Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XX, Nr. 211 - maggio 2016 – Anno Santo della Divina Misericordia


La breve storia dei miei libri

            Non ho pensato mai scrivere un libro, nonostante notavo nel mondo del scrivere come il pesce nel mare, però il fatto di fare da sola, anzi, anche delle traduzioni, non apparteneva al mio mondo.
            Quando sono tornata a casa dall’estero, dopo aver compiuto gli studi e si è lanciata la pastorale ospedaliera, mi sono fermata per un instante. Sentivo di aver tornata con una conoscenza enorme, e non so cosa fare con essa in mezzo al mio impegno. Non come se non sarebbe stato necessario, ma perché quasi nulla era in ungherese e mi sono rese conto di non poter tradurre tutto, non avendo né tempo né energie alla disposizione. La pastorale dei malati d’ospedale era un lavoro interrotto da un tempo immemorabile, dare inizio di nuovo sembrava un compito che mi sorpassava, mettevo tutte le forze.
            Avrei voluto però offrire qualcosa di più ai malati, avendo in abbondanza. Così sono arrivata al pensiero di raccogliere preghiere. Siccome viviamo a un luogo di culto, la religiosità ha la sua storia tradizione, forza di mantenimento, non persica quel tesoro, che è esposto alla minaccia della dimenticanza. Avevo anche delle circostanze che mi obbligavano perché nel frattempo avevo distribuito ogni materiale religioso, avevo poche cose a prepararmi ai miei programmi delle ore di preghiere.
            Ho cominciato a raccogliere con grand’entusiasmo. Scrivevo, fotocopiavo operosamente per fare il mio migliore a tutti quanti, mentre il materiale si accumulava al computer.
Al primo volume ho pensato di elaborare „solo un quadernino di uso ospedaliero” per le ore di preghiere. È diventato il „libro di successo”. Suo titolo è: Libro di preghiere per camilliani e malati.
Il secondo libro, Pellegrinando, in continuare del primo, è il risultato del lavoro della raccolta.
Nel frattempo mi sono rese conto, quanto scarse sono le conoscenze religiose dei malati, perciò volevo elaborare un manuale, sulle basi della preghiera, però ho raccolto tante cose, che non poteva apparire in un volume. Al consiglio dei malati abbiamo diviso a due volumi.
Il terzo libro abborda chi può fare comunione solo spiritualmente (che non hanno accesso ai sacramenti) e presenta l’anno liturgico secondo i canti religiosi. Suo titolo è: Il potere del cantare.
Il quarto volume contiene lo Statuto della FCL di Transilvania e presenta l’anno liturgico secondo le feste. Suo titolo è quello prestato da San Camillo: Formula di vita. Tutti i quattro volumi sono dedicati ai camilliani (laici) e malati. 
            È arrivato il tempo anche per le traduzioni.
La prima traduzione dalla lingua italiana all’ungherese è il capolavoro del mio professore Angelo Brusco, Attraversare il guado insieme…, l’accompagnamento psicopastorale del malato.
La seconda è il Manuale di formazione della Famiglia Camilliana Laica, d’italiano in ungherese.
La terza traduzione l’Atlante degli Organi, era dall’originale ungherese all’italiano, che presenta il meccanismo del decorso delle malattie a livello d’anima, cervello e organo (in preparazione).
 
Incontro camilliano tra le montagne immense

            Il 25 maggio la nostra FCL era invitata tra le montagne bellissime della vallata Gyímes, al paese dei “csángó”. Abbiamo trattato i compiti, concordando la data, l’incontro con gli autisti e incaricati, allegri siamo partiti al viaggio verso questa bellissima parte della natura. Ogni “escursione” in tale modo ci riempie con emozioni straordinarie, è particolare il viaggiare insieme e la gioia dell’incontrare.
            Per me è sempre edificante quando posso portare la piccola Bernadetta con sua mammina. È già passato un anno da quando ci siamo messe in contatto, a quel tempo la piccola aveva solo mezz’anno, ora cammina già, è ha cominciato parlare. Ha la voce grossa, sentendola mi scioglie il cuore da essa.
La vallata di Gyímes non appartiene al corso delle acque di Csík, si trova oltre il versante. Il ruscello Tatros va verso Moldova, che si allarga capricciosamente durante i diluvi. Esso colletta gli altri ruscelli che corrono giù dalle vallate, dove si formano piccole comunità rurali. I locali distinguono la località secondo il nome del ruscello, chi dove abita. Noi cercavamo il ruscello Réce/Anitra (ex Tímárok). Andando giù dalla strada principale, passavamo a una stradina stretta, tra le montagne che si alzavano al cielo, pensavo che caschino su di noi. La volpe passeggiava su di essa in un’altitudine celeste.
I coniugi Sebestyén ci aspettavano con grand’amore, con l’ospitalità degna a quelli di Gyimes. Si sa, che da loro non si concede nessun ospite fino a quando non lo contentano col cibo. Anche noi eravamo aspettati col tavolo riempito abbondantemente: brodo, frittata di maiale e polenta con formaggio.
Come il solito, per prima abbiamo studiato dal Manuale di Formazione della FCL la parte del giorno con le spiegazioni del nostro assistente spirituale György Imre, poi ciascuno raccontava gli eventi più importanti di vita del mese passato, successi nella propria vita e quella familiare.
Dopo aver studiato e discusso tutto, abbiamo firmato la petizione per la creazione di una cappella d’ospedale, che abbiamo iniziato a livello civile con l’ecclesiale, poi proseguiva la cena festiva ricca.
Siamo tornati a casa piena d’emozioni in una nebbia immensa, che non si vedeva la strada. In una curva grande quando quasi mi sono perduta al volane, nel momento più critico, la piccola Bernadetta cominciò a parlare nel silenzio, invocandomi: “Signora Hajnika…” Sentendo la sua voce è scomparsa ogni mia angoscia, preoccupazione a causa della paura suscitata dalla nebbia, “si è sciolto il cuore”.

Presentazione presso il comune della città di Csíkszereda

            Ho ricevuto invito per la seconda volta a fare una presentazione presso il comune della mia città  il 22 aprile nella serie “Da prima dell’occupazione della patria fino il dopo fine dell’EU”, di questa volta sulla cura pastorale dei malati d’ospedale. La serie è iniziata dal consigliere Veress Dávid dieci anni fa. L’invito era onorante, perché tra gli studiosi famosi riceve posto anche la vita spirituale, così dei malati.
            Ho elaborato tre Messaggi, quello di novembre 2015, con l’accreditare dell’ospedale, e i numeri di febbraio e aprile 2016, sulle basi della dignità e missione reale, sacerdotale e profetica di Gesù Cristo.
            Era il frutto di tale presentazione l’iniziativa da parte civile con l’ecclesiale della petizione per promuovere una cappella ospedaliera che ormai da sedici anni non si è riuscita fare per la cura olistica.
 
Notizie:

* Tra 2-3 maggio si sono svolte le giornate di pastorale diocesana presso la Casa di Studio Jakab Antal. Il programma ha aperto il vescovo Tamás József, guidandoci attraverso la porta santa nel santuario.
Era presente il P. camilliano György Alfréd, Böjte Csaba francescano, Dr . Vik János. Anch’io ho ricevuto un workshop, drammatizzando un ricovero d’ospedale. L’evento ci ha riempito con valore.
* L’8 maggio: concerto dei miei ex alunni nella chiesa di Csíkcsomortán, presentendo Bach e Vivaldi.
* Il 14 maggio, sabato di Pentecoste: il più grande pellegrinaggio degli ungheresi al nostro santuario: https://www.google.ro/search?q=p%C3%BCnk%C3%B6sdi+b%C3%BAcs%C3%BA+2016&sa=N&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbo=u&source=univ&ved=0ahUKEwj5haHy293MAhVHWhQKHeCUBlg4ChCwBAge
* Il 15 maggio, Pentecoste: dopo la confermazione, inaugurazione della statua in gruppo, promotore vocazionale del grande vescovo confessore Transilvano, Márton Áron sulla piazza centrale di Csíkszereda https://www.google.ro/search?q=M%C3%A1rton+%C3%81ron+szoborcsoport+Cs%C3%ADkszered%C3%A1ban&sa=N&biw=1366&bih=667&tbm=isch&tbo=u&source=univ&ved=0ahUKEwiR-pLs4d3MAhXLvhQKHRdlAFw4ChCwBAg9

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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