Il messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda Anno V, Numero 40, giugno 2001 Pentecoste, festa della
bellezza di Dio L'inizio della sagra pentecostale di
Csíksomlyó, o il
pellegrinaggio alla Madonna si perde nel buio della storia. Non abbiamo
documenti scritti sul come è nato, ma soltanto sul suo
rafforzare nel 1567.
Tale data significa l'espressione di amore che l’ha suscitato la
tradizione
della devozione mariana. Non si sa se è stato un'assedio tra gli
unitari e
cattolici sulla montagna di Hargita, ma è certo che la
dignità della Madonna di
Csíksomlyó l’ha lanciato il suo splendore durante i
secoli passati, diventando
la forza di mantenimento e di vita fino ad oggi per ogni cristiano e
per ogni
ungherese. La statua della Madonna si dota dal 1440, la
sua altezza
è di 2,27 m, tra le statue registrate è la più
alta. L'ha custodita la sua
integrità è la sua bellezza espressiva in un modo
straordinario. L'ideale
femminile che si splende in Lei riflette davvero a tutti i pellegrini e
tramite
loro a tutti i cristiani l'essenza del Pentecoste, il volto femminile
di Dio. Il pellegrinaggio di Csíksomlyó
è il più grande dell'Est
Europa. I partecipanti superano i 400 mila, che vengono al santuario
con una
perseveranza inimmaginabile, camminando a piedi centinaia di chilometri
per più
giorni. I pellegrini arrivano soprattutto dall'Europa, ma anche da
altri
continenti. Attorno la festa il traffico viene bloccato, possono
camminare
soltanto i veicoli di emergenza, perché il pellegrinaggio
sarebbe
incomprensibile con dei mezzi della comodità e la gente che
infolla le strade,
la sua sicurezza ha bisogno di essere custodita. Il pellegrinaggio inizia già il
venerdì, ma la sfilata
festiva ha luogo il sabato. Questo "sottocroce" è la cosa
più
importante della sagra, quando ogni località sotto la guida del
proprio
parroco, con la bandiera della chiesa, fa la sfilata ordinata al ritmo
dei
campanelli lungo la strada Szék (sedie), cantando, pregando.
Arrivandosi al
santuario, le bandiere si inchinano in onore della Madonna e degli
altri
pellegrini, poi si continua la sfilata su tra le due montagne
Somlyó. Qui si
trova un'anfiteatro naturale, dove ogni località occupa il suo
posto prenotato.
All'altare del "triplico poggio", avrà luogo il culmine del
pellegrinaggio, la santa messa, all'aperto. Questa gente che sa festeggiare e pregare
insieme, ha già
testimoniato la sua perseveranza malgrado le grandine abbonanti. Qui si
tratta
di più. Qui nasce anno dopo anno la Chiesa, qui si resta fermo
nella
difficoltà, qui si diffonde la grazia che non si può
trascurare perché la
"sagra" esige qualcosa: bisogna credere che la presenza di Dio qui
è
tangibile al quale non si può essere infedeli. Quest'anno ci siamo sfilati sotto la bandiera
della
Famiglia Camilliana Laica. Ci siamo diventati una grande e vera
Famiglia nel oceano
dei pellegrini, cantando, pregando, riempiti dello Spirito Bello di Dio. Una generazione che
studia l'italiano Il mondo non sa niente che nella nostra
città esiste un
liceo, dove agli alunni è obbligatorio lo studio della lingua
italiana. Questa scuola
privilegiata è il Liceo di Arte Nagy István, con le
classe di musica e di
teatro. "La lingua della musica è l'italiana"
si dice
anche oggi, e gli insegniamo fiduciosamente tale lingua. A volte non
è così
semplice, perciò il professore che vuole insegnare dovrà
affrontare le
difficoltà posti da parte degli alunni. Per me, come camilliana tale insegnamento
significava
un'esperimento del tutto particolare. Mi ha obbligato l'identità
camilliana,
cioè dovevo educarli alla vita, con un affetto di una madre, con
lo spirito del
samaritano e farli comprendere la ragione delle sofferenze del Cristo
crocifisso per noi. Abbiamo organizzato la giornata mondiale con loro,
venivano
volentieri all'ospedale visitare i malati, fare delle serate di
preghiera,
cantare. Sono stati interessati per ogni cosa che è successo con
i malati, con
la persona sofferente e avevano compassione per chi stava nel bisogno.
Per i
bimbi abbandonati hanno portato regali ed erano felici con i piccoli
sorridenti. E' stato donato ai miei alunni di poter
leggere in
originale su San Camillo, di tradurre il suo inno. Notizie: * salutiamo con affetto il nuovo Generale
dell'Ordine, il Padre Frank Monks che nei seguenti anni guiderà
l'Ordine
Camilliano. Il Signore Le conceda buona salute e sapienza adeguata per
le sue
decisioni doverose. * tra 18-20 maggio è stato organizzato a
Marosvásárhely il primo incontro ecumenico dei cappellani
ospedalieri da parte
delle chiese storiche ungherese. L'organizzatrice è stata Rev.
Lakatos
Gabriella, cappellana protestante nell'edificio "Diakóia",
dell'Accademia Sanitaria Protestante Bod Péter. Accanto i
cappellani, sono
stati invitati alcuni medici di famiglia, docenti universitari,
avvocati. * ringraziamo l'Istituto Culturale
Ungherese per il suo libro sull'Angelus dato a noi in regalo, con il
quale ci
hanno onorato la FCL. Ripetiamo felicemente che l'Angelus è
l'incontro di
preghiera delle Famiglie Camilliane Laiche, che unisce ogni suo membro
dispersi
sul tutto il mondo; * salutiamo con affetto i nuovi membri,
arrivati recentemente nella nostra Famiglia, soprattutto il piccolo
Gellért che
è nato a Trento, all'ospedale San Camillo. Siano benvenuti
tutti, il loro
adesione alla spiritualità camilliana favorisca il bene di tutti
noi; * durante le settimane scorse i nostri
malati avevano la possibilità di seguire la novena di
Sant'Antonio, essendo
partecipi della tradizionale "sagra di martedì"; * il giugno è il mese del Cuore di Gesù,
siamo attenti a questo Cuore. Non dimentichiamo neanche il cuore di San
Camillo, Fondatore della nostra spiritualità che è
rimasto intatto e che viene
custodito nella Casa Generalizia dei camilliani di Roma, nella stanza
dove Egli
l’ha vissuto i suoi ultimi giorni. * ringraziamo i nostri giovani amici che l’hanno
portato la bandiera camilliana lungo il pellegrinaggio di Pentecoste e
che l’hanno
reso la festa più bella per noi. Con affetto, Maria-Hajnalka Bakó, R - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3, Romania; Tel/Fax: 0040 66 316-830 |