Anno XXVI, Nr. 275 – marzo 2022 - 1222 La Bolla d’Oro, Costituzione del re ungherese Andrea II ha 800 anni Hevenesi Gábor SJ Il sacerdote gesuita Kishevesi Hevenesi Gábor (Vásárosmiske, 24 marzo 1656 – Vienna, 11 marzo 1715) dalla famiglia nobile, dottore di filosofia e di teologia, scrittore storico, fu il governatore gesuita della provincia Austro-Ungarica tra 1711-1714. E’ uno dei più famosi rappresentanti ungheresi della letteratura ascetica gesuita. Nel 1671 si unisce all’Ordine Gesuita, poi ha dedicato tutta la sua vita a un ampio lavoro. Qual è il titolo del libro? Risposta: Calendarium Marianum Oltre i tre decenni della sua operazione letteraria, più di trenta libri sono apparsi nella stampa. Ha elaborato una collezione rappresentativa di biografie dei santi ungheresi col titolo Ungaricae sanctitatis indicia (Nagyszombat 1692), che è una raccolta di biografie scritte su più di cinquanta santi nati ungheresi e di origine ungherese. Questa è una delle sue opere più significative. Con il suo patriottismo ha iniziato un lavoro insostituibile, raccogliendo fonti storiche nazionali. Il lavoro diligente ha portato a 140 volumi e la collezione è diventata la principale fonte della storiografia gesuita dell'era successiva. Come ha chiamato l'Ungheria insieme a uno dei suoi compagni? Oltre a una serie di opere legate alla chiesa, insieme ai suoi colleghi ha realizzato il primo atlante dell'Ungheria, il Atlas Parvus Hungariae (Vienna 1689). e la localizzazione delle località è già data da latitudine e longitudine del globo. L'Atlante delle contee dell'Ungheria si trova in manoscritto nella biblioteca universitaria di Budapest, Ungheria. Quanti nomi di località contiene l’Atlante? Risposta: Più di 2600 nomi. Il 7 marzo del 2022 ha avuto luogo una cerimonia sublime nel santuario di Csíksomlyó, del Mons. Tamás József, vescovo ausiliare, ormai pensionato, aveva il 25o anniversario della sua consacrazione. Egli ha fatto la predica non di meno sulla perseveranza di cui ne aveva parte in pieno lungo la sua vita ecclesiale. E’ arrivato anche il pensionato arcivescovo della Diocesi, il dr. Jakubinyi György. Era commovente vedere i due insieme, tanto hanno camminato insieme la strada delineata a loro nel guidare della Diocesi. Ho guardato con gioia i tre pilastri enormi della pastorale della salute di Transilvania, i benefattori per eccellenza nell’iniziare e mantenimento con Dr. Darvas Kozma József. Possa Dio ricompensarli abbondantemente. Rimanere donna Dopo santa messa di sei settimane del decesso della Nonna Dánél, sono entrata nella sacrestia della chiesa di Ccsíkszentimre a salutare il parroco. Volevo raccontargli quanto mi ha commosso la sua predica in occasione dei funerali. Potevo fare, essendo la “piccola corriere” tra il Babbo Natale dei preti di Transilvania, Mons. Márton Hugó e lui durante gli anni di studi a Roma e anche dopo fino a quando si poteva. Gli ho detto anche, che la defunta aveva una manifestazione particolare, con la quale ha brillato coloro che hanno arrivato a lei, come anche me. Questa era il suo sorriso. Il parroco sorrideva, vedevo che non pensava a questo, e mi disse: “Più occhi, vedono di più”. Sì, e io vedevo tutto “con gli occhi di donna”. Rosario tramite WhatsApp Per l’idea della nostra sottosegretaria CC, l’irlandese Anita Ennis, il 27 febbraio, domenica abbiamo pregato il Rosario tramite il WhatsApp per la pace. Il P. Laurent Zoungrana, vicario camilliano e nostro assistente spirituale era il guida. Penso, che questo è stato la più bella collaborazione finora. Gratitudine. Adorazione Il 2 di marzo, il primo mercoledì del mese siamo riusciti a partecipare all’adorazione mensile con la compagnia del rosario presso la cappella Betlemme di Csobotfalva. La comunità fedele ha creato un’atmosfera intima, che fu trasmessa in diretta da Radio Maria. Anch’io ho ricevuto una meditazione sul Figlio prodigo, che non mi ha toccato per momento, ma potrà servire nel futuro. Nella magnifica atmosfera mi sono ricordata a tante adorazioni passate partecipati nella mia vita, ma anche quelle, quando ho scritto questi testi per anni come delle Via Crucis per l’Incontro dei Giovani di Csíksomlyó. Quest’ultima è stata un nuovo momento di stare al paradiso per un instante. Com’ è iniziata la lotta? E' stata una buona abitudine di una virtù Sicula non molto tempo fa tra i giovani ragazzi il “Vieni, proviamoci a combatterci”. Confrontando la loro forza, si è chiarito chi è il più forte, e andava avanti tutto normalmente, rispettando l’esito della lotta senza alcuna ira. Però, quando non era questa chiamata lo scopo ponderato delle forze, bensì qualche sentimento di frustrazione, era assente la lotta amichevole e l’insieme è diventato un combattimento. * Sul libro Memoriale: l’editore ci incoraggia, il Covid ha impedito, ma si prepara. Il costo della carta vola… Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag) |