Il messaggio della
        Famiglia Camilliana
                                                        di Csíkszereda

Anno III., Numero 17, del 18 maggio 1999

La Pastorale dei Malati: Spirtualità (Formula di Vita, Capitolo IV)

20-29. Spiritualità significa «una vita secondo lo Spirto» (Rm 8, 4-9), «camminare nella carità» (Ef 5, 1). E`la risposta dell'uomo alla chiamata di Dio, nella quale il cristiano compie nella propria vita la vita di Cristo, come dono e compito, personalmente e in comuione con la Chiesa. La spiritualità perciò è il cuore di ogni essere ed agire dell'esistenza cristiana. La spiritualità dei fedeli laici si radica in quella comunione che secondo l'insegnamento di Cristo unisce i tralci alla vite (Cfr. Gv 15, 1-5). Questo legame viene vissuto nel comandamento di amore (Cfr. Gv 15, 13) e delle Beatitudini (Cfr. Mt 5, 2-12).

La spiritualità della FCL si radica profondamente nella spiritualità dell'Ordine Camilliano, che sorge dall'amore misericordioso di Dio, particolarmente verso i malati e sofferenti: nel Crocifisso, nel Divino Samaritano, accolta nell'amore materno, capace da offrire "dimensione divino" all'incontro.

I membri della FCL si sforzano seriamente per poter collegare nella loro vita la preghiera e il servizio:

In un cammino di crescita umana e cristiana, ciascuno avrà a cuore la frequente partecipazione ai sacramenti dell'eucarestia e della riconciliazione, l'assiduo ascolto della Parola di Dio, l'amore a Maria e la lettura della vita e degli insegnamenti di San Camillo.

Ciascuno coltiverà apertura e disponibilità al dialogo e alla collaborazione con ogni persona di buona volontà.

Promuovere la spiritualità della misericordia secondo la Costituzione dell'Ordine Camilliano, rispettando però l'identità proprio e particolare dei laici.

L'esistenza delle FCL che vivono nel mondo, significa il "lievito": essere presenti nella vita della Chiesa, della società, della società, nella vita delle famiglie.

Lavorano con ottimismo all'edificazione del Rgno di Dio, già nella vita mondana operano sui valori eterni. Difendono i diritti degli opressi, dando loro aiuto materiale e spirituale testimoniando il Vangelo: "Ogni volta  che avete fatto queste cose a uno solo di queste miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25, 40).

L'appartenenza alla FCL viene nutrita dal loro frequente incontro, che potrebbe essere considerata quale ottavo sacramento, soprattutto per il nucleo della loro spiritualità: portare il Cristo nella propria persona e amare e servire Cristo nella persona del malato. L'Angelus del mezzogiorno è il «segno» della rinascita di Cristo nei loro cuori, che è l'ingresso nel mistero della vita trinitaria e nella comunione spirituale. Tra le ore 21-22 di sera, ognuno/a ofre le proprie sofferenze al servizio della redenzione.

La fondazione dell'Ordine Camilliano (secondo Cicatelli, contemporaneo e biografo di San Camillo - seconda parte):

La seconda parte invece contiene le Ordini et Modi che si hanno da tenere nelli Hospitali in servire li Poveri Infermi: "Prima ognuno domandi gratia al Signore che gli dia un affetto materno verso il suo prossimo acciò possiamo servirli con ogni charità così dell'anima, come del corpo, perché desideriamo con la gratia di Dio servir a tutti gl'infermi con quell'affetto che suol una amorevol Madre al suo unico figliuolo infermo." Secondo il padre camilliano, Eugenio Spogli queste Regole, specialmente negli Ordini et modi, costituiscono una delle pagine più significative che la Controriforma cattolica ha saputo esprimere nel campo dell'assistenza degli infermi. Il malato sta al centro dell'attenzione come "Signore e Padrone" per Camillo e per i suoi.

Gli elementi caratteristici di grande attualità e degli Ordini e Modi sono: - il corpo e l'anima sono inscindibili nel malato, e le sue necessità corporali e spirituali  devono essere sempre attese in una visione unitaria della persona; - come prima condizione per appartenere al gruppo di Camillo, è necessario avere un affetto materno verso il prossimo; - un grand’rispetto della dignità e della libertà del malato.

Dalla vita della FCL francese:

Il 27 aprile 1997, nel quartiere Bry/Marne di Parigi, sette laici/e e quattro camilliani hanno dato inizio alla vita della FCL. D'allora "un pò si sono cresciuti", s'incontrano una volta al mese, all'adorazione del Santissimo, portano l'eucaristia ai malati, per ricevere l'insegnamento di San Camillo e di diventarsi una comunità fraterna. Il loro apostolato vogliono "allungare" il servizio dei camilliani, lì dove lavorano a favore dei malati, degli emarginati e dei sofferenti nel corpo e nell'anima. Fanno tutto con lo spirito di San Camillo, con un'"amore materno che cura il suo unico figliolo malato", con l'attenzione che nella persona del "povero" malato è presente il Cristo.

Il 19 giugno (1997), nella presenza del padre provonciale francese, Pierre Allheily, si sono decisi di pubblicare un bollettino sulla vita della FCL. Il titolo del bollettino è: La Famille Camillenne, che appare una volta in tre mesi. Dopo l'apparizione dello Statuto Generale delle FCL (novembre 1998), si è accelerato la vita nella FCL francese, proseguito con un secondo aggiornamento tra 13-14 marzo 1999, quando hanno trattato il tema della conversione, seguendo come modello la conversione di San Camillo. Il moderatore era il padre André Primault. Hanno eseguito la bandiera della FCL, ora stanno progettando una bandiera nazionale francese.

L'animatrice della FCL è Marie-Christine Brocherieux, madre di tre figli, autrice di tre libri. Ha redatto un libretto anche su San Camillo per i bambini, ora ha tradotto lo Statuto Generale delle FCL a francese. Saluta con affetto i membri delle Famiglie Camilliane di Transilcania, e offre la sua amicizia. Ha colto con gioia i nostri risultati e il nostro bollettino, il Messagio.

Notizie:

* il 26 maggio: l'incontro della FCL di Csíkszereda;

* grazie ai membri della Famiglia per la catena di preghiere per il Santo Padre!


Con affetto,
Mária-Hajnalka Bakó /CO. Ligeti-Grütter, Via G. Bruzzesi 7, 00152 Roma, Tel: 0039-347-14 33 260
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