Anno XXI, Nr. 225 – settembre 2017 – Anno di San Ladislao (1046-1095) - Anno di Arany János(poeta)
Formula di vita
Il secondo volume del manuale dedicata ai malati è apparso col titolo Formula di vita, Ed. Státus, Csíkszereda 2008. essendo la continuazione di Il potere del canto. Mentre in quello, l’anno liturgico è composto sulla base dei canti ecclesiali, in quest’ultimo sono le feste dell’anno liturgico che si emergono con il loro messaggio specifico. Questo è il quarto libro di preghiera per camilliani e malati. Come il terzo volume, anche questo è illustrato con i lavori dell’artista grafico Imets László di Csíkszereda, sulla copertina con una bimba neonata nella prima stretta di mano (con me).
Anche il quarto volume l’abbiamo partito con la premessa del vescovo Tamás József, stia qui la sua intuizione: “Questo libro s’intitola FORMULA DI VITA, perché ci presenta un modello cristiano di vita.
La persona umana può vivere la sua vita in vari modi, come abbiamo visto tanti esempi finora. Anzi, durante una vita possono capitare varie forme. Nella sua infanzia, uno vive come gli insegnano i genitori e la scuola, e come lo mettono in pratica. Nella gioventù, quando conquista una certa autonomia, tanti spezzano i modi di vita imparati nell’infanzia, e seguono l’esempio del figlio prodigo: scomparendo dai legami della casa paterna, vagabondano volando verso la cosi detta aria di libertà celeste sulle ali dei desideri del falcone.
L’età adulta per tanti è delineata dal lavoro, guadagno, garantire dei beni materiali, della fondazione di sicurezza per vivere. Il pensionato, l’età anziana già permette uno spazio più ampio a pensare sopra la vita passata, e rendendo conto con essa, possa occuparsi con sé stesso, anima, esigenze dell’anima, di cercare a colmargli. Infatti, sono i più fortunati coloro che senza di strade curve camminano direttamente in alto, verso Dio. Ma sono lo stesso fortunati anche coloro che nelle traiettorie delle strade curve si rendono conto del loro stato di vita miserabile, come il figlio prodigo e sono in grado di tornare nella casa paterna. Questo libro ci delinea un modello di vita che Dio spetta da noi, affinché la nostra vita terrena possa portare dei frutti anche per la vita eterna.
Questa formula di vita offre un aiuto sia a coloro che non sono allontanati mai dalla strada giusta, sia a quelli che vogliono tornare nella casa paterna dalla loro malvagità. Le benedizioni di Dio accompagnino l’opera dell’autore e gli utenti del libro. Csíkszereda, il 15 ottobre 2007 Tamás József vescovo.”
Come avevo già accennato al libro precedente, questi due manuali sono stati creati con scopo informativo, per colmare le mancanze, affinché chiunque volesse fermarsi alle bellezze del nostro anno liturgico, possa avere l’occasione, e a chi volesse allargare le conoscenze in merito, possa trovare il codice delle virtù accanto i Dieci comandamenti ben conosciuti, possa vivere l’unico comandamento di Gesù Cristo, quello dell’amore incondizionata. Citiamo ora l’introduzione del libro:
“La Formula di Vita è quel progetto secondo il quale si costruisce la vita, si accomoda nella vita personale, familiare, ecclesiale e sociale. In ogni creatura vive un progetto divino che riflette il suo Creatore. La persona umana è custode dell’immagine e somiglianza di Dio, tramite la sua libera volontà crea la propria formula di vita che lo rende specifico, irrepetibile e divino-umano.
Invito con rispetto e considerazione il Caro Lettore a fermarsi tra i pensieri della Formula di vita, nel vedere se troverà dei nuovi indicatori di strada che aiuteranno nella formazione della propria formula di vita a alla realizzazione della medesima.
La prima parte presenta un modello di spiritualità, per organizzare la vita dei credenti laici (non religiosi) sul la Formula di vita e il modo di funzionare della Famiglia Camilliana Laica di Transilvania. Questo capitolo ha indice propria e bibliografia (le traduzioni italiani-ungheresi sono eseguiti dal redattore).
Nella seconda parte può trovare il proprio nome, quale significato che esprime l’identità della persona umana (secondo il calendario dell’arcidiocesi ungherese di Transilvania). Ne seguono le feste mobili e l’ordine liturgico e di feste del santuario di Csíksomlyó.
La terza parte è un ora biblica. Ci fa conoscere Gesù Cristo con la presentazione breve dei libri del Nuovo testamento: i quattro vangeli, fatti degli apostoli, lettere di San Paolo, lettere cattoliche e l’Apocalissi. Ne segue la breve presentazione della letteratura Apocrifi.
La quarta parte offre la bellezza e ricchezza dell’anno liturgico dall’Avvento fino la festa del Cristo re. Il libro contiene tante referenze online per un migliore orientamento secondo le esigenze del nostro mondo di oggi.”
Con questi quattro libri (Libro di preghiere, Pellegrinando, Il potere del canto, Formula di vita) si è portato al termine la presentazione il ciclo dei libri apparsi per camilliani laici e malati. Ne abbiamo ancora due traduzioni apparsi, che verranno presentati lo stesso nel futuro. Tutti i libri sono in ungherese.
Piaceri materni
Quale regalo del Signore, posso considerare in qualche modo a me appartenenti tanti figli e figlie, presi in protezione in una o altra tappa della loro vita. Molti di loro l’ho sollecitato a studiare, divenire di più, valorosi. Con tutti si è formato e rimasto finora un legame unicamente personale, duraturo.
Esiste una tra di loro, che durante gli anni è diventata figlia adottiva già dall’inizio del liceo, Nagy Éva Mária. Con lei abbiamo percorso una strada lunga sia al campo dello studio, sia nella vita pratica. Nello studio ho preso la parte del leone sui cinque settori per il suo progresso: liceo, allestimenti vetrine, teologia civile, contabilità informatizzata e collegio sanitaria. Quest’ultimo s’iniziava proprio dieci anni fa e durava per tre anni. Già un anno prima di iniziare la scuola sanitaria grazie alle sue conoscenze informatiche era ammessa nell’ospedale e ha iniziato anche la pratica dell’operatrice alla dermatologia. Nel frattempo ha superato con successo anche l’esame di maestro, diventando un’operatrice considerata.
Quest’anno, dal 16 agosto, essendo invitata, ha preso la posizione di capo dipartimento degli operatori sanitari all’oncologia. Come ha saputo dall’ex direttrice di scuola, lei è la prima che occupa una posizione così tra gli alunni. Questa è gande onore a tutti noi due, perché, infatti, dietro di essa sta tanto lavoro. Figlia Eva è una buona organizzatrice, è cresciuta sui ritiri spirituali, al quale è bene ricordare.
Rendo grazie a Dio Onnipotente per questo risultato insolito, ora le sarà ancora più vantaggiosa la spiritualità camilliana che l’ha imparato e praticato dal padre del “bel morire”, San Camillo.
I partecipanti dei nostri ritiri spirituali al saluto di Maria del primo sabato
* Al saluto di Maria del primo sabato di settembre potevo sentire di nuovo i partecipanti dei nostri ritiri, pregando. Recitavano una decima del rosario in modo alternato. Sentivo un piacere felice, riconoscendo la loro voce. Confesso, penso che dopo la loro madre sono stata io la prima a essere fiera di loro.
* Accogliamo e accompagniamo con preghiere i nostri alunni, per poter prepararsi degnamente alla vita!
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