Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXII, Nr. 250  –dicembre  2019 – Anno vocazione – Mille duecentesimo anno del nostro re sacrale Álmos


Il 13 novembre: Santi e Beati ungheresi

La comunità dei Santi e dei Beati ungheresi è assai vasta che non hanno tutti un posto separato nel calendario. Perciò la Chiesa ha costituito un giorno, il 13 novembre, quando possiamo ricordare di quei santi e beati che ci insegnano esempio e orientamento con la propria condotta di vita nel labirinto non sempre facile della ricerca di Dio.
Nel nostro elenco si trova un beato, che era considerato sempre beato dagli ungheresi, ma per la sua beatificazione doveva aspettare quasi settecento quaranta anni. Di chi si tratta, chi lo ha beatificato?
Risposta: E’ il Beato Eusebio, fondatore dell’Ordine Paolino ungherese, fu beatificato da Benedetto XVI.

L’altro nostro beato, nato nella prima metà del secolo XIV invece è diventato operatore sanitario. Durante il suo pellegrinaggio di anno santo è diventato terziario, poi è andato alla tomba del suo fondatore. Tornando da lì, si è ammalato, avendo bisogno di cura. Si è commosso della carità misericordiosa ricevuta, e ha deciso che dopo la sua guarigione diventerà infermiere. Il Buon Dio gli ha esaudito, ed egli ha mantenuto la promessa. Fino la sua morte è rimasto infermiere del suo ospedale, dove è sepolto. Di chi si tratta, in quale anno santo aveva il pellegrinaggio, in quale ordine si è entrato e dove viveva? Risposta: Il Beato Antonio d’Ungheria, nel 1350 pellegrinava a Roma, poi rimase a Foligno.        

Beato Bánfi Buzád
Beato Bátori László
Santo Beszteréd
Santo Bonifác
Santo Buldus
Beato Csák Móric
Venerabile Csepelényi György
Santo I. Dávid re
Beata D’Este Beatrix
Beato Dminici János

Beata Erzsébet vedova
Boldog Erzsébet vergine
Beato Eszkandéli Máté
Santo Gaudentius
Beata Gertrúd
Santa Gertrúd
Santo Günter
Beata Ilona
Beato János
Santo Kálmán

Beato Kazotics Ágoston
Venerabile Kelemen Didák
Santo Kvirin
Beato Antonio d’Ungheria francescano
Beato Magyar Antal karmelitano
Beato Magyar István és Szász Konrád martiri
Beato Magyar István martire
Magyar Szent Pál
Marchiai Santo Jakab
Beato Eusebio Paolino

Beato Piacenzai Jakab
Santo Pilgrim
Beato Regensburgo Bertold
Santo Salamon re
Beato Sebastiano
Beato Szádok e compagni
Beata Szalóme
Beato Temesvári Pelbárt
Thomasus Szent Péter

San Luigi di Toulouse
Venerabile Bogner Mária Margit
Venerabile Kaszap István
Santo Homobonus penitente
Santo I. Niccolo papa
Santo Asztrik Anasztáz Ralda

(https://issuu.com/balazstunde/docs/november_issu)

Il numero 250 del Messaggio

Prima di tutto possiamo rendere grazie a Buon Dio che siamo arrivati all’apparizione del 250 numero del Messaggio della Famiglia Camilliana Laica di Csíkszereda.
Il bollettino è apparso per prima volta nel dicembre 1997, per la domenica della Sacra Famiglia. Il suo scopo era di collegare le Famiglie Camilliane allora esistenti nell’area della lingua ungherese, ma come il bollettino si è preparato anche in italiano, il compito di collegamento si è allargato in pratica ovunque, a cinque continenti, dove erano camilliani che parlavano la lingua italiana.
Il fusibile della partenza era la donna Simon, mamma-Eva da Budapest, chi a quel tempo fu la traduttrice del padre camilliano Anton Gots, che riportava in Ungheria l’Ordine Camilliano. Il padre pensava alla grande sul territorio dell’ex Ungheria Grande, accendendo quale fiaccole le Famiglie, però con il loro collegamento non si occupava affatto. L’ho riconosciuto tale situazione e purtroppo non ho sbagliato, perché la gran parte dei gruppi rimasti soli col tempo si sono sciolti, trasformandosi in vari gruppi di preghiera là, dove non è stato qualcuno che prendesse in mano la lotta per poter sopravvivere. Mamma-Eva invece è rimasta fedele fino la sua morte nel mantenimento del bollettino.  
Una volta sentivo che non lo posso fare più, sopra la mia testa le onde si affrontano mese dopo mese e volevo abbandonare la redazione del bollettino. Non potevo prendere la decisione sola, perché colei che favoriva maggiormente tale mio impegno volontario, Mamma-Eva stava dietro me in ogni mia difficoltà con autorità materna, talvolta con non poco rigore. Quando le ho presentato la mia intenzione, ha alzato la voce, affermandomi: “Non pensare neanche! Non si può lasciare… Questo è il comando!” Non avevo cosa fare, l’ho continuato e ogni volta quando ero in crisi, l’ho ricordato solo quest’invito “materno” e zoppicavo avanti. Sì, una persona quando prende in mano un giornale, bollettino, non pensa al fatto quanto tempo necessitava la sua elaborazione a qualcuno, o se riceve qualche compenso per esso eppure se lavora in 90 per cento gratis della sua vita per la società quale operaio quotidiano di Dio, bensì lo legge, o neanche lo legge, scorre solo attraverso i titoli, o neanche questo, e va subito oltre tutto…
Adesso, all’apparizione del numero 250 tuttavia sono grata prima di tutto a Buon Dio, poi a  Mamma-Eva e a quei parecchi lettori che apprezzano il Messaggio, dandomi forza e coraggio a continuare “fino a quando non mette giù l’artista l’arco di violino” (Reményik Sándor, Voglio).
Mi è stato dato un occasione edificante il 13 dicembre presso l’aula festiva del Comune della città, da dove si è partito il movimento camilliano nel marzo 1994, 25 anni fa, che sono stata io l’ultima relatrice di quest’anno (ma anche la prima il 18 gennaio), festeggiando la 250 presentazione nel quadro di serie di conferenze “Da prima della conquista del paese fino a dopo dell’Unione Europeo”, presentando il resoconto peruviano in ambito familiare, e che ringrazio a tutti quanti presenti a due feste di 250.

Notizie:

* Notizia della nostra festa a Gyergyószentmiklós: https://romkat.ro/2019/11/24/a-csikszeredai-szent-kamill-vilagi-kamillianus-csalad-unnepe-a-gyergyoszentmiklosi-szent-erzsebet-oltarkep-szentelesen/
* Il 15 dicembre, domenica della gioia, nella chiesa di Csomortán la santa messa di gratitudine per i benefattori. Cito dal Messaggio di dicembre 1998: “quest'anno la messa di ringraziamento per i benefattori sarà celebrata dal Padre Angelo Brusco, Superiore Generale dei Camilliani, nella chiesa della Maddalena di Roma; Sarà per la decima volta il ringraziamento ignoto in questo modo;” (1989)
* Il 23 dicembre, lunedì, visita dell’angelo nell’ospedale: Stiamo visitando ormai per la ventesima volta i malati d’ospedali attorno il Natale con ragazzi, portando regali, allegria, coerenza a loro con noi.
* Il 29 dicembre: domenica della Sacra Famiglia, 25 festa della nostra Famiglia Camilliana (1994).

 

 

Auguriamo un Santo Natale e Buon Anno 2020 per ogni nostro caro lettore!

 

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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