Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno VI, Numero 49, marzo 2002

La pastorale negli ospedali - programma delle preghiere

(prosegue dal numero precedente)

* L'Angelus: la teologia dell'Angelus non può mancare dall'attività giornaliera. Ogni volta chiedo i malati di essere partecipi con la stessa spiritualità, con la quale 2000 anni fa si è iniziato tale evento tramite la Santa Vergine. Questa significa, che ogni volta, quando viviamo profondamente il mistero dell'incarnazione, la vita di Gesù si ricomincia in noi. L'Angelus perciò è un ricominciare perenne della vita di Gesù, mediante la Madonna.

Tale preghiera inoltre costituisce un'incontro spirituale dei membri della FCL di tutto il mondo.

Preghiamo regolarmente un'"Adesso aiutaci Maria" per i sacerdoti, medici, benefattori, chiediamo il suo aiuto, la sua protezione. Abbiamo iniziato questa preghiera con l'inizio della chiesa nuova della Santa Croce della città.

* Secondo l'offerta del re Santo Stefano, offriamo anche noi i nostri cari, noi stessi, e le nostre famiglie alla protezione della Madonna, chiediamo la sua intercessione in ogni difficoltà della nostra vita. Tale offerta si è iniziata il 12 settembre 2001, e si prega la "Madre Genitrice Vergine di Dio".

* Preghiamo per i nostri defunti, per i familiari che stanno al bisogno. I malati condividono volentieri le loro preghiere portate da casa. Queste preghiere personali sono imparate ancora nell'infanzia, preghiere diletti, e si trovano canti, poesie che arricchisce il nostro insieme, la bellezza della dimensione sacra.

* Anche le preghiere conclusive sono varie. Si conoscono più preghiere di sera: "Prima che io addormenti", "O mio dolce Dio", o le preghiere recitate dai malati. Regolarmente si conclude con "Signore, ascolta le nostre suppliche".

* I canti conclusivi sono scelti dai malati.

Il programma di preghiera dura al solito un'ora e mezzo.

Nella Quaresima ogni volta si partecipa a Via Crucis. Anche il suo ambito è molto ampio, che si adatta all'occasione.

Si effettua proiezione delle diapositive quando ci vuole un po' di sosta.

La novena di Sant'Antonio: viene inregistrata nel santuario di Csíksomlyó che poi verrà ascoltata negli ospedali.

 

La Giornata Mondiale dei Malati

Quest'anno si è celebrato per decima volta la Giornata Mondiale dei Malati il 11 febbraio, giorno dell'apparizione di Lourdes.

Il suo tema punta l'attenzione sul Buon Samaritano: "e si prese cura di lui" (Lc 10, 34).

La tematica abbraccia cinque parti:

1. Si tratta di una parabola "laica", nel senso che tutti coinvolge e a tutti richiede una conversione. Plastica rappresentazione di quanti, pur uomini religiosi, rischiano di essere insensibili e aridi di fronte al dolore.

2. Alla scuola del Dio "Buon Samaritano". Questa parabola "laica" è, prima di tutto profondamente "divina". Dice l'agire misericordioso di Dio, che, nel suo Figlio Gesù, si china sulla nostra umanità ferita per risanarla e salvarla.

3. Alla scuola di una comunità fraterna e sanante. La comunità cristiana, come comunità dei discepoli di Gesù, è chiamata per prima a mettersi alla scuola del Dio, buon samaritano per continuare e attualizzare la sua azione risanante. Come Lui avere occhi per vedere, cuore per farsi vicino a chi soffre e per prendersene cura.

4. Alla scuola della persona malata e sofferente. L'insegnamento dello spirito samaritano soprattutto è che il malato non è un dato clinico, ma una persona. D'altra parte la malattia e la sofferenza è una scuola di vita per chi vive e per chi sta accanto. Una persona che non si lascia toccare dal soffrire altrui non si realizza nella sua totalità.

5. Una pedagogia pasquale e di speranza. La speranza cristiana si fonda sul mistero pasquale di Cristo sofferto, morto e risuscitato. L'amore per eccellenza del Dio creatore si manifesta nella risurrezione, che in Cristo ci ha redenti. Gesù ci ha indicato così la via di una vita piena: vivere non per se stessi ma per i fratelli, come l’ha fatto lui.

 

P. Francesco Zambotti: Luce di gioia

Luce di gioia,/ o Signore,/ per l'attesa/ di Te.

E il cuore/ è saturo/ e s'addormenta/ in Te.

                (ZAMBOTTI F., Sorsi d'acqua viva, Ed (II). Gribaudi, Torino 1992, p. 95.)

 

Notizie:

* il 25 gennaio il Tribunale di Csíkszereda l’ha registrato la nostra Associazione KÉKNEFELEJCS (Nontiscordardimé), che tende a servire scopi culturali, tradizionali e di spiritualità.

* ringraziamo di cuore alla Famiglia Camilliana Laica Sant'Urbano di Bucchianico per il loro contributo per le nostre spedizioni postali.

* affermiamo la nostra gratitudine alla famiglia Bisazza di Vicenza per il loro aiuto generoso offerto alla nostra associazione. Sia benedetta la magnanimità di tutti loro.

* il 25 marzo la nostra Famiglia Camilliana Laica compie otto anni. Ci incontriamo al solito all’indirizzo di qui giù;

 

Auguriamo una Santa Pasqua a tutti Voi!


Con affetto,
 Maria-Hajnalka Bakó, R - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3, Romania; Tel/Fax: 0040 66 316-830


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