Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno VIII, nr. 70 - 2004 - marzo

La Famiglia Camilliana Laica “San Camillo” compie dieci anni

           

Sono passati dieci anni da quando la Famiglia Camilliana Laica di Csíkszereda è nata.

Alla richiesta del P. Dr. Anton Gots, che allora viveva ancora in Austria, ho organizzato il primo incontro camilliano per tutti coloro che sono stati interessati per una conferinza di spiritualita di tre giorni, tra 18-20 marzo 1994. Dalla provincia Harghita sono arrivati 137 persone, da venti località. Il luogo dell’incontro era la sala festiva del Comune della città, affidatoci dal sindaco, Dr. Csedő Csaba István, egli stesso essendo partecipe come relatore all’introduzione insieme il presbitero d’allora, Borbély Gábor.

Come atto finale dell’incontro abbiamo fatto il pellegrinaggio al santuario di Csíksomlyó, dove i padri camilliani e francescani hanno offerto la missione camilliana di Transilvania alla Madonna, Protettrice della Transilvania. Tale affidamento ha significato la sicurezza sulla quale abbiamo costruito tutti questi dieci anni.

Il 25 marzo nello stesso palazzo del Comune, con tutti coloro che ci simao impegnati in un futuro servizio, abbiamo inaugurato la Famiglia Camilliana. I membri della Famiglia sono venuti dal piccolo gruppo ecumenico di base giovanile „Giovedì sera alle 7”, arricchito con dei nuovi membri arrivati nuovamente dopo l’incontro camilliano. Abbiamo iniziato la visita dell’ospedale. Prima la pediatria, poi gli altri reparti, dove i malati ci hanno invitati. Il permesso della visita l’abbiamo ricevuto da parte della direzione dell’ospedale, alla richiesta del sindaco, quale ex direttore dell’ospedale.

Nei primi tempi ci siamo incontrati ogni settimana, al solito ad un nostro malato.

Ci siamo immersi con grand’entusiasmo nel servizio di carità, eravamo contenti per ogni piccola cosa incontrata nella spiritualità e nel lavoro. Eravamo pieni di buona volontà, ci siamo aiutati a vicenda per fare dei compiti sempre più nobili e belli, niente ci scoraggiava ad impegnarci nel sacrificio.

Nell’ottobre 1994 ho iniziato i miei studi al Camillianum di Roma. All’inizio non era facile confrontarsi con dei problemi a causa della distanza., ma il sapere che tutto ha il suo significato, mi ha dato la forza sufficiente. Il nostro contatto era la solita corrispondenza per le poste, ma ci ha unito lo Spirito, che ci guidava i nostri passi (Cfr. Lc 4,18).

Da 1995 abbiamo iniziato i ritiri camilliani e la prima bozza dello Statuto della FC, e la presentazione della spiritualità camilliana in modo ufficiale nella diocesi di Transilvania.

Nel 1997 abbiamo fatto l’inugurazione festiva della nostra Famiglia Camilliana presso la parrocchia di Sant’Agostino. La Famiglia ha ricevuto il nome di „San Camillo”. Per la festa della Sacra Famiglia, all’icoraggiamento della Donna Simon, (mia „Mamma Eva”), ho iniziato la redazione del bollettino mensile: il Messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda.

Il 26 luglio 1998 abbiamo inaugurato otto nuove Famiglie Camilliane cui preparazione l’avevo effettuato durante un anno intero. Alla festa era presente anche il padre Gots. A quest’occasione ho preparato La Formula di Vita e di Apostolato delle Famiglie Camilliane Laiche di Transilvania, edita in 48 pagini e mandata ad ogni Famiglia ed agli Ufficiali.

Nel frattempo sudiavano nuove memri camilliani laici alla teologia civile.

Con l’aiuto del Signore, nel 2000 sono riuscita finire i miei studi a Roma e sono tornata a casa con tutte le ricchezze preparate per la nuova missione. Abbiamo dovuto fare partire quel santo servizio cui impegno ho ricevuto dall’Onnipotente Dio: la cura pastorale dei malati negli ospedali. I miei superiori ecclesiali non mi hanno lasciato sola. Il vescovo Tamás József ha accolto il mio desiderio, l’arcivescovo l’ha effettuato una convenzione con il Ministero della Sanità Romena per creare tale servizio in modo ufficiale, e il nuovo presbitero locale, Darvas Kozma József, ha assunto la coordinazione dell’impegno. Così con l’aiuto del Signore il 1 dicembre 2000 abbiamo iniziato l’assistenza pastorale dei malati negli ospedali della città, insieme ad una suora sociale, Pál Ibolya.

Dopo più di tre anni di lavoro nel servizio pastorale dei malati, posso confessare che i giorni della mia vita sono pieni di miracoli della fede e di ammirazione per le bellezze incontrate quotidianamente, ricevute dalle mani dell’Onnipotente in mezzo ai malati.

I ritiri camilliani procedono ogni anno, gli incontri sono tenuti mensilmente, ormai negli ospedali con i malati, ogni 25 del mese. Questa data è un’ fatto valoroso per tutti noi: il 25 maggio del 2000 ho ricevuto un impegno importante dal Signore, quello di fondare la Famiglia Camilliana a Bucchianico, città natale di San Camillo. Un mese dopo l’abbiamo inaugurato. Ci siamo messi d’accordo, che ogni mese, la  nuova Famiglia Camilliana si radunerà nella casa del Santo, a pregare per ogni Famiglia Camilliana del mondo. Lo scopo della nostra decisione era di diventare il focolaio di spiritualità camilliana e fonte di coraggio per ogni Famiglia Camilliana in tutto il mondo. La Famiglia „Sant’Urbano”, d’allora, è rimasta fedele al suo impegno. Nello stesso modo è nata anche una seconda Famiglia a quel periodo, quella di Centobuchi, che comprende solo due persone, la famiglia Marinelli, Anacleto e la moglie Adelaide, che viene dalla famiglia di San Camillo, de Lellis.         Loro portano l’eucaristia ai malati. Il vescovato di Macerata si occupa di loro come volontari della carità. Siamo rimasti uniti con tutti quanti.

Grazie a Dio, oggi la tecnica ha facilitato la comunicazione, così il Messaggio arriva oltre l’Oceano e anche all’Oriente, a più di 125 posti, via e-mail, oltre le lettere.

Possiamo essere grati al Signore ancora per un grande regalo: per il Libro di preghiere,  di 300 pagini, apparsa l’anno scorso per i camilliani laici e malati. E’ frutto di un lavoro di due anni e mezzo, ma non speravo quell’accoglienza calorosa con cui si è incontrato in mezzo agli uomini e donne che apprezzano la preghiera. Mi rende felice la loro testimonianza nei confronti del sacro, e la volontà di salvare queste ricchezze valorose all’anima degli uomini. Certamente il loro entusiasmo mi suscita anche me per fare ancora di più, così mi sono già impegnata per la redazione del secondo volume. Ho proiettato la sua apparizione il 2006, se il Signore mi aiuterà.

Rendo grazie all’Onnipotente Dio per ogni lavoro e aiuto ricevuto in questi dieci anni, sia personale che nella Famiglia. Con i malati ogni giorno rendiamo grazie al Signore, perché la fede e la speranza è diventata ormai realtà: „E’ Lui  che mi ha mandato, agli oppressi, agli ammalati, a coloro che aspettano la liberazione…” (Cfr. Lc 4,18), però non mi ha lasciato sola, o soli è venuto con me,  e con noi, davvero Egli ha vissuto e lavorato in me, e in noi, tramite me e tramite noi in tutto questo tempo passato nel santo servizio dei sofferenti e malati..


Notizie:

Il 25 marzo, giovedì: Annunciazione del Signore, anniversario di dieci anni della Famiglia Camilliana Laica “San Camillo” di Csíkszereda. Ci incontriamo alle 10,30 presso il santuario di Csíksomlyó, poi alle 16,00 all’osspedale Vecchio, con i malati

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO - 530194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 266 316-830 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@nextra.ro;


Il Messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda

A csíkszeredai Kamilliánus Család Üzenete