Anno XII, nr. 122 - 2008 ottobre 13 settembre 2008 – 29 settembre 2009: anno giubilare dell’Arcidiocesi Ottobre è il mese del Rosario. Il rosario è il Vangelo meditato: ci introduce nella circolazione di sangue del Vangelo, nella vita di Gesù Cristo, con Maria tramite il vivere dell’”annunciazione”
L’origine dei misteri del rosario„Tanti hanno studiato l’origine del rosario (Facciamo menzione solo a due opere dalla letteratura sul rosario e sui suoi misteri: Miller, John Desmond: Beads and Prayers: The Rosary in History and Devotion, Burns and Oates, 2002; Klinkhammer, Karl Joseph: Adolf von Essen und seine Werke (Der Rosenkranz in der geschichtlichen Situation seiner Entstehung und in seinem bleibenden Anliegen), Eine Quellenforschung (Frankfurter Theologische Studien, 13), Frankfurt, Knecht, 1972). Ora ricorriamo solo in breve alla sua origine, che possiamo trovare in quattro fonti: nei salmi, nel padre nostro, nell’ave Maria e nelle catene di preghiere. Da questi si è composto il rosario di oggi circa nel 15 secolo. I religiosi, nel 13 secolo (benedettini, francescani, domenicani ecc.) hanno recitato in coro i salmi, ad alcuni luoghi tutti i 150. Quei religiosi che non sapevano leggere, hanno recitato 150 padre nostro al posto dei salmi. Probabilmente è stato San Domenico a ricevere in una rivelazione privata il messaggio di pregare 150 volte l’ave Maria, al posto del padre nostro, perciò la divulgazione del rosario è collegato ai domenicani. Questo fatto tra l’altro Alanus de Rupe (+1475), un domenicano, accenna per prima volta nel 15 secolo. A quel tempo cioè il rosario era composto di 150 ave Maria, dicendo solo la prima parte dal Vangelo. Il papa Urbano IV nel 1261 ha giunto il nome di “Gesù”, fatto che è stato opportuno ai religiosi certosini dalla valle del Reno di giungere ad ogni ave Maria un mistero dalla vita di Gesù, sul quale poi possano meditare e contemplare. Pregavano piuttosto solo 50 ave Maria e così l’hanno elencato i 50 misteri, però si trovano liste anche con 150 misteri. Tutto questo è successo probabilmente all’inizio del 15 secolo (1409–1415) , nei monasteri dei certosini dalla valle del Reno, come per esempio a Trier, Mainz, Köln, Strassburg. Ci sembra che la prima serie dei misteri sopra nominati è l’opera di Adolfo di Essen (+1439), che è stato vivamente influenzato dalla Devozione moderna dell’epoca, come dal suo alunno Domenico Prussiano (+1460), che probabilmente è l’autore di più serie di misteri. Poco più tardi, il Alanus de Rupe, religioso domenicano, a Douai, attorno 1468–70 ha fondato l’Associazione del Rosario, che ha contribuito fortemente alla divulgazione di questo tipo di devozione. La seconda parte dell’ave Maria (Santa Maria…) è solo più tardi diventata a far parte della preghiera. Alla sollecitazione del Sisto V, che egli stesso era un domenicano, e che ha approvato il rosario ufficialmente (1568 ! - Csíksomlyó 1567! ), e l’ha promosso il suo uso. Egli ha introdotto la festa della “Domina Grande Vincitrice” il 7 ottobre 1572, in memoria della vittoria a Lepanto nel 1571 dello stesso giorno sopra le flotte turche, quale risultato della spedizione di preghiera del rosario. Il papa Gregorio XIII poi, nel 1573 ha cambiato la denominazione della festa alla “Regina del Rosario”. La gloria e il credo apostolico, come i tre ave Maria, in riferimento ai virtù divini che precedono il rosario, sono giunti nel 16 secolo, dopo il concilio di Trento. Hanno diminuito anche il numero dei misteri, ossia ogni decima ha solo un mistero. I monaci certosini con il rosario hanno seguito la tradizione degli antichi eremiti del deserto, che hanno recitato insieme un salmo, poi a ginocchio oppure inchinandosi nel silenzio, hanno contemplato a lungo, e alla fine il superiore ha concluso le preghiere private con la “colletta”. I certosini hanno recitato insieme la prima parte dell’ave Maria, giungendo al nome di Gesù il mistero adeguato meditandolo a lungo personalmente, o meglio lo contemplavano (Vedi gli affreschi di Fra Angelico in ogni cella del monastero di Firenze). Naturalmente oggi preghiamo il rosario in continuo, e la contemplazione dei misteri rende più vivace la spiritualità dell’ave Maria. Sarebbe bene, se avessimo più tempo a soffermarci alla meditazione e contemplazione di ciascun mistero! I certosini hanno solo consigliato i misteri (50 o 150) alla contemplazione. Forse è stato il Domenico Prussiano a dividere i 50 ave Maria (Quinquagena) a decime, ha giunto i misteri, e l’ha denominato tale tipo di preghiera quale “rosarium”, o la corona di Maria (Ancora lingue viventi dicono come “cappelletto” (chapelet francese) o “cappelletto di rose” nel rozenhoedje olandese) . I misteri sono stati denominati in latino quale clausule, perché questi hanno concluso la preghiera dell’ave Maria. Si possono trovare più variazioni dei misteri sui manoscritti dei monasteri certosini del 15 secolo. Sono in più quelli di 50, che di 150 misteri.” ( Miklósházy Attila, http://w3.externet.hu/~tavlatok/6009papi.htm)
Il padre Regőczy István, ”il vagabondo di Dio” nella cappella Sistina: „Quello che è stato magnifico e sereno: la figura cara di Maria, quale Madre della Misericordia! E come guardavo in alto, quasi sorridevo sull’ umore di Michelangelo, come un uomo risuscitato tirava in alto con grande forza una donna ed un giovane, arrampicati ad un rosario! Come è genuino il pensiero del grande artista: arrampicati al rosario possiamo arrivare al paradiso! Sono molto devoto al rosario, essa è il regalo per eccellenza della Madre celeste, che è la verità del suo amore di sorveglianza, di provvidenza materna. (…) Come chierichetto minore, ogni sera partecipavo alla devozione del rosario. Quando sono partito per il lungo viaggio, a piedi in Belgio, unico mio compagno è stato il rosario durante il lungo cammino. Anche più tardi, in ogni mio cammino il rosario mi ha concesso coraggio.” (http://105live.vaticanradio.org/ung/Articolo.asp?c=51095)
Dal diario ospedaliero: la signora KassayPassava lungo tempo nell’ospedale una donna di grado alto, che dettava ordine attorno a sé, conosciuta da tutti come la signora Kassay. Al sentire il nome, gli operatori sanitari si soprassaltavano. Non partecipava ai nostri programmi religiosi, durante gli otto anni non chiedeva il prete, con ella potevo mantenere un rapporto umano, tenendo conto dei suoi umori. Il primo ottobre, mercoledì, ella ha comprato il mio libro, Pellegrinando (con l’immagine della Santa Vergine di Csíksomlyó), il venerdì mi raccontò di aver trovato cose belle in esso. Domenica, il 5 ott. ella partì con quest’unzione.
Notizie: * Simultaneamente con le Giornate della Pastorale Diocesana, quest’anno svolgeva per la seconda volta l’incontro internazionale degli esseni, nell’organizzazione dei “Figli della Luce, Chiesa Essena Ungherese” nella “Casa Diocesana Jakab Antal” di Csíksomlyó ( http://www.esszenus.hu), * Il nostro Emil ha ottenuto nuovi medaglioni internazionali a casa e sul ghiaccio di Vienna. Auguri! * Oltre gli interessati locali per il Messaggio, abbiamo nuovi membri: Mária Rádió, Nicaragua, * Il 14 settembre abbiamo avuto due feste: la giovane suora Csillag Csilla, ha fatto i suoi voti perpetui nella chiesa di San Domenico, e la chiesa locale, Santa Croce ha compiuto 250 anni (1758-2008), * Ringraziamo a Lebics Edit, perché ha promosso l’ambientazione dei Libri di Preghiere per i Malati a Dunaújváros/Ungheria, nel cerchio Biblico di lettura. Il Signore la benedica in ogni suo lavoro, * Ringraziamo di cuore a Domokos Tamás e sua moglie (genitori di 4 ragazzi) per i vestiti piccoli e grandi che l’abbiamo distribuiti alle nostre famiglie di Csíkcsomortán, Csicsó e Csobotfalva, * Il E-vangelo è arrivato alla quindicimila iscritti. Il Buon Dio aiuti don Horváth István-Sándor, perché possa continuare la sua impresa nobile nella spedizione della buona novella di tutti i giorni!Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana |