Anno XVIII, nr.188 – aprile 2014
ANNO GIUBILARE DI SAN CAMILLO 1614 - 2014
Il dott. Hamer, l’inventore
Ero sempre curiosa al secreto d’officina degli inventori, a tutte le loro particolarità. Nel buon vecchio mondo, mia infanzia, mio padre e mio fratello erano maestri da suscitare l’attenzione al lavoro degli inventori. Mi è rimasto con più fervore Edison, che presso la sua zia, essendo stato molto coccolato, ha vincolato il contenitore di tè, per sperimentare la pressione dell’acqua, mentre egli la bolliva. Il risultato naturalmente era lo scoppiare del contenitore di tè. Mi ha fatto pensare sopra profondamente, che una scoperta può comportare con sé un sacrificio, incidente, eppure una tragedia.
La scoperta del dott. Hamer (Ryke Geerd Hamer), l’inventore quale primario della medicina interna di Düsseldorf (ha studiato anche la teologia), era anche preceduta da una tragedia. Nel 1978, “accidentalmente” l’hanno sparato a Dirk, suo figlio. Nonostante gli interventi eseguiti in serie, dopo lunga agonia, il figlio è deceduto. Suo padre l’ha assistito il suo transito. Si può immaginare la scossa, sulla quale è passata la famiglia… Il dott. Hamer in un mezzo d’anno ha subito un cancro ai testicoli. Quale primario della medicina interna, accanto proprio quale oncologo, avendo gli studi di teologia, ha sperimentato su sé stesso l’ammalamento, con il suo contenuto spirituale e il pensare sopra a tutte le cose causate dall’omicidio. Essendo una persona di spirito d’inventore (con più scoperte di medicina, cura), anche la sua situazione gli ha spinto, ha cominciato di intervistare i suoi pazienti di cancro ai testicoli sulle precedenze e sfondo spirituale delle cause. Si è rivelato che ogni suo malato, senza eccezione, ha subito qualche "conflitto di perdita”. Questo era, infatti, una scoperta triste, ma sbalorditivo. Ha scoperto che il suo cancro proviene dalla perita del proprio figlio, ha perso il bimbo, erede, il successore del proprio essere corporeo. Con il suo gruppo d’inventori si è buttato dentro l’esplorazione dei casi presso una clinica di Munich. Sono usciti risultati straordinari, perché, mentre egli ha perso il figlio, suo dolore ha commosso i cieli, i suoi pazienti hanno subito lo stesso una scossa emozionale simile, anche se qualcuno ha perso un suo animale domestico. Per il medico-teologo inventore sofferente, si è aperta la pista della scoperta a studiare, esplorare i fenomeni decorrenti a livello dello spirito, cervello e organo. Egli l’ha nominata la Nuova Medicina Germana (GNM).
A livello dello spirito – studiare tale tratto, c’erano a mano i casi di studio, all’inizio “solo” quattromila, più tardi più diecimila. In ogni caso si tratta di una scossa spirituale, nella quale si blocca il mondo emozionale della persona colpita, in ogni caso, in modo del tutto personale. Il contenuto di sensazione è dunque a definire la sua alterazione secondo i casi, siccome l’ha sopravvissuto la scossa (La morte del mio bis-bisnonno era intervenuto, stando nella porta del suo domicilio della città, quando il corriere gli ha comunicato la deceduta del suo figlio nella guerra).
A livello del cervello, egli pensava che una scossa così profonda certamente lascerà orme anche al cervello, avendo sperimentato egli stesso il “perché” di quella tanta preoccupazione, pensare sopra, poste in occasione della perdita del figlio. A quel tempo fabbricavano già le macchine CT, così avevano possibilità di giustificare la sua supposizione: ogni scossa emozionale lascia un’alterazione al cervello, conforme al contenuto emozionale, come se si buttasse un sasso in un lago, in forma di bersaglio, creando immagine d’anello concentrico, visibile con la CT.
A livello dell’organo invece chiunque può sperimentare, cosa succede, questa è quell’alterazione che sentiamo, sperimentiamo, che ci segnala di avere un problema, perché ci siamo ammalati (non invano gli hanno allungato i medici della Grecia antica se la popolazione ha cominciato di ammalarsi…). Il dott. Hamer lo stesso si è partito da qui e ha scoperto anche gli altri due livelli.
Nel nostro mondo d’oggi, sembra di rimanere fuori l’esaminazione biologica dello “spirito” nella società. Il dott. Hamer l’ha riportato nella cura medica. Sul suo lavoro è caduto un silenzio profondo, come il solito, però oggigiorno cominciano parlare già i “sassi”, medici, terapeuti alternativi, ricercatori di tutto il mondo, come quelli che vogliono cercare a salvare la vita, rendere più buona, trovano sull’Internet alle sue benedizioni e informano uno l’altro. Grazie a Dio, sembra disegnare la giustificazione, chi non vuole morire a causa del suo conflitto, può guarire. Chi vuole sapere di più, può navigare sul sito www.biologika.hu.
Il giov. Imre Emil (nostro piccolo Emil) ha diciotto anni – maturarsi nell’anno giubilare
Salutiamo con gioia profonda e con tanta fierezza il giov. Imre Emil (nostro piccolo Emil) che ha compiuto i suoi diciotto anni, l’8 marzo, è diventato maturo. Il Signore gli benedica con lunga vita!
Nel numero precedente abbiamo accennato solo quest’evento importante, perché a quel periodo egli non si trovava neanche in patria (era in China), e sulla sua famiglia cadeva il dolore della perdita del nonno molto amato. La famiglia, meglio rimaneva in silenzio durante le competizioni.
Come tante volte sono state diffuse notizie su Emil, egli ha ottenuto distinzioni alte a livello mondiale con pattinaggio veloce di breve lunghezza. Ha mantenuto in interezza la sua semplicità, modestia, fede cristiana tutto il tempo. Una famiglia amorevole sta dietro, sostenendolo moralmente, in fede e bontà del cuore sulla strada del campionato, ma prendono parte anche ai compiti di scuola, affinché a causa delle troppe mancanze avanzi nello studio. Egli studia silvicoltura, e mi sono convinta del suo sapere quando ho comprato piantine di alberi di frutto. Mi ha provveduto di buoni consigli.
Emil, lo sento un pò più vicino a me, essendo intrecciata con lui, in qualche luogo dell’universo, già prima della sua concezione: parlavamo con la madre, sull’impegno del secondo figlio, in lei, secondo motivi da comprendere c’erano alcune preoccupazioni. Le dissi: „Il Buon Dio se ci da un coniglio, ci offre anche un boschetto. Vedrai questo figlio sarà riconoscente per la vita…”
E questo figlio per la grazia di Dio oggi è diventato una perla preziosa per la società, nazione. Possiamo stimarlo, non solo per i suoi risultati, ma per il suo comportamento di bene, carattere dignitoso. Sono felice, perché a soli cinque mesi ha partecipato al nostro ritiro, insieme alla famiglia.
La madre, con il suo esempio valido ha scolato la bella spiritualità camilliana nei suoi figli, e i loro anche da maturi hanno custodito il sacro, il magnifico. Esprimo la mia gratitudine per tutto!
Notizie:
* Abbiamo stampato immaginette San Camillo (Gesù in braccia), con la preghiera giubilare sul retto,
* Il nostro ritiro a Nyíregyháza, grazie a Dio, si è svolto bene, Era denso come al solito.
* Il 3 aprile a Székelyudvarhely mi sono incontrata con i malati di tumore, presso la Caritas,
* Il 10 aprile a Szentegyháza abbiamo parlato sulla Quaresima e sul perdono con le donne del club,
* La visita del mio Fratello con sua famiglia ha dorato le preparazioni pasquali, con il piccolo Robert.
Nell’anno giubilare di San Camillo – anno di “cento braccia” rinnoviamoci con l’antica fede il nostro incontro di preghiera a mezzogiorno all’Angelus, quello tra le ore 21-22, e di ogni 25 del mese (nascita di San Camillo) e 14 (giorno della sua nascita celeste) nelle nostre piccole e grandi famiglie.
Auguriamo a ciascuno di Voi una Santa Pasqua!
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