Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno V, Numero 46, dicembre 2001

La teologia dello stemma della nostra Famiglia Camilliana

Lo stemma dimostra, simbolizza qualcosa. Il simbolo è un programma di vita che contiene la propria finalità e i mezzi, fa vivo il messaggio che porta in sé.

La Famiglia Camilliana di Csíkszereda, porta il nome di San Camillo, per cui si inquadra nel suo programma di vita e nel suo stemma. Quest'inquadrarsi promuove una ricchezza notevole, di più, dona qualcosa, che è in grado di esprimere la spiritualità del Fondatore. Il nostro stemma e la sua teologia perciò nasce dall'unione di due simboli. Ci incontriamo qui con il pensiero di San Paolo: "Compio nel mio corpo..."

L'emblema di San Camillo è conosciuto per tutti i camilliani: in uno squadro rotondo, nel sottofondo d'oro si innalza la croce rossa.

Lo stemma della città di Csíkszereda invece simboleggia nello squadro di uno scudo un cuore bisognoso alla protezione, che nutre tre fiori “nontiscordardimé”.

            La teologia dell'allegazione di due stemmi ci comunica un messaggio specifico di spiritualità camilliana.

1. Il Crocifisso: La base teologica della vita di San Camillo è simile a quello di San Paolo, cioè di quel convertito che abbraccia la croce di Cristo, che chiede sempre il perdono del Crocifisso, e che supplica alla sua misericordia per rimanere nella sequela radicale di Cristo. Al centro del suo stemma nello squadro d'oro sta la croce bagnata dal sangue del Signore, circondata dai raggi penetranti dell'amore, bordato da un fondo blu scuro che simboleggia l'area della conversione e la perseveranza dell'amore.

2. Il cuore di madre: La richiesta più urgente di San Camillo dai suoi seguaci era il chiedere da Dio un cuore di madre. Lo stemma della città di Csíkszereda offre ai suoi cittadini proprio un cuore quale modello alla bontà interiore. Nel nostro stemma perciò la croce del Redentore si radica nel cuore materno e si innalza per diventare il simbolo della comunione nutriente.

3. L'effusione dell'amore misericordioso: La metodologia di agire di San Camillo si fonda sulla formula di vita del Gesù, Buon Samaritano. La dinamica dell'irradiazione della corona dei raggi che circonda tutto lo stemma, simboleggia il dono di sé per eccellenza. Il Fondatore voleva lodare il Maestro Divino della Misericordia con mille lingue e servire ed abbracciare ogni sofferente e malato con mille mani, per poter riscaldare tutti dell'amore di Cristo.

4. Le tre "nontiscordardimé": Il numero tre ha un significato mistico nella mitologia antica ungherese. Nel senso cristiano tale numero significa l'unità della Trinità. San Camillo amava chiamare "pianticella" l'Opera di Cristo la diakonia di carità. Nel nostro stemma annuncia il mistero pasquale: riempie con vitalità della risurrezione la dimensione della croce, nutrita dal cuore vivente.


L'incontro degli ex-alunni del "Camillianum"

 

            Il "Camillianum" di Roma è l'unico Istituto iInternazionale di Teologia Pastorale Sanitaria in tutto il mondo. Quest'anno ha organizzato per prima volta l'incontro dei suoi ex-alunni, tra 12-14 novembre. Tranne l'Australia ogni continente era presente. I partecipanti ne erano 40. Nove persone abbiamo presentato le varie parti del mondo.

            Io avevo il compito di far conoscere la pastorale sanitaria in Romania, e specialmente quella della diocesi di Transilvania. La mia relazione trattava due temi: 1, la pastorale degli ospedali, e 2, la Famiglia Camilliana Laica.

            La prima, oltre le informazioni generali parlava sulla fondazione della pastorale sanitaria (1 novembre 2000), sullo suo sviluppo e attualità. Un compito importante al futuro è il coinvolgimento della gioventù nella pastorale sanitaria e la sua metodologia. Un passo di importanza basilare era la fondazione dell'associazione interreligioso dei cappellani tra le chiese storiche ungherese (maggio 2001). Un fatto indispensabile nell'assistenza pastorale ospedaliera consiste nel rapporto con i medici. Il primo passo in questo senso e stato fatto all'incontro giubilare dei medici transilvane (18 ottobre 2001), nel santuario di Csíksomlyó.

            Il secondo tema trattava la vita e l'attività della FCL. Questi ha un'importanza basilare nella pastorale dei malati, avendo un ruolo di collegare l'ospedale e domicilio, la parrocchia e il letto del malato, il medico del paese e l'assistente pastorale dell'ospedale, la Chiesa e la società.

 

A Bucchianico:

            Considero una grazia particolare la possibilità della visita nella città di San Camillo e della FC "Sant'Urbano" fondata da me l'anno scorso. Malgrado il breve tempo l'incontro e stato fonte di gioia. Il nuovo superiore del centro di spiritualità della città è il P. Pietro Magliozzi, mio collega di classe, ha accolto con entusiasmo questa nuova familiarità - dopo quella del Camillianum - e ci ha promesso la sua collaborazione.

 

Notizie:

* abbiamo ripreso il contatto con la FC. spagnola!

* la famiglia Marinelli, che formano la FC. "Amici del Cuore di San Camillo" saluta la nostra FC;

* ringrazio la comunità di Verona per la sua ospitalità;

* un augurio di gratitudine al "Centro Ciechi, San Raffael" di Bolzano per la sua bontà di cuore, lo scambio dei nostri doni ed esperienze è stato una ricchezza a vicenda;

* il 6 dicembre: incontro della FC, festa di San Nicola;

* il 9 dicembre: la giornata dei pensionati a Nagykászon;

* il 25 dicembre: Natale. La messa festiva nel santuario di Csíksomlyó sarà celebrata per i miei benefattori;

 

A tutti i nostri fratelli e sorelle di buona volontà, auguriamo un Santo Natale, e Felice Anno Nuovo!

La domenica della Sacra Famiglia è la festa comune delle FC.


Con affetto,
 Maria-Hajnalka Bakó, R - 4 100 Miercurea-Ciuc, Str. Copiilor 1/A/3, Romania; Tel/Fax: 0040 66 316-830


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