Anno XXII, Nr. 244 – maggio 2019 – Anno vocazione – Mille duecentesimo anno del nostro re sacrale Álmos
Beato Apor Vilmos vescovo siculo martire per la protezione della dignità femminile
Il barone Apor Vilmos di Altorja, vescovo martire (1892-1945), nacque a Segesvár/Transsylvania, luogo noto della guerra d’indipendenza del 1948. Altorja si trova nella provincia Tre-sedie, in fondo alla Torja. E’ il nido antico e centro di possesso della famiglia Apor, che ha fatto costruire la chiesa cattolica.
Quando ha fatto costruire la famiglia Apor la chiesa-fortezza cattolica? Risposta: Nel secolo XV.
Il vescovo posteriore, nato nella famiglia Apor trasferito a Segesvár non a lungo ha vissuto nella sua città.
Quanti fratelli erano e chi erano i genitori, dove si sono trasferiti e perché?
Risposta: due sorelle, e lui, il papà, Apor Gábor barone, Segretario di Stato del Ministero reale ungherese, la mamma Pálffy Fidélia contessa di Erdőd. Si sono trasferiti a Vienna per il lavoro del padre.
Il giovane Apor Vilmos è rimasto orfano precocemente, loro madre educava coraggiosamente i figli.
Quanti anni aveva Apor Vilmos quando ha perso suo padre e qual era il consiglio della madre?
Risposta: Aveva appena sei anni alla perdita del padre. Il consiglio della madre era: “Se l’uomo arriva a fare una decisione, scelga sempre la cosa più difficile, sicuramente quella sarà la strada giusta.“
I suoi studi li ha compiuti nell’ambito tedesco ed ungherese. Si è gravito per il servizio di carità, perciò ha scelto la vocazione sacerdotale. Diceva: “Il pastore è il vero prete.” Come e quando è stato ordinato?
Risposta: Il 24 agosto 1915, ordinato dal vescovo di Bressanone, Sigmund Waitz dal Tirolo di sud.
Inizia il suo servizio sacerdotale a Nagyvárad, poi a Gyula sarà parroco, dove si allarga la sua attività pastorale ampiamente. Dopo trent’anni di servizio sacerdotale riceve la sua ordinazione episcopale.
Quando e a quale città ha ricevuto sua nomina episcopale?
Risposta: è stato nominato quale vescovo di Győr, il 21 gennaio 1941.
Ha ricevuto la sua nominazione con ancora più grande devozione e organizzava gli impegni successivi.
Qual era il motto del suo vescovato? Risposta: “La croce rafforza il debole, fa domare il forte.”
Durante il suo episcopato cadde la seconda guerra mondiale e il bombardamento della città Győr. Il vescovo Apor Vilmos come buon pastore, anzi, padre di famiglia proteggeva i deboli, perseguitati, senza distinzione di sesso, razza, religione. Nella primavera del 1944 anche egli camminava sulle strade della città per aiutare a chi sta nel bisogno. Con chi ha mantenuto relazione per aiutare i malcapitati?
Risposta: Con i superiori dei monasteri religiosi e con i vescovi dalle diocesi vicini.
Chi era l’altro vescovo grande, modello di fede in questo tempo? Risposta: Mindszenty József.
Durante la Settimana Santa il vescovo Apor Vilmos ha corso la propria via crucis a fianco del Signore. Il mercoledì santo le truppe russe hanno arrivato nella città, i tedeschi sono usciti. Ambi due danneggiavano. Una bomba ha devastato la cattedrale. Il vescovo ha dovuto guardare tutto e ha pianto sopra la sua chiesa.
Dove e quando ha celebrato l’ultima sua santa messa? Risposta: nella cantina, il giovedì santo.
Per il venerdì santo i russi hanno avanzato nel palazzo episcopale. Soldati russi ubriacati volevano portare via le donne e fanciulle là radunate. Il vescovo Apor Vilmos gli stava a impedire. Cadde vittima, ricevette un sparo mortale. Una donna, vedendo il suo sangue esclamò: “Padre, ha fatto questo per noi!”
Qual era la risposta del grande vescovo? Risposta: “Volentieri, davvero volentieri!”
L’hanno portato all’ospedale, l’hanno operato accanto la luce di una lucerna, ma il lunedì dopo Pasqua all’alba si è tornato al regno dei cieli. Come ha ringraziato a Buon Dio il suo martirio? Risposta: Ha reso grazie perché gli “ha dato un venerdì santo così particolare.” Dove hanno nominato una piazza secondo il suo nome? Quando c’è la sua memoria? Risposta: a Buda. Il 23 maggio, giorno del suo nuovo funerale.
Visita del papa a Csíksomlyó/Transilvania, sulla monte sacro degli ungheresi
Programmi preparatori:
Dopo Pasqua si è cominciato già il periodo di preparazione per la visita del papa. Siccome il Pontefice arriva al territorio della nostra parrocchia, ci prepariamo con attenzione accentuata allo svolgimento dei diversi programmi. Il primo programma svolto presso la parrocchia era il 25-26 maggio, un pomeriggio di musica per i ragazzi, tenuto da Salamon Ágnes e Borcsa Gergely, cantore parrocchiale.
Il 27 aprile, sabato, era nella chiesa di Csomortán la presentatine tenuta da Magos Gyöngyvér e i membri dell’Associazione Biblica Ungherese arrivati da Marosvásárhely. Tema: Immagine ecclesiale di Papa Francesco. Rassegna stampa in “Vasárnap”: https://romkat.ro/2019/04/29/ne-felj/ (in ungherese)
Il 30 aprile, lo stesso alla parrocchia di Csíksomlyó, è stato organizzato un Film Club, proiettando il film intervista: “Papa Francesco e il suo mondo/una persona valida” (produzione americana).
Il 27 maggio (lunedì) ore 19,00: La teologia di papa Francesco. Relatrice Csiszár Klára teologa pastorale.
Da 27 maggio a 10 giugno: “Sandali di accoglienza dei pellegrini“ – esposizione (cortile parrocchiale).
Il 29 maggio (mercoledì): Tavola rotonda – Sono stata a Roma – (moderatrice Maria Hajnalka Bakó)
Il 30 maggio (Assunzione): Proiezione film nella chiesa di Csomortán: papa Francesco (Maria H. Bakó)
Il 31 maggio (venerdì), ore 19,00: messa di apertura nella chiesa parrocchiale San Pietro e Paolo – in seguito dalle ore 21,00 fino a 4,00 dell’alba, programma spirituale in chiesa.
Ogni giorno ci prepariamo con le preghiere all’evento per la nostra fede, nazione, virtù ungherese.
Il 1 giugno, sabato: Santa messa presieduta dal Santo padre sul monte sacro degli ungheresi di Csíksomlyó
Il libro di Dr. Tomka Ferenc: Papa Francesco profeta o eretico? (apparso in ungherese)
Un assaggio del libro: http://tomkaferenc.hu/konyveim/keszulo-konyvem-ferenc-paparol/
- Cosa ti potrebbe dare questo libro?
+Notizie:
* Maggio, è il mese della Santa Vergine, dei vespri. Entriamo nell’abbraccio della grazia divina.
* Il 10 maggio: cinque anni fa quando si è partita all’eternità la Maria Fischnaller Pircher, fondatrice dell’Apostolato dei ciechi, della Famiglia Camilliana Laica e dei ritiri annuali a Bolzano. Grazie di tutto.
* Il 12 maggio, domenica: prima comunione presso la nostra parrocchia. Sei di loro sono di Csomortán.
* Il 12 maggio: Csíkszereda, chiesa Sant’Agostino, dalle ore 19,00: sarà una messa nostalgica in memoria delle “messe montagne” presiedute nella cappella Salvator sulla cima del monte Kissomlyó.
* Il 13 maggio, lunedì: incontro camilliano a Csibi Márta, dopo il suo intervento all’anca e guarigione.
* Il 25 maggio: nascita di San Camillo (1550), patrono dei malati, ospedali e operatori sanitari.