Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXIII, Nr. 256, luglio 2020 – 750 anni del genio ungherese Beato Eusebio, 100 anni del Credo ungherese


La visitazione (in ungherese: Felice Domina della Falce)

E la festa di Maria Vergine Beata incinta. In Ungheria e Transilvania si festeggia il 2 luglio, nella Chiesa mondiale il 31 maggio. Il cattolicesimo ungherese che operava ogni suo lavoro con la Santa Vergine e sotto la sua protezione, l’ha denominato la festa cadente al periodo della mietitura e la raccolta del grano il nome di Felice Domina della Falce.

Nella lingua ungherese il termine “falce” ha anche due significati, quali sono questi?
Risposta: Attrezzo manuale per la raccolta e la falce della Luna.

Secondo l’interpretazione teologica questa festa è quella dell’”incontro” tra la Beata Santa Vergine e la madre di San Giovanni Battista, nonché tra i due feti nascenti. Su tale incontro è stato affermato durante l’incontro di fondazione dell’associazione religiosa della Rete a Budapest/Ungheria il seguente, che potrebbe essere un modello anche per noi:
“L’incontro è una cosa assai magnifica, che potrebbe essere anche l’ottavo sacramento…”

Come si chiama l’incontro tra la Santa Vergine ed Elisabetta nel linguaggio teologico?     
Risposta: La Visitazione

Il fatto che gli ungheresi chiamano tale festa quale Felice Domina della Falce, probabilmente ha un motivo che torna dietro nell’antichità. Significa vita, benedizione per il contadino, che pregava sia al semina del grano sia alla raccolta del medesima, a non altra che alla mediatrice di tutte le grazie, la Beata Madre celeste.

La preghiera del contadino ha rappresentato proprio questo incontro, quale è questa?
Risposta: L’Ave Maria

La festa d’omonima del nostro santuario di Csíksomlyó è proprio la Patrona, Felice Domina della Falce, quando festeggiamo la stessa Santa Vergine incinta. La Santa Vergine ha ancora altre due feste, quando vengono pellegrini molto di più. Si usa chiamare quale congedo grande e d’autunno.

Quale sono queste feste?
Risposta: La Pentecoste e il santo nome di Maria, domenica che segue dopo l’otto settembre, detta Piccola Domina Beata.
E’ interessante osservare, che la statua della Santa Vergine di Csíksomlyó sta su una falce sdraiata di Luna. Sulla nostra bandiera sicula, come a novilunio vediamo una falce verticale.  
In America Latina invece si vede la Luna in posizione orizzontale a novilunio.

Mi chiedo perché?
A tale domanda non ho risposta, se qualcuno l’ha, per cortesia inviala alla parrocchia.

Il giorno di 14 luglio, festa di San Camillo, fermiamoci per un attimo in mezzogiorno a meditare la preghiera dell’Angelus per noi stessi, per ogni FCL e per i nostri amici in tutto il mondo.
La Famiglia Camilliana Laica “San Camillo” di Bucchianico compie vent’anni. Auguroni!

Macchia di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Domenica 21.giugno. 2020
PRIMA GIORNATA COMUNITARIA FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA DEL GARGANO,
GRUPPO NASCENTE

Oggi, alla  presenza del Superiore  provinciale della provincia  Siculo -Napoletana,  P. Rosario Mauriello, dell’assistente spirituale provinciale della FCL della provincia  Siculo -Napoletana, P. Rosario Messina, del presidente provinciale della FCL della provincia Siculo -Napoletana,  Dott  Giosuè Sparacino,

e  dei religiosi Camilliani della Comunità di Macchia di Monte Sant’Angelo, ha avuto inizio ufficialmente il cammino di formazione  di un nutrito gruppo di volontari, provenienti dai comuni di S. Giovanni Rotondo, Manfredonia e Monte Sant’Angelo,  per la costituzione della  nuova  FCL del Gargano,  che culminerà con la Promessa pubblica nel 2021.
Dopo l’accoglienza, nella suggestiva chiesetta di Macchia , si è svolta la celebrazione Eucaristica presieduta dal P. Provinciale . Hanno concelebrato P. Rosario Messina e P. Alfredo Tortorella.
Durante l’omelia del P. Provinciale non sono mancate parole di incoraggiamento alla nascente FCL del Gargano ad ”aprire le porte a Cristo e ad non aver paura di affrontare il nuovo percorso sulle orme di S. Camillo che proprio in quella terra (nella Valle dell’Inferno) si è convertito a nuova vita”.
Dopo la concelebrazione Eucaristica, i volontari e i religiosi Camilliani si sono riuniti nel salone parrocchiale, attiguo alla Chiesa, per ascoltare la relazione del P. Provinciale sul significato del volontariato dei laici secondo il carisma di S. Camillo e quella del presidente provinciale della  FCL sulla storia e il
programma della stessa.
A seguire P. Alfredo Tortorella ha moderato il dibattito che ne è scaturito fra i partecipanti. Non sono mancati approfondimenti e chiarimenti che i relatori e i religiosi Camilliani hanno fornito a tutti i partecipanti. Subito dopo è seguito un momento di gioiosa e fraterna convivialità organizzato dai  volontari. La giornata si è conclusa con un la recita della Coroncina della Misericordia  e l’Adorazione Eucaristica.
Il Segretario Provinciale, dott. Giovanni Campo

“Il cuore del Vangelo è la carità” (P. Rosario Messina MI)

Abbiamo sentito già caldo e freddo sulla situazione attuale, cui uno pilastro fondamentale è la paura. Chi non era fatto spaventare nell’infanzia con alcuni spauracchi di vari colori. Non sono nemmeno io salvata da tale spauracchi, soprattutto la sera dopo essere andata al letto, per non osare mettere giù le gambe, perché lo spauracchio, che alloggia sotto il mio lettuccio, verrà a morderle. Ho preso così sul serio la lezione, che nemmeno dopo non osavo andare fuori la sera, anche se a volte dovevo portare la cena alla nonna, che al solito mi piaceva. Tale paura ho vinto solo quando ho deciso una sera di guardare sotto un boscaglia, dove sospettavo il pericolo, anche se lo spauracchio morderà la testa. La testa mi è rimasta al suo posto, al collo… 

Qualcosa di simile è ora da prendere possesso tra la gente, secondo le paure reali o percepite. Il mondo è simile a un ronzio confuso, come se tanti fossero morsi da almeno uno sciame di api.
L’”anima” rimane fuori in qualche modo dal gioco, nonostante tramite questa possiamo orientarci nel mondo emotivo dei svolgimenti e dare risposte ragionevoli, come cover identity, o contare individuale.
San Camillo, patrono dei malati, ospedali e operatori sanitari serviva nella persona del malato il Signore Gesù stesso, non di meno con cuore di madre, chiamandolo quale “anima mia”, cuore e pupilla di Dio, servendolo “anche con il sacrificio della propria vita” (il IV voto dei camilliani).

Forse non era più attuale tale attitudine come oggi, quando il fatto del “sacro” sta agonizzando.

Notizie:
* Anche se ristretto, ma abbiamo festeggiato la giornata da rifiutare: “Ugros eliminandos esse” del 907.
* “L’incontro di mille fanciulle sicule” è stato tenuto a metà, a sole 500 giovane, con cautela.
* Mi è stato dato “un compito nobile” portando a 35 comunità e famiglie il “servizio di carità vivente”.
* Il Festival di Musica Antica di Csíkszereda compie 40 anni, tra 11-19 luglio rendendo grazie per esso.
* Il ritiro di quest’anno si prepara sotto il tema dell’”arte della lettura” per i chierichetti.
* Grazie di cuore per i padri camilliani, soprattutto ai miei professori per il loro insegnamento rafforzante:

https://www.camilliani.org/ciclo-di-incontri-per-la-famiglia-carismatica-camilliana/

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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