Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno VII, Numero 61, maggio 2003

La scala di bisogni psicologici del malato

Per comprendere meglio la psicologia del malato è indispensabile conoscere la scala dei suoi bisogni psicologici. Tale conoscenza facilita anche il lavoro dell'operatore sanitario se la prende in considerazione:

1. Per sopravvivere - sono i bisogni fisiologici di base che riguardano la sopravvivenza dell'individuo (fame, sete, riposo, sonno, sedazione del dolore ecc.). Se restano insoddisfatti, tutti gli altri bisogni, anche se più nobili e spirituali, restano nell'ombra.

2. Sentirsi sicuri - è il bisogno psicologico fondamentale e si esprime nella ricerca di familiarità, di stabilità, di informazione e di protezione contro il pericolo. La frustrazione del bisogno di sicurezza impedisce un equilibrato adattamento alla malattia e alla realtà ospedaliera, aumenta l'ansia e provoca, molto spesso, aggressività.

3. L'amore - il bisogno di appartenenza e di affetto, di essere accettato ed amato, che nella vita di tutti i giorni viene soddisfatto dai familiari ed amici, dal sentirsi nel proprio clan, tra i propri colleghi di lavoro, si accentua nella situazione di malattia e di ospedalizzazione, per l'isolamento relazionale e sociale in cui la persona malata si trova a vivere. La mancanza di affetto fa tardare la guarigione, la sua presenza, però, può fare dei miracoli.

4. Il bisogno di stima viene soddisfatto se ci sentiamo persone competenti, utili, apprezzate dagli altri, se ci sentiamo cioè valutati e ci valutiamo positivamente. La loro soddisfazione porta a sentimenti di fiducia, di valore e di capacità. La frustrazione di queste esigenze produce un sentimento di inferiorità, scoraggiamento e depressione.

5. La possibilità di realizzarsi è certamente il bisogno più alto e possiamo definirlo il bisogno di fare ciò che si è adatti a fare. Ma vale sempre la regola che, per sentirsi profondamente soddisfatto e sereno, ciascuno deve essere ciò che può essere, o per lo meno sentirsi su questa direzione: deve avere, o trovare l'occasione di tradurre in realtà le proprie attitudini. L'uomo trova la sua piena realizzazione, secondo A. Maslow, nella possibilità di soddisfare il suo bisogno di valori e il suo desiderio di trascendenza. La frustrazione dei bisogni psicologici fondamentali conduce alla disumanizzazione della persona malata.

(Cfr. L. Sandrin, A. Brusco, G. Policante, Capire e aiutare il malato, Ed.2. Camilliane, Torino 1989, p. 13ss.)

La Famiglia Camilliana di Marosszentgyörgy fa vivo

Dopo un lungo silenzio la Famiglia Camilliana di Marosszentgyörgy appare di nuovo. Nella mancanza di Madaras Vilma ci ha risposto la Markus Ilona al nostro Messaggio, che salutiamo con affetto e che ci scrive così:

"Anche il nostro gruppo lavora - la visita dei malati e degli anziani - è il nostro tema primordiale, sono loro ad aspettarci sempre, con i quali parliamo e preghiamo.

Da noi ci si raduna regolarmente il martedì - parliamo - dopo il quale il Parroco ci tiene una lezione di bibbia. Il nostro "parlare" naturalmente è prima di tutto il problema dei malati e degli anziani, e spesso anche le nostre piccole ansietà, perché c'è anche questa..."

 

Maggio, il mese della Madonna

E' la nostra tradizione antica di dedicare il mese di maggio alla Madonna. Il più bello mese della primavera contempla il vero scopo della vita. Risuscita la natura, gli alberi si rifioriscono, L'anima degli uomini si riempie di bellezza, che corre dopo un mistero intangibile per poter toccare il momento dell'eternità nel quale è compreso il tutto, e dove solo un movimento riempie l'immensità.

Quest'anno è dedicato al rosario, contempliamo i misteri della luce con i momenti più importanti della vita del nostro Signore Gesù. L'anima del malato si veste di luce per poter superare la notte pesante dell'oscurità che è stato causato dalla malattia sulla scala variegata della sofferenza.

Con Maria é più facile camminare su questa via, perché in lei abbiamo trovato una compagna, che ormai da duemila anni ci insegna il come camminare sulle orme di Gesù, ci fa capire i misteri che ci aprono gli occhi al vero vedere , gli orecchi al vero udire.

Ringraziamo a caro Gesù per averci donato una madre così, di fatto egli ci ha condiviso la sua madre, e in Lei siamo diventati la sua eredità.

Notizie:

* ringraziamo le valutazioni positivi circa il nostro Libro di preghiere, per camilliani laici e malati, che ci incoraggiano per fare di più, e che ci rendono più ricco la vita;

* il 4 aprile nell'organizzare della Direzione Generale della Sanità l’ho iniziato l'insegnamento degli operatori sanitari sul sindrome del burnout. Il corso è costruito di 20 lezioni e si occupa della psicologia del malato, dell'identità dell'operatore a livello della teoria e della pratica lavorando nella dinamica di gruppo. Nove persone sono i partecipanti, l'ideale per lavoro.

* ringraziamo nuovamente a Caritas della città e alla redazione del giornale "Hargita Népe/La Gente di Harghita” per il loro aiuto di vestiti offerto ai bambini dell'ospedale, soprattutto agli abbandonati;

* nel santuario di Csíksomlyó si svolge la novena  tradizionale di Sant'Antonio, cui tema contempla i misteri della luce;

* il 25 maggio: l'anniversario di San Camillo. L'incontro camilliano e l'agape sarà fatta nell'ospedale Generale della città alla celebrazione eucaristica insieme ai malati.


Con affetto, Maria-Hajnalka Bakó, - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Hunyadi János 45/A/27, Romania;

Tel/Fax: 0040 266 316-830 - 0040 721 088 154; E-mail: bakohajnalka@nextra.hu


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