Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXV, Nr. 264 – marzo 2021  -  52 Congresso Eucaristico Internazionale a Budapest/Ungheria


Il dott. Molnár Lajos professore di teologie (+ 19 marzo 2001)   

Vent’anni fa che il professore di teologie, il dott. Molnár Lajos è cessato di vivere. Era sufficiente incontrarlo a una sola volta, lasciava orme durature tramite la sua amicizia, gentilezza.
Dopo il cambiamento, all’alba della nuova vita, egli teneva una presentazione a Csíksomlyó, presso l’edificio Kalot (Società dei giovani cattolici). Il suo racconto era suggestivo, ordinato e chiaro. Ha rivelato il concetto del peccato per gli ascoltatori nel prima Quaresima “libera”.
Dopo la presentazione l’ho chiesto: “Professore, perché succede, che in quanto di più voglio rivelare il motivo del peccato, mi trascina sempre di più nel profondo, come un vortice, e fino a quando posso tornare al superficie dalla sua ricerca, trovo il luogo vuoto della grazia?”
Proseguiva una lunga discussione, e alla fine mi chiese: “Perché non l’ho chiesto dogmaticamente?” Perciò, gli risposi, affinché io non ho studiato ancora la dommatica…
Tale discorso mi ha rafforzato l’importanza della costruzione sulla grazia.

Il dott. Molnár Lajos nacque in una famiglia religiosa minatore di Kapnikbánya.
Quando nacque? Risposta: Nel 1950.

Il desiderio più profondo di conoscere la vita religiosa lo ha indirizzato nella  sua prima giovinezza, si è iscritto nella scuola di cantori di Gyulafehérvár, sede dell’Archidiocesi, poi ha continuato gli studi teologici presso la Facoltà di Teologia. La sua consacrazione sacerdotale fu nel 1975.
          Chi l’ha ordinato sacerdote? Risposta: Il reverendissimo episcopo Márton Áron.                                                                      

Secondo i suoi risultati eccellenti e sapere linguistico meritava di continuare i suoi studi, anche se doveva aspettare a tale opportunità, in fine si è riuscito andare a Roma, dove si è preparato al sacerdozio insegnante. Chi l’ha mandato a Roma? Risposta: Il dott. Jakab Antal vescovo.

Tornando a casa da Roma, insegnava ed educava quale sacerdote insegnante alla gioventù desideroso al servizio sacro l’insegnamento della Chiesa Cattolica, la sua verità di fede con le sue conoscenze più profonde nelle quattro diocesi della Transilvania, dopo 1990 anche per i laici.
          Che materia ha insegnato? Risposta: La dommatica.

Nella sua vita breve il professore l’ha compresso umanamente tutto il possibile. Come San Giovanni apostolo alla fine della sua vita lunga ripeteva: “Figliuoli, amatevi uno l’altro!”, anche lui accettava con dedizione il compimento della sua “vecchiaia”, poi la sua malattia. La dommatica fu cambiata alla Vita, con maiuscolo: “Vivere con Gesù, arrivare anche se caricati, al regno di Dio.
Quale canzone ha scelto per prepararsi al grande incontro?
Risposta: Recitava le ultime due righe “Andiamo a Te tutti quanti che siamo caricati”  del primo versetto di bella canzone “Tu mi chiami con la Grazia, oh Gesù…”      

Virtualmente su „Krisztus világa” pagina 13: https://issuu.com/krisztusvilaga/docs/krisztus_vilaga-03_2021

Nel profondo della compassione– In memoriam Kopácsi Adél Piroska

Quando nel ‘90 ho cominciato gli studi teologici, la Provvidenza organizzava il mio aiuto, invitando delle aiutanti accanto a me, da quale alcune, durante gli anni prossimi, sono diventate “madri” nella più giusta termine della parola a casa e all’estero. Erano chi si sono aggregati più tardi a questa posizione nobile, accompagnandomi a un periodo più lungo o meno della vita con il loro amore incondizionato.

Se parlavamo di mie “mamme”, dicevo sorridente: “Necessito così tanto rafforzamento, perché da sola non andrei lontano”. Era interessante osservare, guardando la vita di madre “biologica”, di nascere, che Ella era in grado di accompagnarmi fino a un certo punto, ma di là, ero affidata ad altre persone, tramite la Provvidenza. Mia madre ha preso la sua parte dalla lotta duratura per salvare e mantenere la mia vita, aspettare da Lei di più, non si potrebbe attendere.

Con la signora Piroska, con la quale eravamo legati da più fili nella vita ci siamo incontrati tramite sua figlia. Come al solito presso a noi, siculi, se gli figli diventano amici, tale fatto viene accettato anche dai genitori, anzi, lo sostengono, lo ricevono nella famiglia. In questa maniera possiamo costatare un amicizia di ben quarant’anni con i membri delle nostre famiglie, da quale prima sono usciti i nonni, poi pian-piano i nostri genitori. C’era qualcosa ancora di più nella nostra amicizia, fratellanza, come membri di famiglia nel nostro insieme. Furono collegati le nostre anime, ci aiutavamo a vicenda là, dove c’era qualche bisogno.

Il Dio Provvidente l’ha diretta nello stesso modo anche l’ultimo movimento della sinfonia di vita. Suo figlio mi chiamò per telefono per raccontarmi la malattia di sua Madre, che all’improvviso le ha capovolto la sua vita, quando arrivò il tempo di addio. Doveva interrompere la conversazione, dovendo eseguire l’ultimo servizio di carità. Sono rimasta con la famiglia nella mia anima, pregando, aspettando fino a quando si svela la realtà nelle parole del figlio: “Mammina è deceduta”. Questo momento si può esprimere solo al linguaggio della preghiera: “Mio Dio, non trascurare la sua anima!” Profonda compassione, stupore… Con questi sentimenti ci siamo poi radunati a pregare comunamente, rilasciandola per il regno dei cieli.

I suoi funerali erano gli stessi dignitosi come fu la vita. Nella triste situazione attuale Ella ha dimostrato come un faro brillante cosa significa la ultima decenza cristiana. Gratitudine al parroco.
Ho ricevuto un compito particolare ai suoi funerali. Secondo la tradizione di Madéfalva, per un defunto femminile invitano una donna che porta la bandiera alla testa del corteo funebre. Per me, era un onore tale compito, giustificandomi che l’Amore non morirà mai, perché colui che era amato, non muore.     

La Provvidenza deve essere informata…
Sono stati fatti dei cambiamenti nella nostra diocesi. Il nuovo arcivescovato ha spostato i suoi siti a un altro server, così Il Messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda rimase senza sostegno. Al primo momento mi sono stupita. Mio lavoro volontario, il messaggio della Famiglia Camilliana Laica, che, secondo il padre provinciale di Austria è l’unica pubblicazione camilliana di spiritualità, entrata nel venticinquesimo anno è condannata a scomparire, non sapendo per quali motivi, io ricevette soltanto la decisione finale. Un fatto simile è successo già nell’anno giubilare della diocesi, però il reverendissimo archiepiscopo, protettore del nostro lavoro e della nostra causa per più decenni, il dott. Jakubinyi György l’ha salvata la vita.
Mi sono rivolta anche adesso a lui, non per ulteriori aiuti, essendo ormai anche lui pensionato, bensì per rendere addio e ringraziargli tutto. Come sempre, anche ora mi ha accolto con tenerezza paterna il mio sbattimento, e con la sua vecchia discrezione ha espresso che egli ha fiducia ancora nella Provvidenza. Al suo esempio anch’io cominciai a sperare e per non aspettare con le mani tra le braccia, ho segnalato al P. György Alfréd, delegato provinciale camilliano la situazione. Il P. Frédi mi chiamò per telefono in breve tempo. Dopo aver trattato le cose, mi disse al suo modo sereno: “La Provvidenza deve essere informata…”

Notizie:             
* Salutiamo con affetto il vecchio Emil, che ha compiuto un quarto secolo in questo mese e felicitazioni per i suoi due alunni di medaglione d’oro nel pattinaggio veloce a Budapest, Tóth Eszter e  Csizmadia Márk.
* A Kézdivásárhely la cappella di San Camillo funziona come centro di vaccini della città.
* Il 13 marzo siamo stati a Nyergestető con Fratel Csaba per commemorare l’1848. Era un giorno di grazia.
* Il 19 marzo: è il giorno perpetuo di adorazione al SS. Sacramento presso la nostra chiesa di Csomortán.                                                                                                                         


Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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