Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda


Anno XXV, Nr. 267 – giugno 2021  -  52 Congresso Eucaristico Internazionale a Budapest/Ungheria


I 40 anni degli apparizioni a Medjugorje

Medjugorje si trova sul territorio di Croazia, circondato dai montani stupendi. In estate si brucia la zona nel caldo eccessivo, che offre un apparenza ascetica al visitatore. Quarant’anni fa, potevamo sentire di un fenomeno insolito. Parlavano che appare la Madonna a questo luogo.

Quando è avvenuta la prima apparizione?
Risposta: Il 24 giugno 1981.
                    
Al “luogo dell’apparizione” la Madonna s’incontrò con sei giovani, appartenenti alla parrocchia di Medjugorje. Essi stavano in alto di una montana vicina, dove all’inizio videro soltanto una forma femminile con il bimbo nelle braccia. Per la prima impressione sono stati stupiti, restandosi al posto, ma un giorno dopo sono avvicinati, entrando in contatto con la “Gospa” (Donna Beata).

Chi erano questi giovani?
Risposta: Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivan Ivanković e Milka Pavlović.

La relazione tra di loro pian-piano si è sviluppato, ogni giorno facevano delle conversazioni, poi la Madonna ha offerto personalmente a ciascuno di loro il piano di vita, i misteri, a chi dieci, a chi nove. Grazie alla devozione del Padre Slavko Barbaric il luogo delle apparizioni in seguito è diventato  luogo sacro, centro di pellegrinaggio, dove ormai la statua bianca della Santa Vergine significa quella presenza, che è indispensabile per gli occhi del genere umano credente.

Qual è l’essenza dei messaggi della Santa Madre?
Risposta: La preghiera e la conciliazione.

Come effetto delle apparizioni, si è sviluppato anche una piccola trasmissione radio al Nord Italia, la Radio Maria, che per oggi è diventata accogliente soprattutto in Europa, e tramite l’internet in tutto il mondo. Un padre scolopi è infilato a questa stazione radio partito nel 1982, che l’ha reso sempre più conosciuta l’importanza delle apparizioni, divenendosi direttore dal 1987.

Chi è questo entusiasta missionario?
Risposta: Il Padre Livio Fanzaga.

Dopo i primi anni silenziosi, è arrivata il tempo per aprirsi al mondo, per diventarsi un movimento ecclesiale, per organizzazione dei pellegrinaggi e per dare slancio alla Scuola di Maria. Quale accordo finale della Scuola di Maria, nel 1991 la Madonna l’ha dato la sua benedizione particolare:
“Ti benedica il Dio Onnipotente tramite il Cuore Immacolata della Santa Vergine, nel nome del Padre, Figlio e Spirito Santo!” Contempoincoraggiava il gruppo ungherese alla perseveranza, ancora di più dalla Transilvania, perché Ella non si è dimenticata della sua eredità. L’ha comunicato  il suo messaggio con Vicka, che mandava la traduttrice al gruppo ungherese in partenza a casa. L’Ungheria si uni relativamente presto al movimento e all’organizzazione dei pellegrinaggi.

Chi è l’apostolo forse  più conosciuto di questo impegno?
Risposta: Il don Kemenes Gábor, parroco a Nagykovácsi vicino a Budapest. 

L’articolo in forma virtuale sulla rivista: https://issuu.com/krisztusvilaga/docs/krisztus_vilaga-06_2021
La chiesa di Magna Domina Hungarorum di Csíkcsomortán

La località di Csíkcsomortán è situata all’angolo orientale della vallata Csík. Sua chiesa è la figlia della parrocchia San Pietro e Paolo di Csíksomlyó/Csobotfalvia.
L’antica chiesa, dedicata a Maria stava in mezzo al villaggio accanto il ruscello Aracs, sotto la collina del campanile, fu devastata nel 1935 a causa delle inondazioni. Sua statua bianca dedicata a Maria, probabilmente è stata conservata da una chiesa vicina. 

La gente avrebbe iniziato otto volte a costruire una nuova chiesa, ultimamente  nella zona chiamata il “giardino della chiesa” vicino alla scuola e al negozio, dove oggi sta la falegnameria della Caritas, ma a causa dei tempi compromessi, poi della minaccia di distruzione del villaggio non poteva portare al termine il suo progetto. Le catechesi, preghiere e celebrazioni eucaristiche erano tenuti per decenni al nr. 112, casa coperta con scandole, di Orbán János e (Keresztes) Ilona (miei nonni da parte di mamma) fino alla consacrazione della nuova chiesa. Il vescovo Bálint Lajos è partito da qui alla consacrazione.

Alla fine degli anni 80 però la volontà si è cresciuta. Il desiderio per la casa di Dio l’ha vinto la resistenza, e anche se in nome di una cappella del cimitero, ma si è cominciato la costruzione della chiesetta sotto la collina Kuna tra la fontana Berjés e ”cimitero dei valacchi”.

Dopo il cambiamento del ’89 si è continuato il lavoro con un entusiasmo ancora maggiore. Ognuno aiutava, chi col denaro, chi fisicamente, chi pregando. Anche il cimitero si è popolato. 
Si doveva costatare anche il nome della chiesa, in fine ha vinto la devozione della gente a Maria, e al posto di Santo Stefano ha preso il nome della Magna Domina Hungarorum.
Sua consacrazione fu il 28 giugno 1991. Sua festa si tiene l’8 di ottobre. L’antica piccola campana “la campanella” anch’oggi si sfida col temporale, la nuova campana con la sua voce bellissima, sintonizzata al suono h, l’ha ricevuta da Madrepatria il 7 ottobre 2012.

Il parroco, costruttore della chiesa fu Gergely István, il parroco attuale è don Göthér Gergely, nato a Gelence, provincia di Háromszék (tre sedie).  

Festa di chiusura degli alunni del Liceo Maria Ausiliatrice di Csíkszereda
                                                                                    https://www.facebook.com/mariahajnalka.bako
            Il cinque giugno, sabato è stata tenuta una festa straordinaria nel santuario di Csíksomlyó: qui aveva luogo la festa di addio degli alunni del Liceo Cattolico Maria Ausiliatrice.
            Giovani e giovane vestiti nei costumi siculi (uno ciango) hanno popolato l’anteriore settore dei banchetti, sedersi a seconda delle classi, dignitosamente, come coloro che rappresentano la Vita in un mondo morente. Non si può esprimere quel semplice e grande splendore, festività, che tale occasione aveva portato nel nostro santuario nazionale, anche l’aria lodava Dio esplicitamente. Ogni rendere addio dalla scuola ha un valore ed esperienza unica, ma come questo non ho vissuto ancora. Il cielo ha toccato la terra, cadendo grazia dall’alto. La liturgia di finezza rara, la presenza del vescovo ed arcivescovo, la serietà della sacralità e lo stile giocatrice dei laudi fomentava cuore ed anima in un periodo smarrito quando primeggia la paura.
            Due esperienze legano a questa festa: Un astro della mia pratica ospedaliera è Panainte Norbert. Attorno la sua nascita si è creato un legame con la famiglia al margine della vita e morte, quando si è intrapreso una lotta duratura e perseverante per madre e figlio. A questi casi si muovono le montane, avendo bisogno di ogni aiuto, fino a quando si fa sentire l’incoraggiamento evangelico: “Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile” (Mt 19,26). Il miracolo si è compiuto, gratitudine a Dio.
            la seconda esperienza personale è avvenuta durante la festa. Si è chiarito che anche lui è un miracolo con più gradini, secondo i medici d’allora senza speranza. C’era però una dottoressa che le dava coraggio. Sono arrivata proprio alla sua vicinanza, ho raccolto la gerbera caduta per terra. Un sorriso era per il servizio.
Quando siamo arrivati alla distribuzione dei meriti, essendo assai molto, ho potuto costatare che il mio giovane siculo non è soltanto il primo nella classe, bensì in tutta la scuola (9,93). Ero più che felice e grata per aver conosciuto Balló Levente. Dopo la festa ci siamo scambiati le gioie anche con la sua famiglia. 

Il libro memoriale Betania: la Casa della Bontà, lavoro degli esercizi spirituali di trent’anni sta sotto i lavori redazionali. Sono lunghi adesso i giorni dell’aspettare, come il nascere richiede arrivo dignitoso…

Con affetto, Bakó Mária Hajnalka, RO – 530 194 Csíkszereda, Hunyadi János, 45/A/27, Tel: 0040 366 10 22 55 / 0040 721 088 154 / e-mail:  kamillianus@gmail.ro – Archivio: www.camillo.romkat.ro (it), http://www.kamill.romkat.ro/ (mag)


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