Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XIX. Nr. 202 - luglio-agosto   2015  -              ANNO DI GRAZIE SAN CAMILLO 2014-2015

La coccarda - circa i ricordi della prima guerra mondiale del mio nonno (3)

La prigionia di guerra del mio nonno Bakó Kálmán ha avuto anche una rilevanza notevole per me: la sua sensibilità per la letteratura. Egli ha imparato suonare con corteccia di betulla in Siberia, ascoltavo lo stesso con ammirazione, preparando in me stessa il necessario di viaggio, affinché in ogni situazione di vita possa rimanere umano, anzi, non solo qualsiasi… Mi dava forza, però il fatto che era capace di copiare al suo quadernino di tasca dal giornale del prigione di Krasnojarsk la poesia del „poeta della grande guerra” Gyóni Géza, La coccarda, era per me un valore per eccellenza. Questa poesia è diventata un’eredità della nostra famiglia, perché mio papà negli anni quaranta l’ha recitato il 15 marzo, stando in stato di onore festivo da istruttore paladino. A quel tempo aveva ancora dignità il comportamento del soldato, e arrivava una delegazione da Budapest per la festa. L’ufficiale ha apprezzando la recitazione e il comportamento, ha iscritto il suo nome nel Libro d’Oro. Nostro padre ci ha lasciato tale distinzione in eredità, quale pegno della sua fedeltà alla nazione. Purtroppo, oggi invano cerca tale Libro d’oro nell’archivio Generale Szécsényi, ma per fortuna egli non ha raggiunto questo… Forse sarebbe felice, oggi si organizza competizione di recitare a Csíkcsomortán…

            Verso casa
Ci ha raccontato spesso anche alcune cose accadute durante il viaggio verso casa. Come avevo già accennato, nella prigione di Krasnojarsk mio nonno si è impegnato al lavoro, ha pensato anche ai compagni e fece anche un souvenir, con lo scopo di utilizzarlo più tardi il suo valore: un bastone, sul quale ha fatto scrivere con lettere dorate, in linea spirale le stazioni della guerra percorso da lui. Alla stazione ferrovia però, in partenza per la casa, un guardiacaccia gli ha tolto. Semplicemente ha tirato un’arma alla sua testa. Tal evento ha pentito sempre, non era per ornamento…, ma, sapeva perdere…
Al viaggio di ritorno che durava dalla primavera fino all’autunno, accadeva di venire al nascosto. Probabilmente talvolta erano affamati e mendicavano. Ha elevato un evento da quale mi sono sempre inorridita: una volta ancora in Russia, entravano in una casa. Era a casa la madre con sua figlia, levandole i pidocchi con un grosso coltello. Hanno chiesto un pezzo di pane. La madre gli guardò, ne aveva compassione. Con quel coltello da pidocchi gli ha tagliato il pane. Le hanno ringraziato. Quando sono usciti alla corte però, mio nonno gettò il pane al cane…
 
 A casa
            A casa gli hanno bruciato ogni suo vestito, pieno di pidocchi. Era una situazione generalizzata a quel tempo. Era la ricompensa del soldato fedele, se ha sopravvissuto la guerra, anche se invalido…, ho capito solo più tardi perché diceva a qualcuno che non si comportava degnamente: “pidocchioso…"
            Ci ha raccontato però con buon umore che è riuscito portare a casa dal suo stipendio una somma di cui ha potuto comprare un paio di puledri e fornitura. Non bisognava comprare certamente né pettine, né spazzole. A quel tempo i giovani hanno ricevuto la loro eredità a 24 anni. Allo stesso modo era anche col mio nonno (è rimasto orfano precoce). Mettendo in ordine i documenti della famiglia, ho visto che una settimana dopo la sua maturazione aveva il matrimonio… Non aspettava il piccione arrosto, egli stesso si mise la mano all’aratro. A 95 anni ancora abbiamo lavorato insieme con il fieno. Ha passato gli ultimi cinque anni al letto fino Giovedì Santo 1996, suo transito celeste.

Giorno di San Camillo
            La nostra Famiglia Camilliana Laica si è radunata per una festa straordinaria il 14 luglio. Per la gioia di tutti noi abbiamo partecipato alla santa messa, presieduta dal nostro assistente spirituale, il cappellano György Imre, nella casetta in costruzione a Csíkcsomortán. Eravamo 14 persone.
           
Ritiro spirituale
            Per la quarantunesima volta è stato organizzato il ritiro spirituale di Betania (dal 1991), ultimamente per terza volta a Csíkcsomortán con i chierichetti. Nostro padrone di casa era lo stesso Compossesso Aracs nella casa del bosco. Quest’anno il tema era il mondo della favola. I bambini amano ascoltare e dire favole, di qua l’idea. L’età dei partecipanti era tra quattro e diciotto anni.
 Nostra „signora di narrazione” era la geologa in pensione Zsigmond Enikő, che ci ha narrato quattro dalle sue favole e ha spiegato brevemente il loro contenuto sostanzioso. L’artista emerito Fülöp Zoltán purtroppo non è riuscito compiere la sua promessa. Io, ho messo in rilevanza il messaggio della favola, con la parabola del Gesù, precisamente con quello del Buon Samaritano.
Un movimento importante del ritiro era il rosario recitato ogni giorno, che ha calmato i piedi e mani impegnati nel lavoro, gita, cantare, ballare ecc. Il cantore pensionato Csedő István, che malgrado il caldo, ha assunto anche quest’anno la stanchezza di farci imparare i canti sacri. La Geréd Júlia, ormai da specialista per la difensione della natura ci ha accompagnato per le nostre gite, e nel frattempo spiegava la natura vivente dal ruscello fino al bosco. Non sono rimasti nemmeno i nostri visitatori da favola, oltre gli uccelli, farfalle, sono stati i conigli, caprioli e il tanto temuto orso.
Esprimo la mia gratitudine per ogni aiuto, per l’alloggio gratuito, alle cuoche, a coloro che ci hanno regalato qualcosa, a Borcsa Gergely cantore per i suoi servizi, e soprattutto ai miei più bravi collaboratori, Gergely Apollónia e Fekete Albert per il loro atteggiamento di sfida impegnativa.

Notizie:
* Il 25 giugno la FCL „San Camillo” di Bucchianico ha compiuto quindici anni d’esistere. Chiediamo la benedizione del Signore anche in seguito per la loro vita, attività fruttuosa sovrabbondante!
* Il 3 luglio tradizionalmente è stato festeggiato a Csíkcsomortán la giornata memorativa della statua „Custode dei Carpati”: http://szekelyfold.ma/hirek/a-pozsonyi-csatara-emlekeztek-a-csikcsomortani-karpatok-ore-emlekmunel, il 1 aogosto degli ussari: http://csomortan.ro/index.php?menuID=311&event=1062&id=399,
* Tra 11-15 agosto si svolge l’incontro dei Giovani a Csíksomlyó, iniziato da noi e mantenuto per anni, oggi già è organizzato dai nostri „figli”: https://www.youtube.com/watch?v=NxA0M-fpMNk,
* Il 15 agosto, festa dell’Assunzione all’altare dei Tre Colline sarà presentata l’opera nazionale sicula rock di G. Nagy Ilián, Il principe Csaba, dove saliamo insieme alla FCL dopo la santa messa nel santuario: http://erdely.ma/kultura.php?id=179195&cim=augusztusban_csaba_kiralyfi_csiksomlyon_video,
* La TV Duna (Ungheia) ha trasmesso il campo di poesie organizzato per quinta volta a Csíkcsomortán: https://mail.google.com/mail/u/0/#inbox/14f0d17d6790954e,
* Terza domenica d’agosto: giornata memoriale Caccia dei preti (1661), iniziata dal mio papà(1968).

Nell’anno di grazie di San Camillo e anno giubilare di Santa Maria Bella – rendiamo grazie con il canto di gratitudine della Santa Vergine all’Onnipotente Dio, affinché ci ha regalato con la Salus Infirmorum e il Gigante della Carità, Protettore dei malati, ospedali e operatori sanitari, San Camillo de Lellis. Rimaniamo anche in seguito in preghiera all’Angelus giornaliero, il primo sabato nei nostri santuari e il 14 e 25 di ogni mese.

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail: mariabako@hr.astral.roArchivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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