Il messaggio della Famiglia Camilliana di Csíkszereda Anno III., Numero 15. il 19 Marzo 1999, San Giuseppe La Pastorale dei Malati: La finalità della F.C.L: il
mandato apostolico (Capitolo II) "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto
messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”. (Lc 4, 18) 3. La FCL ha come obiettivo principale l'esercizio delle
opere di misericordia corporali e spirituali
vissute e
testimoniate verso le persone che sono nella sofferenza, secondo il
mandato del
Signore Gesù, sull'esempio e l'insegnamento di S. Camillo. 4. Il risveglio della tradizione locale riguardante la
pastorale
dei malati nelle città e nei
villaggi, promuovere le
attività del reciproco aiuto dell'ospitalità secondo le
esigenze odierne della
vita sociale e religiosa, praticando soprattutto la visita ai malati
nella
semplicità tradizionale. 5. Obiettivi della F.C.L. 1. Sensibilizzare la comunità ecclesiale e le
istituzioni
socio sanitarie alla considerazione del
malato,
attraverso la promozione di un servizio permeato di valori umani
autentici, in
accordo con i principi dell'etica cristiana. 2. Promuovere la crescita della FCL, coltivare la fraternità ed esprimerla nell'aiuto
reciproco materiale
spirituale, in modo che ogni membro possa trovare nella famiglia
sostegno
specialmente nei momenti difficili. 3. Approfondire il carisma dell'Ordine e impegnarsi a collaborare con i religiosi camilliani nei
progetti di
evangelizzazione e di umanizzazione che rispondano ai bisogni del mondo
della
salute nelle realtà in cui vivono. 4. Valorizzare la preghiera,
anima di ogni apostolato, e aiuto efficace per vivere nella fede la
difficile
stagione della sofferenza. 5. Riconoscere e potenziare il ruolo evangelizzatore del
malato nella comunità ecclesiale. Giornata Mondiale del Malato
(continuazione dal numero precedente) 3. Salute: "nostalgia" del Padre e della salvezza Quando
si parla di salute si parla
della persona umana e della sua "precarietà" e il discorso si
dilata
fino alle sue nostalgie, ai suoi desideri, ai suoi sogni e alle sue
utopie. Inevitabilmente
si
arriva a parlare della salvezza. L'uomo chiede di essere salvato, che
la sua
vita abbia un senso e l'esperienza della fede "gli parla" di quella
salvezza che solo la grazia può donare. Il
cristiano ha imparato che nella
sofferenza c'è qualcuno, che è capace di accogliere il
dolore di dargli un
significato. E' compito della comunità ecclesiale di proporsi
come un luogo di
accoglienza per i diseredati dall'ideale sociale della salute e della
speranza
di salvezza. I
gesti sacramentali della Chiesa
manifestano in se stessi il carattere di totalità della salvezza
di Cristo. In
Gesù la salvezza è offerta come salute e la salute come
salvezza e la sua buona
notizia è il proclama di un salute-salvezza e di una
salvezza-salutare per
l'uomo, per tutto l'uomo e per tutti gli uomini. L'esperienza
di salute è fortemente
condizionata e modellata dalla cultura. E in essa il cristiano è
chiamato a
offrire il modello biblico di salute - il "lievito" - annunciando la
Parola che guarisce testimoniando nei gesti che curano il senso
profondo della
vita. 4. Salute: "pro-vocazione" all'impegno L'evangelizzazione
del mondo della
salute deve integrarsi nei vari gesti di promozione, di cura e di
guarigione, a
tal punto che questi stessi gesti diventano vangelo, lieto annuncio che
Dio è
un Dio Amico, che è presente, che ama, che cura e che consola,
segno di un Dio
che salva e invita ad accogliere alla sua salvezza. La
nostra piena realizzata identità
- la nostra salute - non sta alle nostre spalle, ma sta davanti a noi.
La
salute è un compito: richiede la volontà di dire di
sì alla vita, la
"vocazione" all'impegno per la salvezza di tutta la "grande
famiglia umana". E' per la Chiesa un dovere vigilante perché il
mondo
sanitario, non lasciandosi costringere dalle dinamiche del profitto,
sia invece
permeato dalla logica della solidarietà e della carità
secondo il modello
pratico della Trinità. In ciò consiste la nostra
vocazione cristiana, cui siamo
"segni" per la vita del mondo. La
salute è dunque il dono di Dio,
cui realizzazione avviene tramite la nostra collaborazione con la
Chiesa. Notizie: *
Il 19 marzo: La
Famiglia C. di Csíkszereda compie cinque anni: è l'opera
di Dio; *
Si sogna di avere
un'ufficio per la F.C.L, chiediamo le vostre preghiere; *
Ringraziamo la
"Csíki TV" (TV locale), per la trasmissione di 11 febbraio, in
occasione
della Giornata Mondiale del Malato; *
Auguri al nostro
parroco, P. Giuseppe, nostro "fratello"; *
Il nostro
Messaggio ha arrivato in Africa (Burkina e Bénin) *
Il 18 marzo:
incontro della F.C.L. di Csikszereda; * Auguri di Buona Pasqua a tutte le nostre Famiglie! Con affetto, Mária-Hajnalka Bakó / |