Anno XVIII, nr. 194, 2014 - La FCL “San Camillo” di Csíkszereda compie vent’anni (25..03.1994)
ANNO DI Grazie SAN CAMILLO 2014-2015 Per tutta la vita: Angi e Laci Il 20 settembre c’è avvento un matrimonio del tutto particolare a Tusnádfürdő. Era una giornata bella d’autunno, con cielo azzurro, sole, caldo. Il silenzio della preparazione era profondo, l’attesa piena di speranza. Mi preparavo anch’io così. Mi sono ricordata dei diciassette anni percorsi insieme con la sposa, Angi. Nel 1997 ho tenuto un ritiro spirituale a Szelterszfürdő nella Casa San Gerardo per la Famiglia Camilliana insieme all’Associazione degli Handicappati. Dopo questo si è iniziato forse la mia più grande missione a Csíkszentdomokos: per un anno intero andavo da loro, diligentemente, a preparare gli interessati alla spiritualità di San Camillo e per diventarsi membri di famiglia camilliana (97 persone). Qui mi sono incontrata con una giovane Kristály Angella, che da poco era tornata a casa dall’istituto dei semi vedenti, dov’era cresciuta. Angi è nata handicappata, preferiva risolvere le sue camminate con la bicicletta. La sua socializzazione andava difficilmente, non accettava niente da nessuno, nemmeno entrava nella casa di un malato. Mi accettava, per quale gioivo, perché tanto desideravo che lei accettasse il mondo nel quale si è tornata e dove vivrà in seguito. Avendo esperienze (ospedali), sapevo che non è facile cambiare stile di vita da un istituto alla famiglia, dove tutto funziona diversamente. Pian piano il nostro piano andava avanti, Angi progrediva bene e formava la sua vita quotidiana, mentre poneva sempre più accento alla vita spirituale, avendo lotte grandi, essendo un carattere dritto che non si compromette con le cose, perciò aveva da fare, ma non si lasciava allo scontato. Spesso la ammiravo per questo. Tutti si meravigliavano del suo coraggio quando si è presentato alla teologia civile della città. Ero io la più felice. Le offrivo la chiave del mio appartamento per avere dove venire a casa, aspettando il treno. Per anni aveva cura del Messaggio, lo poneva al posto di pubblicità della chiesa, pian piano è diventata di spiritualità camilliana sul campo della giustizia e della misericordia di tutti i giorni. Poi, un giorno ha chiesto, cosa direi se le farebbero un intervento alla gamba, i medici credono nella riuscita. Mi sono entusiasta per il suo coraggio. L’ho accolta, l’incoraggiavo, forse da sola. L’intervento è riuscito, la gamba si è migliorata, il camminare più sicuro. Eravamo commossi tutti. Mentre stavo aspettando al corteo nuziale nella Casa della Comunità, stavo pensando su tutte queste cose. Nel frattempo è arrivato il sindaco della città, con il quale siamo messi in conversazione. Quello che per me era il passato, per lui è il futuro: egli ha accolto i giovani sposi come fossero i sui figli. Stanno pianificando insieme il loro futuro. Non posso dire quanto mi è piaciuto. Gli guardavo con tanto apprezzamento. Gli ho ringraziato tale accoglienza, di cui ormai possono godere. Ho raccontato che avevo consigliato di cercare un luogo dove possono abitare vicino al posto di lavoro dello sposo (massaggiatore). L’hanno trovato questo a Tusnádfürdő, grazie a Dio e della magnanimità del sindaco. Il matrimonio civile è stato familiare, secondo la bellezza della poesia “Vorresti giocare?” Hanno ricevuto in regalo la benedizione di casa e la bandiera seklera. Il loro matrimonio ecclesiale era sacro, profondamente commovente, perché qui, due persone, non solo si sono legate eternamente nella fedeltà davanti il Signore, bensì si sono impegnati nel reciproco aiuto. Questo era magnifico. Le nozze si sono svolte nell’Ospizio del Confine Csík, in un ambiente familiare buono, di allegria, per la gioia di tutti quanti e forse ammirazione, apprezzamento, perché qui è successo qualcosa per cui c’è ancora bisogno di tempo all’uomo che possa ammirarla con tutto il suo cuore.
Il primo incontro di lavoro della Commissione Centrale della FCL, a Roma tra 23-26 ottobre I due temi maggiori dell’incontro erano la creazione di una propria Associazione, e iniziare la riformulazione del testo dello Statuto FCL. Siamo riusciti dare lo slancio a tutte e due. L’incontro di lavoro si è svolto in stretta collaborazione con i padri camilliani, avendo la possibilità di trattare anche altri temi in riguardo. Nella Casa, abbiamo ricevuto un posto per le cose FCL. Abbiamo conosciuto il Padre Generale, Leocir Pessini, che è tornato proprio da un viaggio missionario. Non mancava neanche l’allegria, una passeggiata serale, un buon gelato romano, o un’intervista video. Prima del nostro convegno romano sono stata nella provincia d’Abruzzo (Patria di San Camillo), Mia gioia grande del soggiorno abruzzese era la visita di Bucchianico, presso la FL di là, che l’avevo fondata me stessa nel 2000. D’allora stiamo in contatto, col carattere personale, ma ora abbiamo organizzato la struttura della Famiglia, abbiamo eletto i referenti, e trattato la sua attività futura. Notizie: Nell’anno di grazie di San Camillo e anno giubilare di Santa Maria Bella – rendiamo grazie con il canto di gratitudine della Santa Vergine all’Onnipotente Dio, affinché ci ha regalato con la Salus Infirmorum e il Gigante della Carità, Protettore dei malati, ospedali e operatori sanitari, San Camillo de Lellis. Rimaniamo anche in seguito in preghiera all’Angelus giornaliero, il primo sabato nei nostri santuari e il 14 e 25 di ogni mese.
Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag) |