Anno XIII, nr. 136 – 2009 dicembre L’accompagnamento pastorale del malato (Riquadro n. 1) Segmenti dal libro di P. Angelo Brusco, Attraversare il guado… ,
1. E’ un ministero che occupa un suo specifico posto nella pastorale, accanto alla predicazione, alla celebrazione liturgica e all'insegnamento. Eccetto nei casi in cui è inserito nella pratica del sacramento della riconciliazione non è legato all'ordinazione. 2. Anche se attuato da una singola persona è veicolo dell'attenzione e dell'amore dell'intera comunità. All'operatore pastorale che lo esercita è quindi richiesto un reale radicamento nella comunità di cui egli e la persona incontrata fanno parte. 3. E’ un processo religioso attraverso il quale il malato, attraverso la mediazione dell’operatore pastorale, fa esperienza di Dio che redime, risana, riconcilia e promuove la salute integrale. E’ stato giustamente affermato che il dialogo tra il consigliere pastorale e la persona incontrata è un trialogo, in quanto Dio stesso, nell’incontro, è il terzo interlocutore. 4. Ha un fondamento teologico, da cui trae la sua specifica identità.. È la teologia professata dall’accompagnatore che determina gli obiettivi che egli si prefigge e anche le modalità da lui scelte per raggiungere tali mete. 5. Utilizza l'apporto delle scienze umane del comportamento, in particolare della psicologia. Ciò significa che le modalità pratiche di attuare il counseling dipendono anche da qualità psicologiche, da capacità di ascolto e di consiglio, da atteggiamenti eventualmente educabili. 6: Può essere praticato in maniera informale (incontri occasionali) o in maniera formale (in forma continuativa, strutturando gli incontri attraverso un contratto tra accompagnatore e malato).
Il malato nei Salmi (Riquadro n. 3)
All’interno del Salterio vi sono alcuni salmi pronunciati da uomini malati. Vi possiamo annoverare almeno i salmi 6; 38; 41; 88; 102; 143; ma vi troviamo accenni a situazioni di malattia in diversi altri salmi (ad esempio, salmo 107, 17-22), e ovviamente ad una vasta gamma di situazioni di sofferenza: fisica, psichica, morale. Generazioni di credenti hanno trovato in queste preghiere per dire la propria, personale situazione di sofferenza e malattia, e ancora oggi noi vi troviamo un autentico magistero per ‘dirci nella malattia’, per dire la nostra sofferenza davanti a Dio, per dare voce a collera e rabbia, a protesta e ribellione, e per dare forma di invocazione e supplica ad angoscia e speranza, per parlare a Dio o, almeno cercarne il volto, nella situazione di angoscia e dolore. Il Salterio, infatti, presenta una ricca varietà di ‘linguaggi della sofferenza’, estremamente preziosa per noi che di fronte alla sofferenza e al dolore siamo sempre più nell’afasia, nell’incapacità di tradurre verbalmente le emozioni e i sentimenti che ci traversano e sconvolgono, e così siamo privati del primo, fondamentale ed elementare passo per assumere la malattia, per viverla: E in questo modo rischiamo solo di subirla o di delegare alla tecnica e a personale specialistico la sua gestione. La malattia pone l’uomo in stato di invocazione. E questa è verbale o corporea. E’ grido (cf. Sal 69,4; 142,2), è domanda (di guarigione, come in salmo 6,3 o semplicemente e più radicalmente di senso, come nel tenebroso salmo 88), è protesta che chiede conto a Dio (‘Perché?’: Sal 22, 2; ‘Fino a quando?’; Sal 13, 2-3), è dialogo interiore di chi, in una drammatica lotta con se stesso, cerca di integrare il pesante vissuto di sofferenza (cf. Sal 42, 5.12; 43, 5), è lamento (cf. Sal 5,2), è pianto (cf. Sal 6,7-9).” (L. Manicardi, L’umano soffrire, Qiqajon,, Bose, 2006, pp. 27-29).
Avvento: aspettare – Tempo di avvento
L’anno liturgico si comincia con il tempo di avvento, più vicino ancora con la prima domenica dell’Avvento. Tale non è legato ad un giorno preciso, però, accade sempre alla 4. domenica prima del Natale. Cioè, il tempo di avvento comprende sempre 4 settimane. (…). Le 4 domeniche sono uguali, soltanto alla prima viene apparecchiata la tavola del Signore. Oltre questo, tutto il tempo di avvento ci fa ricordare alla venuta del Signore (advenio=arrivo, ci vengo; adventus=arrivare, l’arrivo di Cristo). Dobbiamo ricordare i quattro principi dell’Avvento Primo. E’ Cristo, cui arrivo hanno profetizzato soprattutto i profeti dell’antico testamento; tutti i libri dell’antico testamento non sono altro che la indicazione in anticipo di Cristo. Secondo. E’ Cristo colui, che secondo le profezie dei profeti è venuto affatto, è arrivato al Natale. Terzo . E’ Cristo, che bisogna aspettare nell’oggi eterno, tutti i giorni del presente quotidiano, perché possa arrivare ogni giorno; cioè l’aspetto dell’arrivo sia il compimento perenne del cuore. Quarto . E’ Cristo colui, che al tempo suo viene a giudicare i vivi ed i morti, come ci insegna il Credo Apostolico.
Signore, vorrei camminare sulle tue strade come un bambino. Quale un cieco: non ha importanza conoscere i tuoi piani. Sei il Padre della luce, e mio Padre. Questo mi basta. Guidami pure nella notte oscura, lo so, che arrivo a Te .(Edith Stein)
Notizie:
* Ringraziamo alla Parrocchia di Santa Croce della citt à le corone di avvento per gli ospedali, * Grazie di cuore per i tanti vestiti per i nostri piccoli, gli abbiamo distribuiti alle nostre famiglie, * Ringraziamo le preghiere per la guarigione di Mihály Zoltán, sacerdote (incidente stradale), * L’8 dicembre ha iniziato la trasmissione della Radio Maria, presso il nostro santuario di Csíksomlyó, sotto la guida dei padri francescani. Rendiamo grazie a Dio! * La festa del Natale sarà tenuta il 23 dicembre, dalle ore 15, 00 presso l’Ospedale Generale, * Il 25 dicembre, festa del Natale compie vent’anni, la ormai tradizionale messa di ringraziamento per i benefattori nel santuario di Csíksomlyó dalle ore 18, 00. Rendiamo grazie e tutti quanti che ci hanno aiutato in qualche modo nei vent’anni passati, il Signore gli ricompensi! * Il 27 dicembre: festa della Sacra Famiglia, delle Famiglie Camilliane, il Messaggio compie 12 anni, * Il 28 dicembre: festa dei piccoli martiri di Betlemme, e la memoria dei sei milioni piccoli angeli, o martiri ungheresi, vittime dell’aborto. Preghiamo per le madri, per i padri insieme ai loro figli. * Auguriamo a tutti voi un Santo Natale, ed un Anno Nuovo pieno di gioia e di pace!
Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana |