Anno XXVII, Nr. 291 – settembre 2023 - 200 anni fa è nato il poeta grande degli ungheresi, Petőfi Sándor
San Matteo
Non sappiamo molto della vita di San Matteo apostolo ed evangelista, ma quello che possiamo imparare dal suo Vangelo è sufficiente per condurci alla salvezza. Nato e vissuto a Cafarnao, figlio del ricco Alfeus, era un uomo istruito e parlava bene anche il greco. Il suo nome, probabilmente datogli dal Signore Gesù, si trova in latino, greco, ebraico, con piccole variazioni nelle culture del tempo. Significa "il dono di Jaweh", o "il fedele".
Qual era il nome originale di San Matteo? Risposta: Levi
Fu un contemporaneo del Signore Gesù, lo conobbe personalmente e, abbandonando la sua professione originaria, divenne un fedele discepolo, apostolo e poi evangelista del Signore. Il Salvatore era molto consapevole della sua comunione con il malato e il peccatore. Con questa azione giustifica ciò che dice: è venuto a chiamare i peccatori al pentimento e al perdono dei peccati. Per questo la sua chiamata è rivolta a tutti, perché tutti gli uomini sono peccatori, ma la parola raggiunge solo i cuori di coloro che sono consapevoli della loro afflizione e si lasciano chiamare, cioè si alzano e seguono Gesù. E chi lo segue sarà egli stesso testimone della misericordia di Dio. Un testimone della misericordia che si è incarnata tra gli uomini in Gesù Cristo. Nel caso di Matteo, l'invitato diventa discepolo, testimone e apostolo, egli stesso dono di Dio al mondo.
Qual era la sua professione originaria? Risposta: Esattore doganale
Il Vangelo di Matteo è un vero capolavoro teologico, che raccoglie i detti di Gesù. A lui dobbiamo la fonte essenziale delle parole e dei discorsi del Signore Cristo. Egli raccolse e conservò con particolare cura le parole e i detti del Signore. Dopo averli sistemati, li ha trasmessi come una raccolta di detti e di modi di dire. Gli studiosi ritengono che questa raccolta di detti e il Vangelo di Marco siano stati la fonte dell'opera che la tradizione della Chiesa ha identificato come Vangelo di Matteo. La sua lingua madre era la lingua madre del Signore Gesù. È in questa lingua che scrisse il suo Vangelo, che fu poi tradotto in greco, forse dallo stesso Matteo.
Qual era la loro lingua madre? Risposta: L’aramaico.
Le frasi finali del Vangelo riassumono l'intenzione del Salvatore, venuto per i peccatori, di annunciare e mostrare la misericordia di Dio agli uomini. Egli invia i suoi apostoli in tutto il mondo per raccontare il Vangelo della misericordia a tutti i popoli: "Ho ricevuto ogni autorità in cielo e in terra. Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli. Battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e insegnate loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. E io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Mt 28, 18-19).
Quanti capitoli ci sono nel Vangelo di Matteo? Risposta: 28.
Dopo la morte del Signore Gesù, lasciò anche lui la Palestina e predicò il Vangelo in Etiopia. In seguito gli fu chiesto di rinunciare alla sua fede, ma non lo fece e fu torturato a morte. La leggenda vuole che i suoi resti siano stati collocati nella cattedrale di Salerno.
Quando si celebra la sua festa? Risposta: Il 21 settembre.
55ª Festa della Croce di Pietra
È stata una grande grazia per me essere presente alla 55ª Festa della Croce di Pietra di quest'anno, iniziata 55 anni fa dal mio padre di felice memoria, Adolf Bakó con l'allora Superiore del Monastero Francescano di Csíksomlyó, Padre Lukács Daczó. Cinque anni fa abbiamo commemorato pubblicamente gli iniziatori, quest'anno lo abbiamo fatto solo sulle ali dello Spirito, con una devozione figliale.
La festa è stata sublime come sempre, ma abbiamo avuto una "vista dall'alto" dell'altare, all'ombra di un grande pino con la mia vicina Erika, con cui siamo andati. La festa di quest'anno è stato anche un addio agli anni passati, quando avevo preparato una torta di mele senza zucchero per il nostro stimato padre Lajos Bíró, che era stato chiamato a casa dal Signore al cielo e così con la sua partenza, anche il mio servizio era terminato. Il nostro precedente parroco è stato trasferito ad un altro luogo quindi sono iniziati nuovi tempi con cambiamenti. I francescani erano presenti, il P.Hugo ha celebrato la messa, Fratel Imre ha predicato.
La gente, come di consueto, si è sistemata sul pendio della collina, portando con sé il pranzo festivo, consumandolo dopo la messa. Gli amici, parenti e conoscenti si incontrava e parlavano in gruppo. Anche il tempo è stato favorevole, bella e calda, perfetta per una festa. Dopo il pranzo abbiamo percorso la ripida "strada dei carri" fino al regno delle montagne immense, da dove siamo tornati a casa solo in serata.
La festa dell'Assunzione nella chiesa delle grazie a Csíksomlyó
In questo giorno di festa ho portato il gruppo del Rosario di Csomortán - di cui sono l'autista - allo studio di Radio Maria dove abbiamo recitato il rosario in diretta. Dopo le preghiere, abbiamo potuto assistere alla Messa nella chiesa delle grazie. Un'occasione rara per una festa. Eravamo seduti sui gradini dell'altare di San Francesco. La chiesa era piena di una bella luce che riempiva i nostri cuori e le nostre anime di gioia.
Visite
Quest'estate è stata molto ricca sia di panorami che di incontri. Anche il tempo è stato molto clemente.
Mangalia: Per la terza volta, ho potuto visitare il mio luogo amato, Mangalia, sulla costa del Mar Nero. Anche se non mi è stato permesso di entrare in acqua, non potevo bagnarmi la testa dopo l'operazione, ho trovato il modo di contemplare. Ho goduto delle onde, del movimento costante, del sole e di solito avevo vicino un visitatore curioso in abito piumato mentre seguivo l'impennata dei viandanti nel cielo. Il tempo attorno il tramonto ho passato con i cigni mi riempivo con serenità, dignità, modestia, bellezza.
Cserkeszőlő: Ho avuto solo due giorni per cambiarmi. Nel frattempo ho tagliato l'erba del mio giardino. Dopo Budapest, sono andato a Gyömrő per visitare la mia amica. Da lì ci siamo diretti a Cserkeszőlő, per continuare a ricaricare le batterie per i lunghi giorni invernali con salute, allegria e forza. Dopo molti anni di assenza, abbiamo avuto la possibilità di parlare di nuovo con lei, continuando da dove ci eravamo interrotti. Da qui siamo tornati a Gyömrő, da dove sono partita per Budapest il giorno successivo.
Budapest: Mi hanno aspettato altre avventure, dopo quelle dell'anno scorso, Ilona, la mia amica evangelica, mi ha fatto altre esperienze. In due giorni interi e due mezze, abbiamo visitato Szentendre, Gödöllő, Vác, Dobogókő. A Göd abbiamo visitato la sua amica riformata, mia ospite in quest'anno. Infine, a Budapest siamo andati sulla Collina dell'Aquila, poi sull'Isola famosa Margherita alla fontana della musica.
A casa - Nagybánya: Ho visitato il gruppo di statue dei pittori ungheresi del 1896, inaugurato il 12 maggio 2023, la Torre di Santo Stefano, la chiesa cattolica ungherese della Santa Trinità e il Museo Mineralogico. Durante i miei viaggi ho anche incontrato molte persone preziose per le quali ringrazio il Buon Dio.
https://kultura.hu/felavattak-a-nagybanyai-muvesztelep-alapitoinak-szobrat-nagybanyan/
Notizie:
* La nostra parrocchia di San Pietro e Paolo a Csíksomlyó ha un nuovo parroco, il don Attila Madarász.
* Il nostro András ha iniziato l'ultimo anno della scuola per cantori. Seguiamo i nostri scolari con preghiere!
* Attacco di un orso a Csíktaploca il 17 settembre: La radio ungherese di Marosvásárhely ha informato che un orso è entrato nella via Patak di Taploca. In questa strada vive la nostra famiglia camilliana Brugger con cinque figli. Non lontano da qui vive un altro membro, Puskás Erzsike. La grossa selvaggina era entrata anche nel cortile del vicino liceo professionale, dove c'erano degli studenti, infine fu permesso di sparare.
* Per la grazia di Dio la nostra famiglia Dánél aspetta nipoti gemelli, Ester e Matteo. Aspettiamoli pregando.
* È iniziato il tempo del ballo per la vendemmia, organizzato e tenuto dai giovani nei villaggi ungheresi.