|
Anno XXIX, nr. 315 - novembre 2025 - Il 27 Anno Santo + Conversione radicale di San Camillo nel 1575 Papa Leone Magno Fu un aristocratico romano e il primo papa a ricevere il titolo di “Magno”. Estese il suo potere a tutta la Chiesa, ad eccezione dell'Oriente greco. Durante il suo pontificato, la Chiesa divenne una Chiesa autoritaria. Dalle sue lettere emerge che era un combattente della Chiesa. Quando Leone entrò in carica, predicò così: “Devo tremare per la responsabilità, ma la mia fede mi conforta con il dono della grazia, perché il Signore, che mi ha affidato questo incarico, mi aiuterà a portarne il peso. Se guardo alla grandezza della carica e alla mia debolezza, mi spavento; ma non mi tiro indietro, perché non confido in me stesso, ma in Chi opera in me! Tutto ciò che faccio correttamente nella mia carica, è opera di Cristo!” Non era facile realizzare gli obiettivi della Chiesa universale. Si pensò di convocare un altro concilio, che doveva diventare tempestivo, perché nel frattempo, a causa di una disgrazia, l'imperatore Teodosio II morì il 28. luglio 450. Il nuovo imperatore, Marciano, salì al trono. Alla fine il sinodo fu comunque convocato e la prima sessione si tenne l'8 ottobre 451. Il papa, abile scrittore, rappresentato da una delegazione, scrisse allora all'imperatore quanto segue: «Considererei un peccato personale se, con il mio consenso, fossero violate le disposizioni dei Padri e se il desiderio di un fratello significasse per me più del bene dell'intera casa del Signore». Dove si tenne il concilio? Risposta: a Calcedonia. Il pontificato di Leone coincise con il periodo in cui Attila, re degli Unni, si avvicinava a Roma. I suoi consiglieri gli suggerirono di rifugiarsi nella Fortezza degli Angeli. Il grande papa respinse il consiglio con saggia fiducia: prese dal tavolo un braccialetto d'oro finemente lavorato e, secondo la leggenda, disse: «Questo è opera degli Unni. Un popolo capace di creare tali opere d'arte sarà disposto ad accogliere anche la parola della Vita». Incontrò Attila a Mantova. Secondo la leggenda, Attila stesso raccontò così l'incontro: «Accanto a Leone vidi un altro uomo vestito con abiti sacerdotali, un anziano autorevole, il cui volto incuteva rispetto (era San Pietro), che con la spada sguainata mi minacciò di morte se non avessi esaudito il suo desiderio». Raggiunsero un accordo. Tutto questo accadde nel 452. La scena è raffigurata nella Cronaca illustrata ungherese ed è stata immortalata anche da un famoso pittore. Chi è questo pittore? Risposta: Raffaello. Nel 1754 papa Benedetto XIV lo inserì nella lista dei dottori della Chiesa, rendendo così il dovuto omaggio a questo santo papa che, fedele alla sua vocazione, era tutto per tutti. Le antiche fonti liturgiche fissano la data della sua sepoltura al 10 novembre 461. A Roma si celebrava il 28 giugno, vigilia di Pietro e Paolo, perché papa Sergio I (687-701) in quel giorno fece trasferire le sue reliquie nella basilica vaticana. In seguito la Chiesa gallese seguì la data dell'11 aprile, ma nel 1969 la festa fu trasferita al giorno della morte del san papa. Festa di Ognissanti Giornata degli anziani a Csíkcsomortán Nella casa di riposo “Sant’Elisabetta d’Ungheria” di Gyergyószentmiklós Creatori di valore Il 15 novembre fu il funerale di Ferenc Erdős, simpatizzante della nostra FamigliaCL. Poi ho visitato il mio figlioccio ferito, Lorenzo, che ha indossato con gioia la mia giacca sportiva. Salutiamo la Famiglia Camilliana Laica brasiliana “Fortalezza” Lettera mensile del superiore generale - http://camilliani.org/ Il 25 ottobre si è tenuta una riunione online straordinaria da Torino dal titolo “Intelligenza artificiale e sanità: legislazione, diritti e responsabilità in Italia”. Disponibile all'indirizzo: https://unito.webex.com/unito/ldr.php?RCID=277c3d7e0d1170c4ff5aed44c8a56d75 Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag) |