Anno XIX.
Nr. 198, marzo 2015 - ANNO DI GRAZIE SAN CAMILLO 2014-2015
La Santa Vergine guarisce - Puskás Erzsike
Nella primavera del 2012 mia amica Csibi Márta mi ha chiamato per telefono con una situazione spaventosa, che sua amica, ha cancro. La loro amicizia è vicendevole, per cui Márta ha voluto condividere con me la sua angoscia. Non conoscevo ancora Erzsike. Mia reazione era: “Mártika, non lasciare morire!” – poi ho cominciato a chiedere i sintomi (secondo la logica dell’anima e biologia). Si è rivelato che Erzsike si sente di essere la schiava della propria famiglia, la “Cenerentola”, che deve lavorare e tacere. Lei ha subito gravi difficoltà durante la sua vita.
Dopo di questo le ho detto quello che ho potuto. Trattando di una persona credente, ho connetto i miei pensieri con la Santa Scrittura, e dal punto di vista della psicologia invece ho tracciato la possibilità del cominciare di alzarsi. Quello che segui, fu un lungo lavoro. Come tanti altri, anche lei nella sua impotenza si è bloccata. Di tre volte andava a chiedere aiuto al suo problema, però, forse “per la sua fortuna” non aveva trovato in servizio nessuno. Allora si ricordò: “Mi è stato detto di non fare in fretta, pregano per me, devo avere fiducia! Se posso conciliarmi, mia anima può deliberare e posso calmarmi, può darsi mi guarirò. Sì, una volta devo morire, ma vorrei prepararmi a quella con dignità. Aspettiamo, che cosa decidono nei cieli…”, e con i suoi pensieri se ne andò dalla statua della Madonna di Csíksomlyó, là l’ha offerto tutta la sua situazione alla Madre di Gesù…!
Sollevata, se ne andò a casa, e continuava a fare il suo lavoro, cercando di recuperare la sua posizione avuta prima, con quegli incoraggiamenti che riceveva. Erano in gioco la vita e la morte. Intanto l’abbiamo incoraggiato costantemente, ma non con tante carezze, doveva essere sconvolta per svegliarsi. Le dissi con premura, attraverso Marta: “Solo con diplomazia raffinata riconquisti quello che avventatamente ha buttato nel fango, altrimenti al posto dei valori, tira su il fango!” Deve avere pazienza, imparare a perdonare (anche) a se stessa, onde ha commesso tale disattenzione contro la propria persona e dignità umana, perché, durante quanto tempo “ha impastato a se stessa” questa disgrazia, se sarà in grado di riconciliare, lo stesso tempo dovrà avere per guarirsi. Per attirare ancora di più la sua attenzione alla rottura/perdita d’autostima, e che abbia coraggio al suo “ristabilimento”, le ho raggiunto: “L’uomo è tanto tirannico soltanto, quanto la donna si sottomette…!”
Per fortuna Erzsike ha preso sul serio la propria vita. Ha guadagnato tempo con i tre tentativi falliti d’incontrare i medici, poteva già essere attenta a se stessa e iniziare nella sua anima il processo della ristabilizzazione. Nemmeno lei credeva che dopo un tempo, l’alterazione fosse sparita.
Grande era la gioia e sollievo per tutti. Ero grata a Márta (nel vangelo di Giovanni – cap. 11 – il ruolo di Marta è rilevante nel chiedere aiuto dal Signore per Lazzaro!), onde ha interceduto così fantasticamente e si è messa se stessa pienamente per salvare la vita dell’amica.
Erzsike pian piano imparava la diplomazia femminile, e quello che nemmeno poteva pensare, come per es. di permettersi un pellegrinaggio, perché suo marito non voleva sapere una cosa così, ora si è impegnata e venuta con noi a Szőkefalva (Villaggio della Luce) nel „santuario della Madonna della Luce” il 17 giugno 2012, al pellegrinaggio festivo. Volendo dare più accento alla sua guarigione, perché ci siamo parlati che dopo la santa messa farà testimonianza in pubblico sulla storia della sua guarigione sorta dalla propria fede. L’evento era trasmesso in diretta dalla Radio Maria Transilvania.
Grazie a Dio, alla Provvidenza, Grazia, lei, sin d’allora fiorisce, ha costruito se stessa, sta meglio come prima, e suo marito è anche contento con i suoi movimenti al servizio della carità.
Da parte mia posso tirare la conseguenza felice, perché tramite il caso di Erzsike, come nel Vangelo, ci siamo riusciti a far tornare indietro “una, fra cento” nella vita, con l’aiuto dall’alto. La sua condotta di vita cambiata mi giustifica anche me, che c’è possibilità per la guarigione, ma che è ancora di più: vivere pienamente la dignità umana. La chiave d’accesso però è la riconciliazione totale, consapevole, a livello dei sentimenti insieme. Il 14 luglio 2014, giorno conclusivo dell’Anno Giubilare quattrocentesimo della morte di San Camillo, Erzsike si è entrata nella Famiglia Camilliana Laica di Csíkszereda, là, dove aveva chiesto la propria guarigione, ai piedi della Madonna di Csíksomlyó.
Nostro incontro camilliano di marzo
Il 16 marzo, lunedì siamo stati radunati all’incontro camilliano. Il padrone di casa era il nostro assistente spirituale, cappellano d’ospedale, don György Imre, che ci ha invitato al seminterrato della chiesa Millennium (degli angeli), parrocchia della Santa Croce di Csíkszereda. Quest’invito è per tutti noi onorato e edificante, secondo le parole di Gesù Cristo: “Non vi lascerò orfani…” (Gv 14, 18)
Il nostro assistente spirituale si è giustificato un oste eccellente, ha preparato con premura il campo, provvedendo anche delicatezze graditi da tutti noi, oltre per l’anima, come il Signore faceva.
Nella prima parte del nostro incontro ognuno ha raccontato gli eventi, ammaestramenti del mese passato, nella seconda parte invece abbiamo cominciato lo studio del Manuale di Formazione della FCL, nuovamente apparso, chiarire il primo capitolo. In precedenza, era da leggere questo capitolo, quale compito da casa, per essere preparati nell’approfondire il suo messaggio magnifico.
Per me è stato una sensazione edificante, che dopo vent’anni, ho prestato la staffetta al nostro giovane assistente spirituale, che ha esposto in modo eccellente le ricchezze spirituali di San Camillo.
La più giovane partecipante era la piccola Maria Bernadette di sette mesi, con la quale ci siamo uniti tramite le onde del sorriso per diventare insieme i figli di Dio, con la più anziana, Puskás Erzsike invece attraverso il telefono, superando i 350 km che ci ha separati.
Abbiamo reso grazie al Signore con gli occhi di lagrime, volto brillante per tale star insieme.
Notizie:
* Alla festa del 15 marzo abbiamo chiesto la provvidenza divina recitando la preghiera nazionale,
* Sulla vita, lavoro del grande vescovo di Transilvania, Márton Áron, cui spirito è vivente fino ad oggi nel cuore della gente, è in preparazione un film, diretto dal parroco Papp László che l’ha pensato tutto. La realizzazione è destinata all’aiuto dei fedeli, giovani che sono devoti al „Gigante dei pini”,
* Puskáz Erzsike, con i suoi 71 anni si è impegnata alla cura di una malata di Parkinson a Kolozsvár,
* Il nostro Emil è diventato già adulto, il 10 l’abbiamo festeggiato i suoi 19 anni, sta per finire il liceo,
* Consigliamo alla vostra attenzione il sito Facebook di San Camillo De Lellis di Bucchianico:
https://www.facebook.com/pages/San-Camillo-De-Lellis-di-Bucchianico/272952966237893?notif_t=fbpage_fan_invite
Auguriamo a tutti i nostri cari lettori, una Santa Pasqua, nella gioia della Resurrezione!
Nell’anno di grazie di San Camillo e anno giubilare di Santa Maria Bella – rendiamo grazie con il canto di gratitudine della Santa Vergine all’Onnipotente Dio, affinché ci ha regalato con la Salus Infirmorum e il Gigante della Carità, Protettore dei malati, ospedali e operatori sanitari, San Camillo de Lellis. Rimaniamo anche in seguito in preghiera all’Angelus giornaliero, il primo sabato nei nostri santuari e il 14 e 25 di ogni mese.
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