Anno XXIII, Nr. 252, febbraio 2020 – 750 anni del genio ungherese Beato Eusebio, 100 anni del Credo ungherese
52 Congresso Eucaristico Internazionale a Budapest/Ungheria
Corrispondenza straordinaria con il nostro arcivescovo uscente, dr. Jakubinyi György Miklós
Alla vigilia del Santo Natale 2019 tramite il servizio di corriere rapido è arrivata la notizia, che porta cambiamento nella vita dell’Arcidiocesi di Transilvania e anche nella vita personale di molti.
Siccome, con il venerabile arcivescovo uscente si sono moltiplicati gli anni passati nel servizio del Signore, secondo il luogo e dignità di ciascuno di noi, vale la pena ricordare alcuni momenti, che hanno lasciato orme nella nostra vita.
Reverendo Signor Arcivescovo,
Caro padre Giorgio,
Dopo l’apparizione in fotocopie dell’Omaggio razionale son passati alcuni anni…
Si è svolto una primizia (Láng Pál a Kaplony), ordinazione vescovile al nostro santuario, crocevia senza scarpi sul monte Nagysomlyó, anni di studi a Roma affidata al padre Márton Hugó. Famiglia Camilliana di Transilvania, nuovo inizio della pastorale ospedaliera da tempo immemorabile, visita del papa, pensionare, il numero 250 del Messaggio, e tanti altri…, da quale anche uno sarebbe sufficiente per una vita intera…
Ringrazio tutto di cuore, soprattutto, che sono riuscita vivere il comandamento d’amore del nostro Signore nel giardino del Camillianum di Roma, accompagnati dai cigni, leggendo la cara lettera del padre Giorgio (al solito mi sono ritirata ad un posto silenzioso per leggere i suoi incoraggiamenti indispensabili, per es.: “Dio che ha iniziato in te la sua opera la porti a compimento - a favore di noi e per tutta la santa madre chiesa”)
Tale intuizione mi ha servito in seguito per i miei contatti personali.
Che La ricompensi il Buon Dio.
Lo so, che talvolta ho causato anche dei discussioni, per cui ora anch’io chiedo perdono.
Quello che non sono ancora riuscita scrivere, e può darsi di non comunicare più, Lei vedrà dopo da lì, dall’alto “faccia a faccia”…
In continuare nella preghiera
Hajnalka
(l’operaia del Buon Dio)
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Onorata, Cara Hajnalka,
La ringrazio molto per i suoi pensieri. Non sono nemmeno degno a esse, tanto è il Signore chi ci attira l’attenzione: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” (Lc 17,10). Sono io da ringraziare a Cara Hajnalka che la pastorale della salute in spiritualità camilliana l’ha abbracciata nella nostra arcidiocesi guidandola con successo, guida ora e guidi anche in seguito, anche sotto il mio Successore. La ringrazio per essere impegnata anche nel movimento mondiale Camilliano, rendendo così conosciuto il servizio pastorale Camilliano nella nostra Arcidiocesi. Auguro in continuare feste Natalizi pieni di grazia e un anno nuovo benedetto dal piccolo GESÙ e di Madre Vergine a Tutti Cari di Voi, benedicendovi.
+ +Jakubinyi György arcivescovo pensionato, “sede vacante” governatore apostolico
Domande e risposte:
Cosa significa il Omaggio razionale? Risposta: E’ la risposta del professore di teologia Jakubinyi György al libro Una parola sulla Transilvania di Ion Lăncrănjan, apparso il 1982.
Cosa significa via crucis a piedi nudi? Risposta: negli anni 90, la via crucis dell’Incontro Giovanile a Csíksomlyó arrivava fino i scavi dell’antico monastero benedettino, dove ci ha accompagnato anche l’arcivescovo pellegrino Jakubinyi György (cioè a piedi), malgrado la pioggia torrenziale.
Quando è diventato la FCL di Transilvania movimento ecclesiale riconosciuto? Risposta: Il 13 marzo 1998.
Quando, dove e come si è cominciato per prima volta in modo regolare la pastorale ospedaliera nella Chiesa Cattolica Ungherese? Risposta: Il 1 novembre a Csíkszereda. Il 4 dicembre si è costituito un accordo tra il Ministero di Sanità Romena, nr. GH/8969 e l’arcidiocesi di Gyulafehérvár, nr. 2532/2000 rappresentati da Hajdu Gábor ministro della sanità e Jakubinyi György arcivescovo.
Che cosa è il movimento mondiale Camilliano? Risposta: Il primo Statuto della FCL di Transilvania è apparso nel luglio 1998 a Csíkszereda. In italiano e inglese è apparso a Roma ufficialmente in novembre 1998, che era poi accettato e approvato dalla Santa Sede nel 2001. Tramite tale si è cominciato il movimento mondiale, dove dal 2014 sono diventata segretaria internazionale.
Dove possono essere ricercati tali documenti? Risposta: Per i camilliani e malati sono apparsi anche due manuali (oltre i due libri di preghiera). Questi sono: Il potere del cantare e Formula di vita, Ed. Status Csíkszereda 2008-2009. Quest’articolo in: https://issuu.com/krisztusvilaga/docs/krisztus_vilaga-2_2020
Il nuovo arcivescovo d’Arcidiocesi di Transilvania dalla grazia di Dio è il Mons. Dr. Kovács Gergely
Il 22.02.2020 è stato un evento straordinario nella chiesa cattolica ungherese di Transilvania, alla sua residenza, il cattedrale di Gyulafehérvár, fondata 1011 anni fa: hanno ordinato il nuovo vescovo, che nello stesso tempo è stato nominato quale arcivescovo al posto di Dr. Jakubinyi György, uscente.
La decisione è nata alla vigilia del Natale 2019 da parte del Santo padre, che ci è stato comunicato la stessa serata di festività. Tale disposto dopo la visita del papa a noi era come un soffio per gli ungheresi di Transilvania, soprattutto per i siculi, che secondo il pensiero siculo potrebbe tradurre: “Abbiano Natale!”.
Il nuovo arcivescovo è uno Siculo, da “Tre sedie”, Kézdivásárhely, da una famiglia di mista confessione.
Secondo la religione del padre era battezzato protestante, ma grazie di un sacerdote cattolico modellare è diventato cattolico, sacerdote e ora vescovo – arcivescovo: https://www.facebook.com/mariahajnalka.bako
Suoi studi gli ha fatti nella città natale, a Gyulafehérvár, poi a Roma. E’ diventato giurista ecclesiale, ottenendo il dottorato nel 1996, poi per lunghi anni era il direttore del Consiglio dell’Ufficio della Coltura Papale Vaticano. Da qui l’ha invitato il papa per diventarsi l’arcivescovo della propria arcidiocesi, con il suo grande sapere, spiritualità amicale servire Dio e i vari popoli con coltura diversa, soprattutto i suoi ungheresi.
Sentendo la notizia, si è sbocciato in noi la speranza, che avremo una condotta di vita anche in seguito qui, a casa in Transilvania per vivere una vita cristiana, incontrando il sapere con l’anima anche nel nostro nuovo pastore che sarà capace a concordare le colture malgrado i tempi assai contradittori di oggi.
Per la festa sono arrivati i cattolici di Transilvania, soprattutto i siculi, che lo considerano loro sangue il nuovo arcivescovo, ma erano presenti le persone che sentivano un onore tale bel regalo da Dio.
Anche per me era una sfida pellegrinare a Gyulafehérvár, cuore dell’arcidiocesi, insieme ai fedeli della mia parrocchia, avendo una motivazione in più nel mio sacchetto. Ho considerato che non lo so se avrò ancora un arcivescovo che sia stato un mio collega di studio a Roma… La santa messa festiva aveva ancora riferimenti personali per me, tutti i due le scelte del nuovo arcivescovo, che le ho ricevuto dalle mani di Dio: 1. La lettura della santa messa da Isaia 61, che nel vangelo di San Luca 4, 18 è la propria “presentazione” del Signore Gesù, e che proprio trent’anni fa è diventato mio motto di vita, all’inizio dei miei studi teologici a Budapest, dove quest’anno si terrà il 52 Congresso Eucaristico Internazionale. 2. Il motto sacerdotale del nuovo arcivescovo esprime forse il momento pi+ bello della santa messa in tre parole: “Tramite Lui, con Lui e in Lui”, quale sommario della vita cristiana, nel mio secondo libro è il capitolo più vasto, quasi di un libro.
Il nuovo arcivescovo, che è il postulatore di beatificazione del nostro Gran vescovo Márton Áron, all’inizio della sua missione ci ha invitati a pregare insieme per il caso del Gran predecessore.
Tutti noi abbiamo reso grazie a Buon Dio per la sua grazia, offrendo tutto per il nuovo arcivescovo.
https://romkat.ro/2020/02/22/puspokke-szenteltek-es-hivatalaba-iktattak-kovacs-gergely-erseket/