Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XX, Nr. 215 - ottobre 2016 – Anno Santo della Divina Misericordia

Sessant’anni d’apostolato dei ciechi a Tirolo di Sud

Tirolo di Sud, come esprime il suo nome, è situato al sud di un’unità geografica. Tale territorio si trova nelle Alpi, la parte nordica appartiene ad Austria, quella del sud a Italia, è ormai la sua provincia autonoma. Sua popolazione autoctona è composta di tre popoli principali: quelli di cultura e lingua tedesca, i ladini (dialetto reto romanico) e gli italiani. Il centro della provincia è Bolzano (in italiano) e Bozen (in tedesco). I due nomi qui sono usato insieme ufficialmente: Bolzano/Bozen. La popolazione dunque di partenza è di 2-3-4 lingue, perché i tedeschi parlano in dialetto, che si comprende difficilmente a chi parla solo il tedesco letterario.

Il concetto dell’”apostolato” nella chiesa cattolica è cosi antica come il cristianesimo. Per i non vedenti di lingua tedesca l’apostolato si è cominciato nel 1844, diffondendosi poi in Europa. Nel 1954 è stato già organizzato il primo incontro internazionale a Salisburgo, dove ha partecipato anche la Mariedl Fischnaller Pircher, fondatrice del Centro Ciechi di Bolzano/Bozen.
               Il 12 novembre del 1956 (anno della rivoluzione ungherese) dodici ciechi guidati dalla fondatrice Mariedl Fischnaller Pircher parte a cercare la strada per l’apostolato dei ciechi. Trovano appoggio presso i cappuccini di Bolzano/Bozen, nella giornata organizzata dall’Associazione dei Ciechi Italiani, costituendosi tale giorno quei deli ”bastoni bianchi”. I dodici “apostoli” invece volevano qualcosa di più: anima, cominciando la propria via, chiamandola “Apostolato dei ciechi”.
La Mariedl Fischnaller Pircher (1933-2014) è nata a Lüsen del Sud Tirolo, quale primogenita tra otto fratelli e sorelle, accanto alla chiesetta di là. Suo papà stava al servizio della chiesa, così si capisce ancora di più la sua esigenza interiore per la fede e religiosità. In mezzo alle montagne che saltano al cielo, dove non si può guardare mai lontano, quattro di loro progressivamente hanno perso la vista, ma come vedenti per alcuni anni, hanno conservato tale consapevolezza e atteggiamento.
            Quando mi è capitato questo mondo (a Roma durante i miei studi per la benevolenza del padre generale Angelo Brusco), guardavo con ammirare la loro vita religiosa. Non sapevo ancora che tale “Donna Gigante d’Amore” Mariedl Fischnaller Pircher, che potevo chiamare “Mammina”, non ha soltanto fondato, costruito il Centro Ciechi (Blindenzentrum), bensì lo ha riempito con spirito. Più tardi l’ha preso in protezione Paul Haschek, ex padre provinciale camilliano, con il quale ha piantato nel 1981 la prima Famiglia Camilliana Laica in Europa a Tirolo di Sud, nel Centro Ciechi. Erano loro a introdurmi in questo particolare apostolato dei non vedenti, insegnandomi fino la fine della loro vita quali buoni “genitori”, chi sono inviati dal cielo a quell’”imprenditore” che cammina sulla strada sconnessa dell’apostolato. Mi hanno visitato durate i miei ritiri, aiutandomi a livello spirituale e materiale (computer, macchina, edizione). Parlavamo su ogni cosa, ci siamo costruiti e rafforzati a vicenda, e mi era prezioso per eccellenza la loro presenza “apostolica” nobile, il loro buon esempio.
            Grazie a Dio, con la loro morte non si è fermato il processo. Nikolaus, il fratello di Mammi ha preso nelle mani la continuazione. Quest’anno, il 2 settembre ha organizzato una festa degna a Lei, a Lichtenburg, dove sua sorella organizzava i ritiri, e dove si è deceduta all’alba dell’ultima giornata dell’ultimo ritiro, organizzata da Lei.

Nikolaus ha invitato anch’io a quest’incontro. Sono stata felice a rispettare l’invito, essendo considerato quale membro di famiglia e me lo sento anch’io. Egli mi ha permesso di stare insieme di nuovo con i miei antichi “fratelli”, con i quali sono stata già insieme tante volte, perfino le catacombe di Roma. Adesso abbiamo passeggiato molto nel giardino botanico del monte d’intorni, nella città, ho partecipato all’impiego con loro, al recitare del rosario, ai pasti, alla festa in giardino, e abbiamo parlato tanto in pomeriggio e serate, abbiamo lavorato insieme, ecc.
Con la Famiglia Camilliana Laica locale però abbiamo fatto visite, pellegrinaggi alla tomba di Mammi à Lüsen, visitando i primi fondatori della FCL, siamo andati al luogo dell’eremita San Leonardo e al santuario dei serviti di là, e soprattutto ho partecipato alla festa internazionale del 2 settembre a Lichtenburg (Germania, Austria, Croazia, Ucraina, Kongo, Tailandia, Transilvania), dove ho presentato in breve i quasi vent’anni percorso insieme fino ad oggi con la fede nel futuro.
            Penso con infinita gratitudine ai tempi passati, quando abbiamo superato insieme le sfide della vita, e lo stesso sono grata per il presente, perché tale straordinaria iniziativa non si è rotta con la morte dei fondatori, bensì si continua anche nel presente per l’edificazione di noi tutti. Grazie a Dio.

Il caso della cappella ospedaliera ecumenica  di  Csíkszereda

Il 13 ottobre, nell’organizzare di Veress Dávid, consigliere della città si è svolto la rassegna stampa nell’aula del Comune con la partecipazione del direttore d’ospedale, dr. Demeter Ferenc. Abbiamo presentato l’esigenza di costituire una cappella nell’ospedale, avvalorandola con ormai sedici anni di esperienza. Sono state trattate le concezioni e possibilità. Borboly Csaba, Contea Provinciale sostiene l’impegno del sostegno finanziario. http://hargitanepe.eu/kellene-de-varni-kell-ra/
Ringraziamo di cuore a tutti coloro che hanno aiutato la nostra iniziativa con la loro firma, abbiamo prestato più di 1200 firme al direttore d’ospedale dr. Demeter Ferenc, che lo stesso ha abbracciato il caso, e ci ha assicurato del suo sostegno successivo fino la finalizzazione.

Notizie:
* Il 20 settembre abbiamo festeggiato il secondo anniversario matrimoniale, ormai nel loro domicilio privato con Angi e Laci. Due anni fa avevo scritto su di loro, che malgrado il handicap si aiutano a vicenda in modo sorprendente in dignità, rispetto, saggezza. La sorpresa della festa era una torta.
* Il primo sabato d’ottobre, nel santuario di Csíksomlyó, al saluto tradizionale di Maria, sono stati i chierichetti di Csíkcsomortán a recitare il rosario, sotto la guida della madre di uno di loro. Si è cresciuta la mia anima mentre ho riconosciuto le loro voci, una dopo l’altra. Giorno dopo la domenica, dopo la santa messa gli ho regalato un piccolo pensiero che ho ricevuto anch’io dal nostro cappellano d’ospedale: il calendario girante dei padri paolini ungheresi.
* Nostro Emil ha portato di nuovo il medaglione d’oro dal campionato mondiale di Debrecen (HU).
Con l’aiuto di Dio, ha iniziato i suoi studi universitari sportivi a Bákó di Moldova. Preghiamo per lui!
* In festa della Patrona degli ungheresi (l’8 ottobre) era l’incontro camilliano con pranzo festivo.
* In occasione della festa di Patrona degli ungheresi, l’8 ottobre, ha ricevuto il titolo del cittadino d’onore il campione nato a Csíkcsomortán, Balló Ferenc. Egli ha ottenuto 14 medaglioni in Romania, 3 Europei e 2 argenti mondiali. Era lui (ungherese), a portare il primo medaglione mondiale per Romania in lotte libere. http://csomortan.ro/index.php?menuID=506&id=506&CatID=174
*  Passo geniale è stato la visita della comunità protestante ungherese di Tordaszentlászló/Transilvania al papa. Il gruppo di quasi 90 persone, condotto del pastore Balázs Attila, era accolto a Roma dal P. gesuita, Vértesaljai László. Il leader protestante ha portato un regalo al papa che possa servire al suo buon umore nei giorni quotidiani, un libretto di caricature per tutti i giorni dell’anno.
* Accordiamo un momento di omaggio dacvanti la Rivoluzione Ungherese di 60 anni fa, del 1956!

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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