bene, oltre il denaro si può anche con la nostra presenza, tempo libero, il nostro amore offrendoci alla causa dei fratelli malati, ai sofferenti, soprattutto nella famiglia e nelle circostanze di tutti i giorni, dove viviamo.

3. Nel nuovo anno ricordiamoci anche l'anniversario millenaria della nascita del principe Santo Enrico, secondo la tradizione, la data non è sicura. Egli è il membro della prima Santa Famiglia Ungherese: Santo Stefano, Beata Ghisella, e Sant'Enrico, quale protettore del gioventù. Chiediamo la sua intercessione per le nostre famiglie, soprattutto per la vita cristiana dei giovani.

4. Con questo nuovo anno siamo avvicinati al millenario della fondazione diocesana del Santo Stefano, 2009. La Commissione Pastorale l'ha elaborato le tematiche per i cinque anni preparatori. Per quest'anno abbiamo: „La nostra vita è una risposta alla fida di Gesù Cristo". Nel battesimo, il Signore ci ha invitati alla felicità eterna, alla santità, secondo il nostro stato di vita. Il nostro giuramento battesimale riflette tale realtà. Nella cresima lo ripetiamo, assumendo la vita cristiana dulta, nella grazia dello Spirito Santo. Tutto questo immerge nel nostro progetto pastorale europeo e dell'anno di Santa Elisabetta . ci impegniamo anche nel nuovo anno la nostra fede cattolica, testimoniamola nelle famiglia, nell'ambiente, nel posto di lavoro – e, se la divina Provvidenza ci permette, - anche nel nostro impegno sociale.

      Auguro un nuovo anno benedetto, felice a tutti i miei Fedeli e a tutti uomini di buona volontà!

      Alba Iulia, il 1. gennaio 2007, festa solenne della Madre di Dio,

† György  p.m.  arcivescovo

 

      Il nostro Natale di 2006

      Vorrei ringraziare, insieme ai miei malati d'ospedale a tutti i nostri benefattori, che ci hanno resi il nostro Natale una vera festa. Penso qui all'Associazione delle Donne "Harghita" della città, a Csibi Márta membro d'onore camilliana, all'Associazione delle Donne Cattoliche di Rosenheim insieme alla famiglia Molnár, a Czoboly Ernő di Budapest per il loro aiuto generoso.

      Un ringraziamento particolare voglio dire a Kopacz Eszter (5anni) per i suoi giocattoli colorati, co i quali l'ha incantato tanti suoi fratellini nella Santa Sera..

      Saluto con tanto affetto la piccola collaboratrice Kis Kata (4anni)m chi l'ha distribuito i propri giocattoli, con la sua tenerezza e con la purezza del cuore di una bimba l'ha regalata siano i piccoli malati che i grandi. Sono stati particolarmente belli quelli momenti, quando la sua manina l'ha accarezzata i volti dei bambini addormentati, o quelli degli adulti sofferenti.

      Esprimo la mia gratitudine a Imre Krisztina, nostra figlia camilliana (I. al Liceo), che ha partecipato per prima volta nella festa dei malati dell'ospedale.

A Timea (V elementare), che dal primo elementare è partecipante al nostro „Team regalatore" ora serviva quale „angelo esperto", guidando anche la nostra piccola „collaboratrice".

      Nagy Éva, „l'angelo custode permanente", è una presenza viva in ogni nostro attività, mendichiamo insieme gioiamo e piangiamo secondo i tempi, ora faceva anche la fotografa.

      Ringraziamo anche ai genitori dei nostri collaboratrici, per il loro aiuto morale.

 

Notizie :

* La Conferenza Episcopale Ungherese l'ha annunciato l'anno della Santa Elisabetta (1207-1231 – Santo Enrico 1007-1031), al quale si sono affigliati anche tanta altri paesi. Affigliamoci!


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana


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