Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda



Anno XXII, Nr. 246  – luglio-agosto  2019 – Anno vocazione – Mille duecentesimo anno del nostro re sacrale Álmos


Santa Elisabetta/Isabella di Portogallo (1277-1336)

            L’eredità di fede-virtù-coltura portata dalle princesse di sangue reale ungherese è assai così ricca in Europa e Bisanzio, che la persona ricercatrice può solo meravigliarsi a tale linea di pubblico dominio.
Un’altra nostra gemma è la Santa Elisabetta di Portogallo, detta Isabella in suo nome portogallo.
            Dove e quando è nata Elisabetta, da quale linea reale ungherese di sangue e da chi prende nome?
Risposta: E’ nata il 4 gennaio 1277 a Saragozza in Aragona, capitale di Spagna, figlia del re d’Aragona Pietro III, pronipote del noto re ungherese Andrea II. Il nome ricevette da zia Santa Elisabetta d’Ungheria.
            La giovane principessa era sposata presto, com’era al solito con i matrimoni politici di quel tempo.
Quanti anni aveva Elisabetta quando l’hanno sposata, chi era il suo marito, quanti erano i figli comuni?
Risposta: Aveva soli dodici anni, sposata con il re del Portogallo, Dionigi. Due figli comuni maturi.
            I figli della copia reale, Alfonso e Costanza, l’hanno portato avanti la linea reale di sangue.
            Dove e come l’hanno realizzato il loro missione di sovrano? Risposta: Il figlio ha seguito suo padre al trono come Alfonso IV, la figlia è diventata moglie del re Ferdinando IV di Castiglia.
            Elisabetta non sapeva più parlare ungherese, ma suo modello di vita è rimasta la grande Santa Elisabetta. Aveva bisogno di tale modello, perché il suo matrimonio con il re Dionigi non era per niente senza nuvole. Qual era la prova più grande nel suo matrimonio e fino a che punto è andato avanti? 
Risposta: Suo marito, Dionigi ha vissuto una vita promiscua, fino il mandare in esilio di Elisabetta.
            Isabella, era considerata l’angelo della pace sulla base di sua pazienza e sofferenza silenziosa. Ci sono conosciuti due suoi impegni per la pace. L’uno l’ha portato al termine, l’altro ha consumato le forze.
          Quali sono questi? Risposta: Primo: Il re voleva mettere al trono il suo figlio illegittimo, Isabella ha difeso il figlio legittimo, per cui il re l’ha mandata in esilio, poi si è pentito, chiamandola dietro, lei curava fino la morte il re malato. Secondo: E’ scoppiato un’avversità tra il figlio e genere. L’ha causato la morte.
           Anche Lei, come le sue predecessori sante ha fondato un monastero dove si è ritirata in vedovanza.
            Dove e quale monastero ha fondato? Risposta: A Coimbra, il monastero di Santa Chiara.
Ha pellegrinato a piedi alla tomba di San Giacomo a Compostela, portando l’abito francescano terziaria.
Quando l’ha messo i voti perpetui e perché allora? Risposta: Ha messo i voti perpetui solo al letto di morte, perché prima sarebbe stato ostacolato nei fatti di carità a causa dell’osservanza del voto di povertà.
            Le tutte e due Elisabetta sia d’Ungheria che la Portoghese, sono rappresentate in modo simile, perché è successo lo stesso “miracolo” nella vita di loro. Quale è? Risposta: Il miracolo delle rose.
     La donna affaticata non poteva più tornare a casa dal paese di sua figlia dove si è andata per pacificare.
            Quando e dove è deceduta, dove si riposa e quando l’hanno canonizzata, quando è la sua festa?
Risposta: E’ deceduta a Estremoz il 4 luglio 1336, si riposa nel monastero di Santa Chiara di Coimbra, fu canonizzata nel 1626 da papa Urbano VIII. Sua festa è il 4 luglio.
La città di Coimbra onora Santa Isabella come sua santa protettrice, prendendola in cresta, conservando la tradizione. Quale tradizione custodisce Coimbra in onore di Santa Isabella? Risposta: Si porta attorno la città la sua statua ogni anno di pari.                   Versione virtuale: Krisztus vilaga júl aug 2019

Nota personale: Nel 2011 ho condotto un ritiro spirituale fino a Fatima in pullman  Nella cappella di Santo Stefano che si trova alla fine della via crucis degli ungheresi, quando l’hanno saputo che siamo ungheresi, ci avevano circondato lacrimando, abbracciandoci le donne portoghesi, esclamando: “Ungherese, quanta grazia!!!” – Anche oggi mi commuovo… Forse è stato dovuto a Santa Elisabetta di Portogallo…
La Commissione Centrale della FCL Internazionale si è incontrato a Roma

            Ci siamo radunati per l’incontro annuale tra 24-28 giugno a Roma nella Casa Generalizia dei camilliani. Abbiamo valutato l’incontro internazionale delle FCL tenuto in ottobre scorso e abbiamo iniziato le preparazioni dell’Assemblea Generale programmata per 2021, fine del mandato.
In italiano: https://www.camilliani.org/incontro-annuale-della-commissione-centrale-della-fcl-giugno-2019/ In inglese: https://www.camilliani.org/en/the-central-commission-of-the-lay-camillian-family-met-in-roma-june-2019/
            Nei momenti liberi è stato bello visitare i luoghi sacri della Casa, come il cuore di San Camillo, il museo con le puntelli della santa messa, vestiti, documenti esposti nell’aula di raduno, ritratti dei superiori generali. Il museo della Casa: https://www.camilliani.org/centro-documentale/museo/  
Il cuore di San Camillo: https://www.youtube.com/watch?v=8dDhPul_-oc 
Il viaggio del cuore: https://www.youtube.com/watch?v=tV8_tWdUDsM
            La casa fu comprata da San Camillo, fondatore dell’Ordine alla fine degli anni 1500, che secondo le aspettative di oggi l’hanno preparato bene. Confesso che posso smarrire nei corridoi stretti, labirintosi, andando all’archivio… https://www.camilliani.org/itinerario-giubilare-camilliano-la-chiesa-di-s-maria-maddalena-e-la-casa-generalizia/
            Dall’anno scorso l’hanno rinnovato la sacrestia, che è tenuta la più bella sacrestia di Roma. Ora la chiesa della Maddalena sta sotto i lavori di restauro. La chiesa e il monastero sono collegati, si può passare. I suoi ornamenti barocchi, soluzioni artistiche sono calmanti, accoglienti. In ungherese si chiama: “la chiesa di buona confessione”, in vicinanza del Pantheon. In ogni sera succede qualcosa distrattivo, che merita a essere visto, udito come una ricompensa dopo una giornata faticosa.
            La gentilezza, ospitalità dei camilliani invece offre la direzione per vivere la vita quotidiana in rispetto, amore, umiltà, tenendo sempre presente il cammino di nobiltà dell’anima secondo San Camillo.
            Ho visitato ovviamente anche i miei posti delitti, come la chiesa Sacro Cuore del Gesù, l’ospedale  e chiesa di Santo Spirito in Sassia, Piazza San Pietro, Chiesa della Madonna in via, ecc.
Vivo sempre con nostalgia questi momenti perché la “città eterna” mi ha offerto anche a me tanta eredità.

+. Ft. Leocir Pessini padre generale dei camilliani il 24 luglio 2019 luglio si è tornato al suo Creatore

Notizie:
* Il 5 luglio pomeriggio: presso la statua Custode dei Carpati si è svolto la memoria della battaglia di Pozsony/oggi Bratislava del 907, la sera al centro di Csíkszereda la serata del costume nazionale Sicula.
Il 6 luglio: Incontro tradizionale di “Mille giovane sicule”, con santa messa nella Sella di Csíksomlyó.
* Il 7 luglio, mattina sono arrivati ospiti da Temesvár alla nostra chiesa. Il loro vescovo Pál József Csaba nacque a Csíkcsomortán e i fedeli volevano vedere il suo luogo di nascita. E’ stato bello incontrarci.
* Il 7 luglio pomeriggio durante le giornate dell’ospedale ho potuto rispondere a un in invito onorante: ho parlato sulla cura dell’anima, San Camillo, spiritualità camilliana e Famiglia Camilliana Laica.
* Il 14 luglio: Abbiamo festeggiato San Camillo nell’ospedale di Csíkszereda con i malati. Nello stesso tempo ci siamo resi addio dal nostro cappellano d’ospedale, don György Imre, che dopo cinque anni di servizio l’hanno trasferito a Barót. Egli era l’assistente spirituale della nostra FCL, e ci rimarrà in futuro.
Dopo il festeggiare nell’ospedale, la Nonna di tutti noi ci ha invitati alla pasticceria della Nonna per un gelato, a star insieme, parlando allegramente, in familiarità. Una settimana dopo è deceduto il Nonno.
* Abbiamo accolto con gioia la creazione delle nuove FCL in Pakistan. Dio aiuti il loro servizio di carità.
* Tra 17-20 luglio con l’aiuto del Signore abbiamo tenuto anche quest’anno il ritiro spirituale dei chierichetti in Betania,  Casa della Bontà. Educhiamo per la vita, perciò il tema del ritiro era Le gioie del cucinare. Un assaggio del ritiro si trova in allegato.

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


<<settembre 2019

giugno 2019 >>