Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XVIII, nr.187 – marzo 2014

ANNO GIUBILARE DI SAN CAMILLO 1614 - 2014

Come sono incontrata con la Nuova Medicina Germana?

            Quattro anni fa, il 22 marzo ho subito un’incidente grave. Alla caviglia destra si sono rotti più ligamenti con complicazioni.
            Qualche giorno prima avevo finito la traduzione del libro capolavoro del mio professore di Roma, con poche ore di riposo, ero stanca fisicamente, spiritualmente invece soffrivo per due cose, tutte e due provenienti dalla mi a famiglia più stretta, e mi sembrava un processo senza fine, che portavo con una certa rassegnazione „cristiana”.
            A quel giorno, quando mi è successo l’incidente, ero “fuori di casa” per risolvere le cose amministrative rimaste indietro a causa del mio impegno, non avendo tempo neanche pranzare. Verso la sera avevo una relazione da fare per una comunità. Mi sentivo così stanca, che pensavo di non andare con la macchina, avendo paura di far incidente. Il quarto d’ora rimasta per il pranzo ho consumato al riposarmi prima di andarmene via, avendo maggior bisogno, e non volevo ritardarmi.
Sono partita a piedi da casa, ma appena sono arrivata presso la Banca del Progresso, mi è capitato il male. Era scioglimento della neve quel giorno. L’acqua ha fatto il suo canale presso il marciapiede. Quando hanno costruito il marciapiede, purtroppo non hanno livellato il lato inferiore con quello superiore, è rimasta una fossa tra le due parti che si è riempita con l’acqua, perciò, si poteva passare accanto a la mura uno per uno, altrimenti bisognava scendere sulla strada, che a quel luogo è abbastanza stretta, e pericolosa a causa del traffico. Purtroppo nella costruzione del crocevia, l’hanno misurato molto sottilmente. A causa del grande traffico, per non parcare sul marciapiede troppo stretto, hanno posto degli impedimenti di beton, essendo che i piedoni sono stati costretti andarsene sulla strada. Durante la giornata ho passato più volte là, non potevo saltare oltre l’acqua, essendo troppo grande.  Al passare la gente faceva la fila oppure scendeva per la strada.
Quando sono arrivata là, una bimba si è fermata oltre l’acqua con la sua bicicletta. Mi guardò con paura, le sue mani tremavano, ed io istintivamente mi sono voltata verso la strada, per lasciar passare lei attraverso l’acqua. Lei è passata fortunatamente, però io mi sono agganciata nel ferro che usciva dal marciapiede, essendo fissato un impedimento, che è scomparso, non so dove, solo il ferro è rimasto, purtroppo fino a oggi. In questo mi sono inciampata e ho perso l’equilibrio. Durante la caduta, la caviglia si è sboccata tra marciapiede e il ghiaccio, in canale, dove si è rotta.
Proseguiva un lungo tormento, perché la rottura del ligamento si riviene molto lentamente, se si guarisce affatto, quello il più dei casi permane per tutta la vita. Purtroppo lo sperimento…
            Era già luglio, quando in un pomeriggio, essendo costretta al riposo, ho ricevuto una lettera, nella quale si trattava sull’ambrosia (pianta proibita in Ungheria!). Ero molto felice perché lo studioso ha rivelato che essa è una della più valorosa pianta medicinale. Allegramente cominciai a cercare la fonte originale, dove è apparso. L’ho trovato. Quando avrei dovuto aprire il sito dell’emittente, ho sentito un’emozione particolare. Ero sicura che sia arrivato il momento al quale aspettavo tutta la vita, ora ricevo il sapere desiderata (mi preparavo quale neurochirurgico). Ho chiuso gli occhi, aspettavo. Mi faceva piacere sentire l’emozione alla quale aspettavo tutta la vita. Nel frattempo si è decorso nell’anima tutto il percorso della mia vita, la ricerca della strada, delle illusioni perse, ora trovata.
            Poi lentamente, con grade serenità, come chi avesse varcato la soglia della certezza infine, ho aperto i siti web. Si è svelato davanti a me quel mondo, il quale sognò soltanto nel profondo del mio essere, i tesori del regno: scienza medica a livello dello spirito, cervello e organo.
            Di nuovo ho chiuso gli occhi. Mi sono permessa di lasciarmi impregnare dalla gioia del ritrovamento, del ritorno a casa. Ho lanciato via i miei sentimenti, volino… desideravo molto sin dalla mia infanzia… guarire umanamente, al livello dello spirito, del cervello e degli organi.
              Presso il Camillianum di Roma abbiamo studiato sul guarire olistico. Ci hanno offerto a questo il sapere teologico e psicologico. La Nuova Medicina mi ha portato ora anche la biologia.
(Nel prossimo numero parleremo sulla sua scoperta).

Quaresima
            Prevale spesso il principio che “la necessità rompe la legge”, che può disumanizzarci. La Quaresima di quest’anno per la FCL è di cento braccia, siano gli atti delle misericordie fisiche e corporee, a noi stessi e per i prossimi. Importante di unire le nostre sofferenze con quelli del Signore sofferente, per compiere nel nostro corpo, quello che ci ha reso possibile con la sua opera redentrice.   

Bíró János
È il direttore del coro, Kantor del santuario di Csíksomlyó, l’ex membro del nostro gruppo giovanile, che è un tesoro tra i musicisti della Chiesa Cattolica. Con la sua bella voce di canto esalta al Signore lo spirito dei pellegrini che affollano il santuario, guidando leggermente la gente. Ai primi sabati, nel saluto di Maria, quando cantano i canti di pellegrinaggio egli dirige i versetti, ma rimane zito nel cantare dei rifreni, lasciando la gente di cantare col cuore-spirito, accompagnando all’organo.

Bányai Gina
É l’attrice dei goblen sacri, che esprime la sua fede, amore di Dio in quest’arte a mano precisa, fina. Lei svolge il suo lavoro meraviglioso pregado. I volti delle immagini sacri cucci al retro del tessuto, perché considera la creazione di Dio la sua bellezza, forza d’espressione che rinnega se stessa, offre le sue mani totalmente al servizio del Sacro. Questo irradia da tutti i suoi eventi evangelici.

Notizie:

* La Radio di Marosvásárhely compie 56 anni, e un anno fa, trasmette tutto il giorno in ungherese.
Rudy Moca, l’attore benedetto con umanità, saggezza straordinaria, il sabato e domenica mattina, saluta e accoglie i suoi uditori in modo unico in tre lingue, ungherese, romeno e zingaro.
* La camilliana Angela, mia figlia spirituale disabile, con il suo sposo, László, dalla grazia e aiuto del Signore, si preparano al matrimonio. Sosteniamoli con le nostre preghiere, e benevolenza!
* I padri camillini ungheresi mi hanno invitato a tenere un ritiro per la Famiglia Camilliana ungherese tra 21-23 marzo nel monastero camilliano di Nyíregyháza/Ungheria.
* L’Emil, fierezza della nostra Famiglia Camilliana ha compiuto i suoi 18 anniDio lo  protegga!
Contempo ci esprimiamo le nostre condoglianze alla sua famiglia per la predita del caro nonno.
* Nell’anno giubilare di San Camillo – anno di “cento braccia” rinnoviamoci con l’antica fede il nostro incontro di preghiera a mezzogiorno all’Angelus, quello tra le ore 21-22, e di ogni 25 del mese (nascita di San Camillo) e 14 (giorno della sua nascita celeste) nelle nostre piccole e grandi famiglie.
Auguriamo a tutti Voi una Santa Quaresima, nella riflessione, ricerca della bellezza, bontà!

 


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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