Anno XXIX, nr. 310 – maggio 2025 - Il 27 Anno Santo + Conversione radicale di San Camillo nel 1575 I nostri santi portatori del freddo A maggio ricordiamo i martiri San Pancratius e San Bonifacio e il vescovo San Servatius. Sono conosciuti nel folklore dell'Europa centrale, compreso quello ungherese, come i “Santi del gelo”. Abbiamo anche un “santo del gelo tardivo”, Sant'Urbano. San Servatius, vescovo: la leggenda narra che quando gli Unni si avvicinavano a Roma, egli pregò sulla tomba degli Apostoli per evitare il pericolo. Il terzo giorno ebbe una visione: San Pietro gli annunciò che il giudizio di Dio rimane a causa dei peccati dei Galli, ma che Dio avrebbe risparmiato la sua città natale germanica. Egli morì pochi giorni dopo, il 13 maggio 384, lunedì di Pentecoste. San Bonifacio martire: era l'amante e il custode della fortuna di una nobildonna di nome Aglaida. In seguito, su suggerimento divino, si pentirono dei loro peccati e decisero che Bonifacio sarebbe andato alla ricerca dei corpi dei martiri, per essere salvato grazie alle loro preghiere. Qualche giorno dopo, Bonifacio arrivò nella città di Tarso. Si sedette ai piedi dei martiri ancora vivi e sofferenti, baciò le loro manette e li incoraggiò. In seguito fu catturato, sottoposto a una serie di torture ma nulla funzionò, e infine fu decapitato il 14 maggio. Papa Sant'Urbano: Papa Urbano I regnò dal 222 al 230, il suo predecessore fu Papa Callisto I, il suo successore Papa Ponziano I. Urbano è il patrono dei vignaioli, dei proprietari di cantine e di taverne. Può essere raffigurato con la corona papale o con un grappolo d'uva. Il suo nome è di origine latina: Urbanus, che significa “di belle maniere”. Non si sa nulla di certo sulla sua vita. Decretò che i vasi eucaristici fossero di metallo prezioso, il che dimostra che lo spirito eucaristico caratterizzava la vita del Papa. Il suo reliquiario fu donato da Papa Clemente XIV circa 250 anni fa alla regione vinicola Tokaj di Monok, luogo di nascita di Lajos Kossuth. Un altro santo è legato al giorno di Sant'Urbano. Non un santo gelido, ma un fuoco ardente nell'anima, che si consumava al servizio dei malati, la sua nascita avvenne nel paese di Bucchianico, nella provincia italiana dell'Abruzzo, nell'anno santo 1550, nella chiesa di Sant'Urbano costruita sulla cima di una collina. Durante la Messa, la madre dovette tornare a casa perché il figliolo voleva uscire da sotto il suo cuore il giorno dell'addio alla chiesa, il 25 maggio. Il capo della Chiesa cattolica ha visitato l'Ungheria in tre occasioni. Si è recato due volte in Ungheria e una volta in Transilvania, a Csíksomlyó. „Habemus papam!” – Leo XIV, Robert Francis Prevost Non appena abbiamo detto addio a Papa Francesco, abbiamo dovuto guardare al futuro ed eleggere un nuovo Papa. L'elezione del nuovo Papa è avvenuta rapidamente. Il primo cardinale statunitense Robert Francis Prevost, che parla quattro lingue madri, è stato scelto per servire in Perù. Don Károly Boros, zio Karcsi missionario di diamante: sessant'anni al servizio di Gesù Cristo Il 25 aprile 2025 per la festa di don Károly Boros, la chiesa di Csíktaploca, era gremito di gente. La celebrazione è stata rafforzata da due eventi importanti: 1. sessant'anni fa, in questo giorno, il grande vescovo della Transilvania, Áron Márton, ha ordinato sacerdote insieme a quasi venti dei suoi compagni, e 2. questo giorno è il perpetuo del sacramento della Chiesa. Il sacerdote festeggiante, infatti, ha celebrato la messa di chiusura del sacramento, mantenendo il suo buon umore di sempre. * Ha trent'anni la Festa della Divina Misericordia. Iniziata a Roma il 23 aprile 1995. Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag) |