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                 Anno  XXII, Nr. 232, aprile 2018 – Anno del grande re ungherese Mattia – 560  anni della sua elezione 
   L’iniziazione di Brugger Magdolna a diventare membro  di Famiglia Camilliana Laica              Quest’anno la festa dell’Annunziazione è  caduta a 9 aprile, il lunedì dopo la domenica della Misericordia, secondo la  liturgia cattolica, perché il suo giorno era la Domenica delle palme.Abbiamo scelto tale  festa a organizzare un evento straordinario, per le iniziazioni degli impegni  camilliani laici della maestra Brugger Magdika che in questo mese compie  trentotto anni.
 Nostra Magdika,  delitto a tutti noi vive a Csíktaploca,  con sua famiglia valorosa, cinque loro figli in una famiglia di tre  generazioni. Il figlio maggiore, Benedek fa il quinto elementare nella scuola  di Maria Ausiliatrice. Il secondo, Dániel è il campione nazionale quale  “miglior giocatore”. Il terzo è Péter di sei anni, loro giocano a calcio. Più  spesso sono accompagnati dal padre per le competizioni. La quarta piantina,  Mária Bernadett è una bimba meravigliosa, avrà quattro anni. Il più piccolo  ricevette il nome del padre, Sándor, ha passato al secondo anno. Egli è nato lo  stesso giorno con il P. Angelo, con differenza di ottant’anni. Ciascuno di loro  ha dei capelli biondi e occhi azzurri. Si sta bene insieme.
 Le iniziazioni del  nuovo membro aveva luogo presso il santuario di Csíksomlyó. I  membri della Famiglia Camilliana e questa meravigliosa famiglia numerosa, con  la nonna e zio siamo andati per la messa serale, essendo giorno di lavoro.  Abbiamo occupato due banchetti lunghi, uno accanto l’altro.
 Nostro assistente  spirituale, il cappellano d’ospedale don György Imre ha concelebrato la messa insieme al padre francescano Mihály e un sacerdote nato nei dintorni, don Csiszer Albert. E’ stato una festa magnifica, festa della  Madonna da innestare la frutta. Ci siamo accomodati in questa linea. Come al  solito, la chiesa era piena. Qui vive gente da stimare Maria, festeggiano la  Madre anche nei giorni feriali.
 Alla fine della messa  siamo andati all’altare voltandoci verso la Madonna, ci siamo preparati in  silenzio a unirci nelle nostre anime con Lei.
 Mentre Magdika  recitava l’adesione, noi, chi siamo arrivati per questa festa, abbiamo messo le  mani sulle sue spalle, quale segno d’incoraggiamento per il suo impegno consapevole.
 Sono stato questi dei momenti commoventi del  nuovo inizio di vita, gioia comune e intenzione pura d’impegnarsi per il  servizio, in quella speranza che ciascuno porta nel proprio cuore nei confronti  di Dio, di sé stesso e il prossimo. L’abbiamo accolto Magdika con gioia nella  nostra Famiglia “San Camillo”, infatti, lei è stata già maturata a tale  impegno. Da tempo fa parte di coloro parlava San Camillo volendo avere “cento  braccia”, quale madre di cinque figli, e custode di un parente anziano, giustificando  cosa vuol dire curare il malato, il sofferente “con cuore di madre”. Gli  auguri, abbracci fraterni, familiari, amicali non avevano fine. Là, ai piedi  della meravigliosa Santa Vergine poteva gioire la “famiglia piccola e grande”,  e in questo caso anche “la piccola famiglia” (personale) è talmente grande.
 Per prendere l’agape tutti quanti siamo andati  dalla famiglia di lei. Abbiamo passato una serata molto gioiosa insieme, in  mezzo a tanti figli carini, diventandoci anche noi bambini per un po’ di tempo.  Ci aspettava il tavolo preparato con tanti beni gustosi. In questi casi  ciascuno porta qualcosa per far gioire la comunità festeggiante. Si rivela chi  è buona coca, che cosa può preparare. La “Famiglia grande” invece, piena di  gratitudine assaggia piacevolmente le delizie degli artisti della cucina.
 Con Magdika ci siamo conosciuti quattro anni fa  tramite la Radio Maria. Una volta lamentavo che non ero riuscita avere dei  vestiti per neonati da regalare ai reparti dell’ostetrica, pediatria dell’ospedale  per Natale. Lei mi chiamò per telefono dicendomi che ha sentito il pio problema  e mi aiuterebbe essendo madre di quattro figli. Ero molto contenta per la  notizia e per la voce piacevole.
 Poco dopo l’avevo visitato al domicilio. La bimba, la  quarta nata aveva sei mesi a quel tempo quando ci siamo saliti in macchina e  siamo partiti all’incontro camilliano. Certo, portava con sé anche la piccola,  allattandola ancora. D’allora non sono rimasti lontani dalla FCL. Il terzo  figlio, Pietro ha consentito con lacrime negli occhi la nuova amicizia, dove  lui non voleva venire. Salì al recinto per addio. Più tardi invece si è  familiarizzato con la situazione, rimanendo a casa con cinque maschi della  famiglia.
 Tramite il regalare dei vestiti per Natale, si sono  familiarizzati anche con le feste all’ospedale. La mamma, essendo maestra,  hanno presentato canti natalizie accompagnato dagli strumenti musicali.
 Dopo tali preparazioni si è formulato l’idea degli  iniziazioni camilliani di lei, chi frequentava regolarmente i nostri incontri e  insegnamento del Manuale di formazione della FCL.
 Rendiamo grazie a Dio per lei e sentiamo quale onore  per essere membro della nostra FCL.
 Qual’è il suo segreto?  La scrittrice Reményi Nikodém (in ungherese) ha scritto un libro  soprattutto per i giovani col titolo Briciole  sul percorso di una vita particolare sul papa Giovanni Paolo II, venerato  ormai tra i santi.Questo libro ci fa  guardare dentro la vita del giovane sacerdote, in quei tempi difficili, quando  in Polonia (e non soltanto) affermare la propria religiosità era assai  rischioso, per non parlare poi che fa il maestro del gioventù.
 Egli  ha aperto il culto della Misericordia tramite la missione di suor Faustina  Kovalska. Il 23 aprile 1995, domenica in albis, ha nominato la bellissima  chiesa Santo Spirito in Sassia di Roma per il centro mondiale della Divina  Misericordia.
 Il  papa in cammino verso la santità ha offerto   sé stesso alla Madonna. Sua morte è caduto il 2 aprile, sabato. Il  giorno dopo era la festa della Divina Misericordia. Dio ha fatto testimonianza  su di lui.
 Il motto  di vita del papa con devozione filiale verso Maria era: “Totus tuus”.
 Il papa di buon umore, di spirito sano aveva sempre una  parola anche umana accanto quello di protocollo.
 L’ultimo suo messaggio era il seguente: ”Siate allegri,  lo sono anch’io”.
 L’AngelusCarissimi familiari della Famiglia Camilliana Laica, attenzione! Prepariamoci con preghiera al nostro incontro  mondiale di quest’anno a Roma tra 13-19 ottobre. Sia l’Angelus del mezzogiorno  anche in continuare com’era nel passato la preghiera da collegarci. Tale  preghiera è il rinnovo quotidiano dell’incarnazione di Gesù Signore.  Recitiamola per noi stessi, per gli altri a vicenda, per le Famiglie Camilliane  e benefattori, in comunione e catena vivente tra le Famiglie disparse in cinque  continenti.
 Notizie: * Il vicario episcopale, Mons. Tamás József celebra i suoi cinquant’anni di sacerdozio il  21 aprile. Rendiamo grazie a Dio per lui, suo servizio, soprattutto per la sua  amicizia di Buon Pastore. Il Signore abbia cura di lui nel suo lavoro  apostolico, in salute e prima di tutto in amore di Cristo per lungo tempo.* Ho  ricevuto nuove richieste per tenere presentazioni. Dopo la presentazione a Gyergyószentmiklós in mese di aprile prosegue Parajd, Csíkszereda/Parrocchia Sant’Agostino, e Brassó/Parrocchia Centrale.
 * Tra 2-5 maggio la CC della FCL  internazionale si raduna per le preparazioni dell’incontro grande della FCL di  13-19 ottobre 2018. Chiediamo le vostre preghiere per il nostro lavoro.
 
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