Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XIII, nr. 126– 2009 febbraio 13 settembre 2008 – 29 settembre 2009: anno giubilare dell’Arcidiocesi

L’11 febbraio, la XVII Giornata Mondiale del Malato

Il tema: Educare alla salute, educare alla vita”

Quadro: la visita della Santa Vergine ad Elisabetta

 

Quest’anno si organizza ormai per la XVII volta la Giornata Mondiale del Malato, festa dell’apparizione della Madonna di Lourdes. L’ufficio della Pastorale della Salute del Vaticano ogni anno emette il tema della giornata. Quest’anno l’ha elaborato il Camillianum, Istituto Internazionale della Pastorale Sanitaria di Roma. Esprimo il mio apprezzamento, gratitudine e la mia fiera di ex-alunna per il lavoro filosofico, tramite il quale ci insegnano camminare sulle strade molto strette verso la meta ultima della vita cristiana. Presentiamo un riassunto breve sui temi elaborati:

Nell’introduzione lo scrittore presenta l’importanza dell’educazione alla salute e alla vita.

1 . Nella prima parte propone la domanda, se è La salute: uno stato di completo benessere?

L’OMS (1946) giudica la salute come „uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo assenza di malattia”. Tale giudizio non corrisponde alla realtà, perché non comprende la totalità della vita umana, nel quale anche la malattia e la sofferenza sono presenti. Lo scrittore delinea il concetto della salute che abbraccia tutto l’umano: “La salute è quella condizione di equilibrio dinamico, per cui un soggetto, iscritto in un determinato contesto naturale e sociale, ha le capacità di realizzare i propri rapporti e progetti vitali in modo adeguato”.

2 . La seconda parte mette in rilievo il concetto dell’antropologia cristiana e salute. Oggi siamo immersi in una “religione della salute”: non Dio, ma la salute individuale è la questione fondamentale. Tale orientamento tende a perdere l’esperienza della morte, sacrificando così il valore cristiano della sofferenza. Agli educatori spetta il compito di mettere in risalto le ragioni antropologiche che fondano e sostengono il rispetto di ogni vita umana e la promozione della salute.

3 . La terza parte riflette che la salute non è il bene ultimo. Nel pensiero cristiano vi è una distinzione reale tra salute e salvezza, nel senso che non vi è nessun rapporto causale tra l’una e l’altra, anche se la distinzione non è una separazione. La salute non è un pegno della salvezza, un sacramentum, ma un bene “finito”. La salute, può diventare, paradossalmente, sacramentum della salvezza orientata ad un bene superiore: salute penultima. La salvezza è sempre Grazia, guarigione ultima, che si realizza tramite terapie, tramite guarigioni effettuati progressivamente nel corso della vita.

4 . La quarta parte tratta la mancata onnipotenza. Nei tempi postmoderni è venuto in risalto la cura del corpo, che assoggetta la sua vittima fino a sentirsi vergogna. L’essere umano invece ha bisogno di amore, di amore incondizionato, di amare ed essere amata. Ma neanche questo non è eterno, solo un’esperienza finita. C’è bisogno di amore evangelico, rapporto diretto, vivo con Dio. Se esiste tale amore, allora, - soltanto allora – l’uomo è redento, qualunque cosa gli accada nel caso particolare.

5 . Il quinto, e l’ultima parte presenta che educarsi alla salute e alla vita è educarsi al dono. Una cosa donata, non può essere uguale con una cosa data. Dietro le due cose possono stare due intenzioni o due persone, amico o il nemico. Il dono implicitamente richiama la libertà. Il dono è un sorgere puro e per questo ci riempie di meraviglia e di gratitudine.

Preghiera per la Giornata Mondiale del Malato del 2009 :

„Educare alla salute, educare alla vita”

 

Maria, Vergine del Magnificat,

che sei accorsa in aiuto di Elisabetta,

donaci un cuore umile e generoso

per accogliere e servire

ogni vita umana.

 

Rendici coraggiosi

nel difendere la vita,

instancabili nel promuoverne il valore,

saggi e appassionati

nell’educare i giovani a viverla.

 

Maria, Salute degli infermi,

visita e consola i nostri dolori

e insegnaci a sperare nel tuo Figlio,

Crocifisso e Risorto

Per la nostra salvezza.

Amen.

 

 

Il pellegrinaggio degli anziani e malati aCsíksomlyó, l’11 febbraio 2009

L’iniziativa dei padri francescani dell’anno scorso è stata accolta fin dall’inizio. Csíksomlyó è noto per essere il luogo del più grande pellegrinaggio degli ungheresi, non solo ai cattolici, l’anno scorso ha accolto più mila pellegrini all’11 febbraio, giorno di apparizione di Lourdes, Giornata Mondiale del Malato. I pellegrini hanno reso grazie a Dio durante la celebrazione eucaristica festiva.

Quest’anno è iscritto già anche nel calendario annuale delle feste grandi francescani anche il pellegrinaggio di 11 febbraio. La celebrazione eucaristica si tiene dalle ore 10, 30. Si sono prenotati ormai più mila pellegrini. La Radio Maria trasmetterà in vivo anche quest’anno la santa messa.

 

Notizie:

* Ringraziamo di cuore a D.ssa Marta Fradusco dall’Ufficio Vaticano per la Pastorale della Salute, che anche quest’anno ci ha provveduto con dei materiali per la Giornata Mondiale del Malato,

* Il nostro figlio camilliano, Emil, nella competizione personale ha ottenuto la medaglia d’argento a Budapest, nel gruppo sono stati i primi, e nei cinque concorsi Danubia Open Series è uscito quale secondo, tra 34 sportivi, così ha diritto di partecipare alla competizione di Amsterdam. Il 15 febbraio invece partono di nuovo in Corea. Siamo fieri di loro, ma soprattutto preghiamo volentieri per loro!

* Il 7 febbraio, sabato nella Chiesa di Sant’Agostino di Csíkszereda, il movimento ecclesiale Fede e Luce, festeggia il XV anniversario della sua fondazione in Transilvania,

Lo stesso giorno, dalle ore 18, 00 sarà tenuto il pellegrinaggio del primo sabato a Csíksomlyó,

*Il 9 febbraio cominciamo la nuova trasmissione in diretta nella Radio Maria, col titolo Venite a me,

* Il 25 febbraio, mercoledì: giorno di spiritualità camilliana dalle 15, 30 nell’Ospedale Generale,

Chiediamo di nuovo il Signore, tramite l’intercessione del vescovo Márton Áron per la nostra piccola paziente, Ferencz Szidónia che aspetta l’intervento cardiaco.


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel/Fax: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr. astral.ro http://www.hhrf.org/gyrke/camilliana


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