Il messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda Numero 1. il 28 dicembre 1997 - La festa della Sacra Famiglia La
Famiglia Camilliana Laica Le
parole di Gesù Cristo sulla missione della Chiesa sono molto
chiare:
"Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura!" (Mc 16, 15) - "Insegnando loro ad
osservare tutto ciò che vi ho comandato!" (Mt
28, 20). Il
progetto evangelico di Gesù Cristo si realizza attraverso il suo
mandato:
"Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv
20, 21). Gesù stesso ha detto:
"Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare
ciò che era
perduto" (Lc 19, 20). I testi del
Concilio ci indicano
il dovere della Chiesa tutta missionaria...ad un profondo rinnovamento
interiore...quello di vivere una vita profondamente cristiana" (Ad Gentes 35-36). I
laici disponibili a realizzare il progetto di Dio, sono i protagonisti
dei
primi cristiani nella carisma della diakonia di carità. Sulla
base del loro
sacerdozio universale i laici camilliani partecipano al compito
universale
degli apostoli: "Guarite gli infermi, risusciate i morti, sanate i
lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente
date" (Mt 10, 8). Matura nella
personalità, pronta alla carità e al servizio dei malati,
ed dei più bisognosi,
comprendono la spiritualità samaritana attraverso il carisma di
San Camillo. L'organizzare
della pastorale dei malati nella parrocchia oggi con l'aiuto delle
Famiglie
Camilliane Laiche, è una necessità ardente. La
famiglia camilliana, proprio per la sua composizione multidimensionale,
possiede la capacità di portare il messaggio evangelico sui vari
livelli della
vita socio-culturale. In
Transilvania/Rmania ci sono già iniziative su questo campo, che
hanno bisogno
di aiuto per essere sviluppati, di svilupparsi. Obiettivi
principali della spiritualità camilliana laica: 1.
- Costituire la spiritualità samaritana secondo il Vangelo; 2.
- Praticare le opere della misericordia secondo lo spirito di San
Camillo; 3.
- Fondare la cultura religiosa locale nella pastorale dei malati; Obiettivi
specifici: 1.
- Sensibilizzare la comunità cristiana alla spiritualità
camilliana; 2.
- Creare possibilità per gli interessati di mettersi in
relazione: ritiri,
incontri informativi, pubblicazioni. 3. - Costituire delle Famiglie Camilliane con la possibilità dell'apertura alla vita consacrata. La
Famiglia camilliana laica di M-Ciuc si presenta: Attorno
la festa di San Giuseppe, nel 1994, nell'aula del Comune di M-Ciuc,
aveva luogo
una riunione particolare: il Padre camilliano austriaco, Dr. Anton Gots
(che
nel frattempo si è stabilito a Nyíregyháza di
Ungheria) ha tenuto la sua
presentazione informativa sulla spiritualità camilliana. L'incontro
aveva 130 partecipanti, da venti luoghi della provincia. Il Padre Gots
ha
offerto tutti i partecipanti e l'opera nascente alla Madonna del nostro
santuario di Csíksomlyó. Dopo
l'incontro, è "nata" la
Famiglia Camilliana Laica di M-Ciuc. I membri della Famiglia hanno
iniziato la
visita dei malati, specialmente i malati dei primi venerdì. Con
quest'attività
si sono conformati alla vita della Chiesa. Dopo
tre anni di attività affettiva, nel 15 agosto 1997, ha avuto
luogo
l'inaugurazione festiva della Famiglia, nella cappella di Sant'Agostino
della
città, quando la Famiglia ha preso il nome del suo santo
protettore: San
Camillo. La direzione
spirituale della
Famiglia, è assunta dal Padre Giuseppe Pénzes, parroco
della parrocchia
Sant'Agostino. La
composizione della Famiglia, è varieggiata, si estende dai
bambini fino agli
anziani, abbracciando così ogni età e stato di vita. Di
due volte abbiamo organizzato ritiri per una settimana, nel 1996 e nel
1997.
Sul ritiro del '97 è apparso un articolo ampio sulle pagine del
settimanale
cattolica "La Domenica", il 12 ottobre. La
nostra Famiglia si incontra una volta al mese, nella casa di qualcuno
dei
nostri malati. In questi occasioni ci discutiamo i problemi e i compiti. Tentiamo
elaborare un progetto
pastorale dei malati, per costituire la spiritualità camilliana
laica e per lo
svolgimento della nostra attività più efficace e
più valida, cioè secondo la
spiritualità di San Camillo che serviva il Cristo nel malato e
portava in sé Il
Cristo al malato. Dai scritti di San Camillo: La Formula di vita (1599) «Se
alcuno ispirato dal Signore Iddio vorrà esercitare l'opere di
misericordia,
corporali, et spirituali, secondo il Nostro Instituto, sappia che ha da
esser
morto a tutte le cose del mondo, cioè a Parenti, Amici, robe, et
a se stesso,
et vivere solamente a Gibus Crocifisso sotto il suavissimo giogo della
perpetua
Povertà, Castità, Obbedienza, et servigio Delhi Poveri
Infermi, ancorché fusero
Appestati, ne i bisogni corporali, et spirituali, di giorno et di
Notte,
secondo gli verrà comandato, il che farà per vero amor di
Dio, et per far
penitenza de suoi peccati; ricordandosi della Verità Cristo
Gibus, che dice:
quad uni ex minimi mesi fecciosi, mici fecciosi; dicendo altrove:
Infirmo erma,
et visitatori me, venite benedici mercuri, et possidente Regname fobia
parafumo
ante constitutionem mundi. Perciocché dice il Signore: erase
mestura, qua menni
furetti erase mentitore, et fobia. Attenda dunque al senso di perfetta
verità,
consideri quest'ottimo mezzo per acquistare la preziosa margarita della
Carità,
della quale dice il S. Evangelio: qua, qui inventi ohm, venti onni buna
sua, et
ENIT era. Imperiose ella è quella, che ci trasforma in Dio, et
ci purga d'ogni
macula di piccato, perché: Carità operi multitudinem
peccatore..." (Cfr. SANNAZZARO P., Storia dell'Ordine Camilliano, Ed. Camilliane, Torino
1986 p. 42) Con affetto, Maria Hajnalka Bakó, 4 100 M-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3. Romania. Tel 0040 66 116 830 |