Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno IV, Numero 23, gennaio 2000 - Anno Santo

LA PASTORALE DEI MALATI: LO STATUTO GENERALE DELLA FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA

IV. ORGANIZZAZIONE

La FC, espressione dell'intero Ordine Camilliano, si divide in FC provinciali (o di Delegazione) e queste ultime in FC locali.

A livello generale

A livello generale la FC è animata da una Commissione mista, di laici e religiosi, nominati dal Superiore Generale e dalla Consulta. La Commissione eleggerà un Presidente scegliendolo tra i laici, un Segretario, un Assistente spirituale, sottoponendoli al Superiore Generale per la conferma.

E' compito della Commissione:

- verificare se gli Statuti delle FC provinciali corrispondono allo spirito dello Statuto Generale;

- mantenere i contatti con le FC provinciali attraverso informazioni e suggerimenti programmatici;

- promuovere iniziative a livello internazionale o regionale;

- dirimere conflitti giuridici, disciplinari ed economici delle FC provinciali.

A livello provinciale

A livello provinciale (o Delegazione) la FC consta dei seguenti organismi:

1. L'Assemblea Generale. Essa è costituita dai delegati delle FC locali, secondo modalità stabilite dagli Statuti provinciali.

L'Assemblea si raduna almeno una volta all'anno, come assemblea generale ordinaria. Nel corso dell'anno può essere convocata un'assemblea straordianaria quando due terzi dei membri la richiedano. Le Assemblee generali devono essere indette dal Presidente almeno un mese prima, con l'indicazione dell'ordine del giorno.

(Le Famiglie Camilliane Laiche di Transilvania, a livello generale come tutte le Famiglie Camilliane del mondo, appartengono alla Commissione mista Internazionale. A livello provinciale esse appartengono alla provincia Austriaca, insieme dalle Famiglie Camilliane di Ungheria, a livello locale invece, secondo le loro località, appartengono alla diocesi di Alba Iulia).

2000 - Anno di Grazia

Nella notte di Natale, il Santo Padre quando ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro di Roma, ha proclamato il messaggio del Vangelo di Luca: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri un lieto messaggio, ai prigionieri la liberazione, ed ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore" (Cfr. Iz 61, 1-2; 29, 1, 8).

Che significa per noi, cristiani quest'anno giubilare?

Prima di tutto quello che Il Signore Gesù ha annunziato: lo Spirito di Dio sta sopra di noi, ci ha mandati dai prigionieri, agli affitti. Ma chi è lo Spirito di Dio? Il Vangelo di Giovanni dice che è il «Consolatore», lo «Spirito di giustizia» (Cfr. Gv 15, 26; 16, 7-10), e chi sono i prigionieri? solo quelli che languiscono nei carceri? Sì, e tanti altri che sono prigionieri della malattia, della tristezza, l'incapacità di perdonare e di dimenticare, dell'odio. Gesù Cristo si è incarnato per loro, per dire: «il regno dei cieli è vicino» (Cfr. Mc 1, 15). L'anno di grazia è, quando ci occupiamo con la grazia. Non è il peccato il nostro punto di partenza, ma l'amore insegnatoci da Gesù Cristo. Egli, che è morto per noi, ci ha testimoniato quest'amore. Una cosa è importante solo: credere nel messaggio del Figlio di Dio: amando Dio nel prossimo. Questo però non è poco, ne semplice.

Ci informano da Csíkszentdomokos:

"Credo, che io sono soltanto una scintilla, o un granello di polvere, ma sento che si deve e voglio risplendere la luce che ho ricevuto. Visitiamo i malati, cerchiamo di aiutarli spiritualmente, incoraggiarli e consolarli, con l'aiuto del Signore e con l'esempio di San Camillo. La presenza del gruppo dei giovani ci da gioia, perché possiamo trasmetterli quella felicità e valore, che noi adulti abbiamo già ricevuto, la consapevolezza di essere camilliani. Quando ci incontriamo, siamo contenti perché sappiamo che ci apparteniamo nella stessa Famiglia. Anche noi, a volte ci stanchiamo, ma ci sforziamo e vogliamo alzarci.

Speriamo in Dio che il tempo ci fa maturare per poter stare degnamente tra le Famiglie Camilliane Laiche".

Sapevate, che cosa è l'inferno? - amore senza partecipazione;

            e il regno dei cieli? - amore partecipante;

            e il purgatorio? - la mescolanza dei due, e bisogna correggere.

 

Notizie:

 * Salutiamo con affetto il gruppo di veglia di Nyújtód al loro decimo compleanno, che pregano e lavorano per la Chiesa, per il popolo; soprattutto Enikö Lengyel, la fondatrice, (che allora era una giovane di cappelli d'oro), per il fatto che insieme al suo marito, poco tempo fa, hanno scelto il nome di Áron, in onore del nostro grande vescovo Áron Márton.

* vi comunico con gioia che il 5 gennaio, a Roma ci siamo arricchiti con David, di due anni che è arrivato a noi tramite il suo battesimo. Preghiamo per loro.

* il 20 gennaio: l'incontro della FCL di Csíkszereda.


Con affetto,
Mária-Hajnalka Bakó, Via dei Villini 12-16, 00161 Roma, Tel: 0039-347-14 33 260
dicembre 1999 >>